Capitolo 61

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Dylan

Esco dalla stanza, incazzato nero e Lea mi segue.

<<Si può sapere che cazzo gli hai fatto? Gli stava quasi per prendere una crisi di nervi>> replica incazzata.

<<Non ho nulla contro di te ma per piacere, restane fuori>>, gli alzo la mano continuando a camminare, come segno di lasciarmi stare, ma lei mi prende per un braccio e mi fa girare.

<<Non me ne frega un cazzo hai capito? Io non ti lascio stare se di certo hai fatto soffrire Chloe. Dannazione Dylan.. Non dirmi che..>> inizia a dire ma si interrompe da sola.

<<Non l'ho toccata nemmeno con un dito stai tranquilla>> dico calmo.

Con due infatti.

<<C'è stato qualcosa ma non l'ho scopata>> confesso cercando di trattenere la rabbia.

Vorrei sfogarmi e se solo ripenso alle parole di Chloe, se ripenso a quel cazzo di forse non hai ancora capito che non esiste più un noi, adesso siamo Chloe e Dylan, mi viene voglia di spaccare qualcosa.

<<Dylan ti scongiuro>>, si avvicina a me e dice: <<Se non la ami non farle fare la mia stessa fine. Io ti amavo, più di ogni altra cosa ma tu sei preso qualcosa che non ti apparteneva per sfizio ed è lì che mi hai distrutta. Credevo di aver trovato l'amore e invece..>>.

<<Io non so che cazzo è successo e, detto sinceramente, non voglio nemmeno saperlo. L'unica cosa di cui mi importa in questo momento, è tornare da Chloe e farla stare bene, ma ti avverto Dylan, se la vuoi solo per scopare, allora vattene a cercare altre. Ci sono tante altre ragazze vergini in questo college, vai da loro ma non distruggere Chloe. Ti prego..>>.

<<Non ho bisogno delle tue raccomandazioni del cazzo e di consigli su come devo comportarmi o meno con Chloe>> ribatto serio e lei sgrana gli occhi.

<<Raccomandazioni del cazzo? Sul serio Dylan? In questo momento è in camera a piangere per te, per colpa tua dannazione. E tu seriamente hai il coraggio di venirmi a dire che le mie sono raccomandazioni del cazzo?>> urla lei uscendo su tutte le furie.

<<Tu non sai un cazzo di me. Non sai niente di quello che provo, ok? Il mio rapporto con Chloe è privato, sappiamo io e lei cosa proviamo e cosa siamo, nessuno deve intromettersi. Restane fuori Lea>> le ordino prima ancora di piantarla lì da sola.

Più volte urla il mio nome ma non volendola più ascoltare seguo i miei piedi e vado a dritto. Esco fuori dal dormitorio e mi dirigo verso la mia auto. Per sfogarmi, una volta entrato dentro, chiudo la portiera e tiro un cazzotto al volante.

Cazzo non doveva andare a finire così.

La amo, la amo da impazzire e sto rovinando tutto per colpa del mio carattere.

Non ho mai avuto niente di così prezioso in vita mia ed è per questo che non posso perderla.

Non mi riconosco più da quando l'ho conosciuta, da quando i suoi occhi hanno incrociato i miei. È fantastica, buona e pura, e mai nella vita mi sarei immaginato di pensare queste cose di una ragazza.

Di solito nemmeno le guardavo le ragazze che mi scopavo. Tra tutte le ragazze che mi sono portato a letto mi ricordo solo il nome di Lea, ma solo ed esclusivamente perché è amica di Chloe e perché mi è venuta appresso per troppo tempo.

Anche lei era come Chloe. Inizialmente dubitava molto sul suo fisico, non me l'avrebbe mai data facilmente ed è per questo che ho dovuto fingere.

So di essere uno stronzo. Solo una persona di merda può trattare in questo modo delle ragazze, ma io sono fatto così e non ci posso fare niente.

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