Chloe
Mi addossa alla parete e posiziona le mani sui miei fianchi. <<Mi manchi tanto Chloe>> sussurra sopra le mie labbra ed io mi sciolgo a quelle parole. Non ora Chloe, non ora! Mi rimprovera la mia vocina. <<Non so se riuscirò a starti lontano. Io ho bisogno di te>> sussurra a tal punto di farmi sporgere un po' in avanti per ascoltare quello che ha da dire, <<forse dovevi pensarci prima di comportarti male, tu che dici?>> lo spintono all'indietro e cerco di avviarmene verso la porta, ma non ci riesco. Mi prende per un braccio e mi addossa di nuovo alla parete. <<Ti ho detto che sono pronto a fare qualsiasi cosa pur di avere un tuo perdono>> dice con tono lamentoso e rabbioso, <<ed io ti ho detto che l'unica cosa che voglio in questo momento è spazio. Ho bisogno di distrarmi e di pensare ad altro. Non posso stare chiusa in una stanza a piangere, a rimuginare il passato sperando che qualcosa cambi. Non posso e non voglio. Io a differenza tua ho un minimo di rispetto verso me stessa>> inizio di nuovo ad irritarmi, <<si ma io questo spazio non riesco a dartelo>> confessa, <<bene, allora se non riesci a darmelo chiudiamola definitivamente qui. Da adesso in poi saremo come due estranei, io non conosco te e tu non conosci. Ci eviteremo e le uniche volte che ci incontreremo saranno a lezione>> propongo. Lui corruga la fronte e scuote la testa <<non puoi parlare seriamente Chloe. E tutto quello che abbiamo costruito? Tutte le promesse fatte? Ti sei scordata di tutto in così poco tempo? Non puoi dirmi di voler essere solo estranei dopo quello che c'è stato>> alza il tono della voce, <<non starai cercando di scaricare la colpa su di me spero!! Sei stato tu a distruggere tutto, non di certo io. Non ti sei nemmeno chiesto come stavo in questi giorni, e mentre tu stavi a fare chissà cosa con altre ragazze, io ero a piangere per te stronzo>> alzo sempre di più il tono della voce. Lui si stupisce per un secondo ma poi inizia a parlare <<cosa? Con altre ragazze? Non puoi essere seria Chloe.
Mi sono chiesto ogni giorno dove tu potessi essere, ho chiesto ai tuoi amici e mai nessuno mi ha detto niente. Pensa che se non ti avessi vista giovedì mattina, molto probabilmente sarei venuto a San Diego in macchina solo per vederti>> sbianco alle sue parole, <<non ne avresti il coraggio>> dico incredula, <<eccome se lo avrei>> ribatte e mi guarda dritto negli occhi. Non so che fare, l'unica cosa sensata è lasciarlo qui, senza aggiungere altro. Scappare il più lontano possibile da lui e cercare di rifarmi una vita, ma così scapperei dai problemi e non è questo che mi ha insegnato mia madre. I problemi vanno risolti, anche se non è quello che vorremmo. <<Vorrei cercare di spiegarti come sono andate davvero le cose ma tu..>> lo blocco, <<io cosa?>> lo provoco e lui stringe i denti. <<Ecco vedi.. Stavo per dirti che tu non me ne dai il tempo, non mi fai spiegare come sono andati realmente i fatti. Se solo mi dassi quei dieci o quindici minuti, capiresti che...>> lo blocco di nuovo. So che gli da noia quando uno lo blocca, ma poco mi importa. <<Cosa capirei? Quanto sono stata cretina a stare con uno come a te? Quanto sono stata ridicola ad essermi innamorata di una persona che pensa solo a se stesso? Questo dovrei capire secondo te?>> ribatto acida, <<no, dovresti capire che..>> cerca di dire ma lo blocco di nuovo, <<non devo capire proprio niente Dylan. Mi sono rotta, di te e di tutti quanti. Non ne voglio più sapere niente. Non rinnegherò mai nulla di quello che c'è stato tra noi due, nonostante per te fosse tutta una finta..>> dico con dolore, ma mi blocca <<non era una finta>> stringe i pugni, <<si invece, non si spiega altrimenti. E comunque stavo dicendo prima che mi interrompessi, che non rinnegherò mai nulla, ma il tempo in cui stavo male per te è finito. È finito Dylan>> mi scende una lacrima e scappo via. Dylan urla più volte il mio nome ma non mi giro nemmeno una volta per guardarlo. Molto probabilmente se lo facessi cederei. Mentre torno al dormitorio noto che il tempo non è dei migliori. Spero solo di non prendere un'acquazzone proprio adesso. Faccio in tempo ad arrivare dentro il dormitorio e una volta entrata, la pioggia inizia bagnare l'asfalto. Sembra che il tempo vada in comune accordo con le mie emozioni, le gocce d'acqua atterrano sulla asfalto rigido e le lacrime amare, che fuoriescono dei miei occhi, mi bagnano le guance calde. Vado diretta nella mia stanza ma appena svolto il corridoio vado a sbattere contro qualcuno. <<Oh scusa>> dico abbassando la testa e asciugandomi le lacrime. <<Ehi stai bene?>> alzo lo sguardo e un ragazzo alto, moro, occhi grigi e labbra carnose, attira la mia attenzione. <<Ehm si scusami>> dico imbarazzata, <<non preoccuparti. Sei sicura di star bene? Mi sbaglio o stai piangendo?>> chiede pulendo il trucco ormai colato. Mascara di merda. Penso.
<<Si si sto bene, ora scusami ma devo proprio andare>> corro via, <<ehi ma aspetta..>> cerca di dire, ma io scappo il più lontano possibile e appena mi ritrovo davanti la mia stanza, entro dentro e la chiudo a chiave. Mi accascio a terra e scoppio in un pianto amaro e angoscioso.

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Nothing more
ChickLitCOMPLETA ッ ⚠️⚠️ A BREVE IN REVISIONE ⚠️⚠️ Due anime completamente opposte,lei il sole lui la luna. La nostra protagonista è Chloe Johnson, una ragazza dalle mille aspettative. Dopo ben 4 anni di sacrifici si trova in un college per continuare i suo...