Capitolo 28

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Chloe

Mi morde il labbro inferiore e presa dall'eccitazione mi lascio scappare un gemito.

Prendo l'orlo della maglia e gliela sfilo.
Lui fa lo stesso con la maglietta che ho addosso, che poco prima avevo preso in in prestito dal suo armadio, gettandola a terra insieme alla sua.

Successivamente ritorna sulle mie labbra e piano piano scende, staccandosi da quest'ultime e lasciando una scia di baci umidi dalla clavicola al collo, dal collo al petto e così fino ad arrivare all'inizio dei pantaloni.

So che è sbagliato, io e lui siamo sbagliati, è sbagliato tutto questo.. Sopratutto nei confronti di Noah, ma lo voglio.

Ci siamo appena lasciati e non mi sento in colpa quanto dovrei.

Io ci provo a respingerlo, ci ho provato ma quando sono con lui tutto quanto sembra avere un senso ed è incontenibile quel vortice di adrenalina che mi circonda ogni volta.

Vi giuro che è impossibile liberarsi del suo tocco. Ogni volta che sfiora la mia pelle calda, riesce a provocarmi dei brividi di piacere e ogni volta ne ho bisogno sempre di più.

Ad un certo punto mi guarda ed io gli sorrido in modo da fargli capire che può continuare.

Slaccia il bottone e tira giù la zip dei jeans.
Me li sfila e li butta in una parte a caso della stanza, proprio come le nostre magliette.

Mi da altri tre baci sulla pancia finché non si ritrova davanti alle mie mutandine.

Mi guarda di nuovo e senza dire nulla le sfila.

Sto provando un sacco di imbarazzo in questo momento, nessuno mi ha mai vista nuda.

Io e Noah non abbiamo mai avuto un rapporto così intimo, ci siamo solo toccati qualche volta, ma nulla di più. Io avevo addosso i miei vestiti e lui i suoi. Le sue mani non sono come quelle di Dylan, i gesti che esercitava sul mio corpo non erano piacevoli come quelli di Dylan.

Non ci posso credere che sto paragonando il mio ex a lui.

Mi accarezza l'entrata e sussulto.

<<D-dylan..>> impreco.

<<Sei così bagnata Chloe..>> mormora continuando a fare dei movimenti circolari.

Questo breve e piacevole tocco esercitato sul mio corpo è completamente nuovo per me, e mi provoca sensazioni del tutto estranee.

<<D-dylan ti prego non ce la faccio più>>, la mia voce è presa dall'affanno e non so bene se lo sto pregando di continuare oppure no.
So solo che questa è una lenta, ma piacevole, tortura.

<<Cosa vuoi piccola?>> mi chiede con voce decisa, ma allo stesso tempo sexy.

<<DYLAN!!>> strillo imbarazzata.

Lui se la ride e torna a baciarmi le labbra.

Lascia, nuovamente, una scia di baci su tutto il mio corpo e ritorna nella stessa e identica posizione di prima.

Mi allarga le gambe e senza preavviso infila un dito dentro di me.
Ansimo al gesto appena compiuto e mi mordo un labbro presa dall'eccitazione.

Muove il dito lentamente, e con il passare del tempo aumenta sempre di più la velocità.
Poi inserisce un'altro dito ed io mi limito a stringere le lenzuola per non urlare.

<<Non trattenerti, siamo da soli in casa, e poi comunque, se devo essere sincero, non mi preoccuperei più di tanto anche se ci fosse qualcuno. Mi piace vedere l'effetto che ho su di te>>, mi guarda dritto negli occhi e rallenta sempre di più il movimento, fino a fermarsi.

<<Perché ti fermi??>> domando ancora affannata.

<<Adesso farò una cosa, ti piacerà vedrai..>>, non mi da nemmeno il tempo di chiedergli che cosa stesse per fare, che la sua lingua viene a contatto con la mia intimità.

Caccio un'urlo, essendo presa alla sprovvista, e butto la testa all'indietro.

I miei fianchi si alzano andando incontro alla sua bocca, la mia schiena si inarca e successivamente mi limito ad infilare le dita tra i suoi capelli.

<<Oddio D-dylan>> ansimo di nuovo.

Dopo qualche minuto una strana sensazione inizia a farsi strada tra i muscoli delle gambe. 

<<Io cre-credo.. di>>, provo a parlare, ma non ci riesco. Cerco di trovare le parole giuste ma fallisco appieno a causa del suo tocco che, così leggero e maledettamente sexy, mi annebbia le idee a tal punto da non riuscire nemmeno a creare una frase sensata.

<<Stai ferma piccola>>, mi blocca i fianchi con entrambe le mani e li spinge contro il materasso, in modo che non possa muovermi.

Lui continua a torturarmi, alternando il suo lavoro con dei movimenti su e giù e circolari.

<<Sto per venire..>> dico chiudendo gli occhi.

Le mie gambe iniziano a tremare e poco dopo arrivo al culmine. Lui se ne accorge e successivamente ritorna all'altezza delle labbra per baciarmi.

<<Hai un sapore stupendo>> confessa leccandosi il labbro inferiore.

A quell'affermazione arrossisco e lui se ne accorge. Si stende affianco a me, facendomi posizionare la testa sopra il suo petto caldo e mi accarezza la schiena seminuda.

<<Com'è stato?>> chiede.

<<Strano, ma bello>>, alzo la testa per guardarlo e lui mi sorride.

Senza aggiungere altro gli lascio un piccolo bacio a stampo e poi mi addormento sul suo petto, ascoltando il battito accelerato del suo buco nero.

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