Capitolo 26

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Chloe

All'improvviso mi sveglio di soprassalto sentendo delle urla provenire dal piano di sotto. Mi alzo dal grande letto e facendomi coraggio, mi avvio verso la porta, per poi aprirla e scendere lentamente le scale.
Appena scendo l'ultimo scalino, vedo bottiglie sparse per tutta casa e una figura maschile sul divano. L'ha fatto veramente.
Ha dormito per davvero sul divano.
Ed io che credevo che come minimo mi avesse detto una cazzata.

Lentamente mi avvicino verso di lui e lo scuoto leggermente.

<<Dylan svegliati>> dico a bassa voce.

Si alza di scatto, mettendosi a sedere sul letto e mi guarda.

<<Ehi.. Che succede? Stai bene?>> chiede con voce affannata.

<<Dovrei farla io a te questa domanda>> replico sedendomi affianco a lui sul divano.

Distoglie lo sguardo e lo posa sulle sue mani.

<<Hai fatto un brutto sogno?>> chiedo.

Lui si gira verso di me e mi guarda negli occhi.

<<Non credo che siano cazzi tuoi>> risponde freddo.

Ed ecco il solito stronzo di sempre.
Dovevo immaginarmi che non sarebbe durato il Dylan in versione dolce.

Senza aggiungere altro, mi alzo dal divano e faccio per andarmene, ma lui mi blocca i polsi e mi fa sedere a cavalcioni sopra di lui.

<<Scusami, ma quando faccio questi sogni sono sempre agitato e tendo a rispondere male>>.

Non mi guarda, si limita semplicemente a guardarmi le mani.

<<Be' sai.. Fossero solo queste le volte in cui tu rispondi male..>>, tolgo la mia mano dalla sua è solo un quell'istante ritorna a guardarmi.

<<Che vuoi dire?>> domanda alzando un sopracciglio.

<<Voglio dire che sempre rispondi male, tratti male tutti. Fai a botte, bevi, fai soffrire ogni ragazza che si innamora di te.. Sono stanca dei tuoi sbalzi di umore>> sospiro e poi continuò a dire: <<un giorno mi tratti bene, l'altro mi ignori, un'altro ancora mi baci e finiamo quasi per farlo, poi continui ad ignorarmi.. sono stanca lo capisci?>>.

<<Per colpa tua mi sono lasciata con un ragazzo stupendo, che tutte quante vorrebbero avere, ma che per mia fortuna avevo solo io..>>, subito mi interrompe e dice: <<Ti ricordo che ci sei stata pure tu al bacio, e non mi pare che ti abbia fatto schifo>>.

<<È vero ed ho sbagliato, ma..>>, non riesco a terminare la frase che lui posa le sue morbide labbra sopra le mie. Subito mi stacco.

<<No Dylan no, non puoi zittirmi con un bacio, n-non puoi fare così, non sono come le altre.. Non sarò una delle tante.>>

Ho le mani che mi tremano sul suo petto nudo.

<<Infatti non lo sei>> rivela e mi guarda serio.

Sorrido in modo sarcastico e dico: <<certo come no>>.

Incrocio le braccia al petto e lo guardo male.

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