Capitolo 1

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Chloe

Ed eccomi qui, in macchina con mia madre, in viaggio verso una delle città più straordinarie dell'america, Los Angeles.

Stanotte non ho chiuso occhio, ho pensato molto al mio passato. Anni fa non avrei mai e poi mai pensato di arrivare fino a questo punto, e invece eccomi qua, pronta a realizzare uno dei miei più importanti traguardi, che sicuramente cambierà il mio futuro.

Tutto sarebbe più facile se lui fosse qui con me e la mamma, e per lui intendo mio padre.

Quando scoprì che mia madre era incinta la lasciò sola, facendole affrontare una gravidanza e un parto senza un minimo di interesse e di aiuto. Fino all'età di tre anni non mi sono fatta tante domande su chi fosse mio padre, ma tutto è cambiato quando sono andata all'asilo, visto che all'epoca vivevo ancora in Italia.

Vedevo sempre ogni bambina con affianco una figura maschile e una femminile.
All'uscita della scuola c'era chi correva in braccio al padre e chi alla madre, mentre io invece avevo solo mia mamma.
Col passare del tempo mia madre mi ha spiegato ogni cosa, mi ha raccontato ogni avvenimento accaduto e piano piano mi sono resa conto della situazione.

Non so quasi nulla di lui, so solo che vive a Los Angeles con la sua nuova famiglia e che lavora come insegnate.

È ancora difficile tutt'oggi parlarne, perché rimarrà sempre una ferita aperta, ma non importa, ho mia mamma che mi riempie di attenzioni e questo mi basta.

Come ho detto prima, i primi dieci anni della mia vita li ho passati in Italia, precisamente a Firenze, poi però per questioni lavorative ci siamo trasferite a San Diego dove ho conosciuto Noah.
Senza di lui non so come avrei fatto, mi è sempre stato vicino in questi anni.

Sinceramente ho un po' ansia all'idea di vivere da sola, o meglio dire, senza mia madre, ma d'altronde è giusto così.
È giusto che faccia esperienze nuove e poi comunque se ci penso bene alla fine la distanza che ci divide non è tanta, visto che abitiamo a due ore di macchina.

Una volta arrivate, scendo di macchina e mi guardo attorno.
<<Wow, è grandioso mamma>> le dico.

<<Ti piace?>> mi sorride, <<eccome>> concludo.

Entriamo dentro il college e andiamo a cercare la mia stanza, ovvero la A25.

Una volta entrate dentro vedo una ragazza dai capelli marroni, lunghi e lisci.

<<Ehi ciao, piacere mi chiamo Lea>> viene verso di me porgendomi la mano e mi sorride.

<<Piacere mio, Chloe>> ricambio sorridendole e stringendole, in modo deciso ma allo stesso tempo leggero, la mano.

<<Be' Chloe allora io vado>> dice mia mamma posando le ultime scatole piene di Cd.

<<Oh si mamma, fai piano e appena arrivi a casa chiamami ok? >> le dico.

<<Mi mancherai piccolina, mi raccomando fai la brava e impegnati con lo studio che abbiamo fatto tanti sacrifici per arrivare qua>> ignora la mia avvertenza e mi accarezza una guancia con il palmo della mano calda.

Ha ragione, ne abbiamo fatti tanti di sacrifici. Da quando mio padre se n'è andato lavorava solo lei e non oso immaginare la fatica e gli sforzi che ha fatto mia madre per permettermi questi studi. Posso confermare che è difficile gestire una figlia da sola, ma nonostante tutto eccomi qua e se sono qua, è solo grazie a lei.

<<Te lo prometto mamma>> le sorrido e l'abbraccio. Una volta terminato la vedo scomparire dietro la porta.

<<Vedo che tu e tua mamma avete un bel rapporto no?>> mi dice Lea facendomi girare verso di lei.

<<Oh si be' ecco, mio padre non c'è mai stato quindi la sua assenza ha provocato ancora di più un rapporto così unito e stretto>> concludo la frase con un nodo alla gola.

Mi viene da piangere perché già sento la sua mancanza, ma mi devo fare forza, tutto quello che sto facendo lo sto facendo in parte anche per lei, non solo per me e per il mio futuro.

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