Nothing more

Capitolo 83

Dylan

Non posso e non devo farle pesare questa situazione. Devo porre fine a questo legame che si è creato tra noi. Abbiamo fatto tanta fatica e tanti sacrifici per costruirlo e so che è da bastardi rovinarlo proprio adesso, ma non ho altra scelta. In questo momento l'unica cosa che mi consiglia di fare il mio subconscio è quella di lasciala andare, farla scappare di me per metterla al riparo. Con me prenderebbe un sacco di batoste e si ferirebbe di continuo, cosa che io non voglio assolutamente. Voglio vederla felice, non triste. E so benissimo che se adesso mi invento una delle mie, per lasciarla, lei starà male, ma almeno sarà un male passeggero. Sarà una questione di qualche settimana, se non di qualche giorno e poi tornerà tutto alla normalità. Lei inizierà ad odiarmi, per il modo in cui l'ho trattata e io più la vedrò, più mi pentirò della cazzata che ho commesso, ma a quel punto non potrò fare niente. Dovrò solo subire le conseguenze e prendermi tutte le mie responsabilità.
<<Che cosa vorresti dire con questa frase?>> si alza lentamente dal divano e strizza gli occhi per non piangere, <<Chloe siediti per favore e non agitarti>> cerco di prenderle delicatamente un polso ma lei si ritrae subito. <<No, col cazzo che mi siedo. Dimmi che cosa volevi dire con quella frase>> mi punta il dito contro e mi fulmina con lo sguardo. Abbasso la testa e sospiro. <<Non siamo fatti per stare insieme. Io sono troppo diverso da te e tu da me>> confesso. Lei non fiata ed io non posso fare altro che tenere lo sguardo basso, non ci riesco a guardarla negli occhi. Mi odio per quello che gli sto facendo, ma devo pensare che lo sto facendo solo ed esclusivamente per lei e per il suo bene. La sto proteggendo da me e dai miei problemi. Se la mia vita deve ritornare ad essere quella di un tempo, lei non ci deve essere. Non deve assistere allo schifo che ho passato, non deve vedermi ridotto come anni fa. Se solo gli succedesse qualcosa io morirei. <<Cosa stai cercando di dire con questo Dylan...>> gli si inclina la voce, <<finiamola qui>> dico secco e mi alzo dal divano. Dylan non mollare proprio adesso, ci stai riuscendo! Mi rimprovera la mia vocina. Si è vero, ci sto riuscendo, ma mi sto distruggendo da solo. Non voglio davvero finirla. La amo, ed è tutto per me. <<Tu non parli seriamente Dylan. Stai dicendo queste cose solo perché sei arrabbiato e confuso da tutta questa situazione, ma possiamo superala insieme>> si avvicina a me.
È più furba di quanto sospettassi.
Così non la sto facendo allontanare, così la sto facendo avvicinare di più e non è quello che voglio. Starebbe in pericolo con me e no, non le deve succedere niente. Lei non si merita niente di tutto ciò.
Devo distruggerla una volta per tutte. Deve odiarmi, devo farmi odiare più di ogni altra cosa al mondo. Decido di giocare l'unica carta che ho, e devo giocarmela bene, sennò sono fregato. <<Io non ti amo>> rispondo freddo. Ormai è fatta..
<<Cosa?>> chiede incredula, <<hai capito Chloe.. Io non ti amo. Non ti ho mai amato. Sei stata un passatempo, proprio com'era Lea. Ti ho trattata allo stesso modo proprio perché mi andava di farlo. Sei stata uno sfizio, una delle tante. Andiamo... Non dirmi che credevi seriamente che fossi innamorato di te! Dylan Walker non si innamora di nessuna. Vuole scopare e basta>> dico deciso e la guardo finalmente negli occhi. Quelle iridi color mare si riempiono di lacrime, la sclera si inietta di sangue e Chloe inizia a tremare. <<T-tu.. Si ok,stai scherzando vero?>> ride nervosa e io nego con la testa. <<Quindi mi hai mentito sin dall'inizio?>> chiede con voce infranta ed io annuisco. Non trovo le parole giuste da dirgli, molto probabilmente non ne ho, non ci sono qui parole giuste in questi casi. Sto facendo la cazzata più grande della mia vita e so che me ne pentirò amaramente. <<Perché?>> gli scende una lacrima,<<per sfizio, te l'ho detto>> abbasso lo sguardo ma subito lo rialzo. Ogni volta che parlo e dico qualcosa di pessimo gusto, non riesco a guardarla negli occhi, ci riesco dopo qualche secondo, quando già ho finito la frase. <<Perché proprio a me?>> si mette le mani tra i capelli, <<perché c'eri. Se non ti avessi conosciuto sicuramente sarebbe capitato ad un'altra>> confesso. Nella sua faccia leggo la disperazione, la rabbia, la delusione e la confusione che la donna davanti a me porta in corpo. <<Quindi non era vero niente..>> stringe i denti, <<complimenti Dylan. Hai finto molto bene. Sai.. Io adesso non ce l'ho con te, ce l'ho con me stessa, perché sapevo com'eri fatto prima di innamorarmi di te. Sapevo che eri il solito deficiente che va a letto con tutte, sapevo che non eri un tipo da relazione se non da una botta e via, sapevo tutto. E per di più tu stesso mi avevi avvisata. Nonostante quelle parole che dicesti a Logan, sul fatto di volermi solo per scopare e basta, io ti credetti quando mi venisti a dire che gli dicesti a quella maniera solo perché non volevi essere riempito di domande. Ti cretti, e ti ho dato anche un'altra occasione. Mi hai pregato per fartela dare, ma a quanto pare quelle parole erano tutte vere. Mi volevi solo per quello.. Ed io che credevo di..
Ah guarda lascia stare, ormai è tempo perso>> cerca di andarsene ma la blocco per il polso. Cosa stava per dire? <<Credevi di?>> la sprono a dire, <<credevo di essere importante per te>> si libera dalla mia presa <<credevo che mi amassi. Credevo che eri cambiato, che tutte quelle promesse erano vere. Mi hai messo in testa tutte quelle belle frasi, dicendomi di di volermi rendere felice, di non voler farmi soffrire.. Mi hai detto perfino di non lasciarti mai e adesso che cazzo stai facendo? Mi stai scaricando dicendomi che non mi hai mai amata?>> gli scendono altre lacrime.
Sto zitto, non sapendo cosa dire.
Certo che la amo, ma stare con me le farebbe solo del male. <<Bene perfetto>> se ne va su e sbatte forte la porta di camera mia. Dopo cinque minuti ritorna giù, già vestita e appena incrocia il mio sguardo i suoi occhi si intristiscono ancora di più. Scende le scale e io non posso far altro che guardarla.
<<Sei ancora in tempo per dirmi che hai detto tutte quelle cose solo perché eri arrabbiato. Altrimenti, finisce qui, una volta per tutte>> si ferma davanti a me e incastra il suo sguardo mio. <<Chloe adesso basta! Vattene, cosa non capisci che non ti amo? Quante volte ancora ti devo dire che sei stata solo un passatempo?>> dico a denti stretti, <<bene>> fa un piccolo applauso e scompare dietro la porta. L'ho persa, l'ho persa per sempre, ed è tutta colpa mia.
Vorrei andare là fuori e fermarla, dirle di tornare da me, ma sarei troppo egoista per farlo. Sono stato il primo a dirle di volerla rendere felice e invece l'ho distrutta con le mie stesse mani. Me ne pentirò amaramente, ma mi devo auto convincere che l'ho fatto per il suo bene.