Capitolo 3

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Chloe

In questo preciso momento sono sotto la doccia nel bagno davanti alla mia camera.
In due giorni che sono qui ho visitato più o meno tutto il college e lo amo, ma purtroppo una delle cose che odio è proprio questa, non avere la doccia nella mia stanza.
Io e Lea abbiamo solo il bagno dentro la nostra camera, ma purtroppo non ha la doccia.

Una volta finito, mi avvolgo l'asciugamano intorno al corpo ed esco passando rapidamente attraverso il corridoio.

Arrivata in camera trovo Lea seduta sul suo letto presa nel piastrarsi i capelli.

<<Ehi Chloe senti, la festa inizia alle dieci, io e gli altri avevamo pensato di trovarci almeno venti minuti prima per poi andare tutti assieme. Ci porterà Samuel con la sua auto, ti va bene se facciamo così o preferisci che io, tu e Carol si va assieme e ci si trova con gli altri direttamente alla lì?>> dice interrompendo ciò che stava facendo per poi guardarmi.

<<Sì certo che mi va bene>> le sorrido e vado verso l'armadio per scegliere cosa mettere.

Dopo venti minuti sono ancora qui a scegliere quello che dovrò indossare.

<<Lea mi aiuteresti a scegliere cosa mettere?? Sono un sacco indecisa>> dico ormai stufa.

Si alza e viene verso di me per poi iniziare a mettere le mani nel mio armadio.

<<Ecco per me dovresti mettere questo>> dice tirando fuori uno dei vestiti che più odio.
È nero ed è aderente, ha le maniche lunghe e mi arriva all'incirca a metà coscia.

<<Assolutamente no>> dico convinta.

<<Ma dai perché? È stupendo>> dice guardandolo
.
Se devo essere sincera, non ho molti vestiti nel mio armadio. Non sono mai stata un'amante dei vestiti e della moda in generale. Ho pensato di portare tutti quelli che ho, perché so che durante l'anno ci saranno dei balli, e non posso di certo presentarmi con un outfit di tutti giorni.

<<E poi staresti un sacco bene secondo me. Hai un fisico da urlo, e non vedo il motivo del
perché tu non debba mettertelo>> conclude.

Effettivamente ha ragione, ma ho paura del giudizio delle altre persone.Non voglio che pensino che io sia una di quelle che la da al primo che passa. Questo pur troppo è sempre stato un mio problema. Cerco di non farlo a vedere e di non ammetterlo a me stessa, ma in realtà il solo pensiero negativo che le persone possono creare su di me, mi fa stare male.

Solitamente tendo sempre a portare vestiti lunghi, come per esempio quando mi invitano a matrimoni o a qualsiasi altro tipo di cerimonia, e di conseguenza in queste occasioni non mi ci trovo bene a stare con vestiti del genere.

Precisamente non ricordo come mai presi questo vestito, forse per vedere come mi stava o per abituarmici, ma so per certo che l'ho sempre odiato.

<<Non saprei.. È che ho paura di essere giudicata>> dico insicura.

<<Ascoltami... Tu non verrai giudicata di certo per un vestito e se solo accadesse, fregatene. Non possiamo stare simpatici a tutti ne tantomeno essere amici del mondo intero, quindi credimi che se ti metterai quel vestito lì o meno andrà sempre a finire che qualcuno ti giudicherà, non solo per come ti vesti: ma perché, come già ti ho detto, nessuno andrà mai bene nessuno.
Per questo abbiamo gusti diversi.
Ci sarà sempre quella persona a cui staremo antipatici o a cui non piace qualcosa di noi. Quindi detto questo prendi questo maledetto vestito e mettitelo>> dice in tono autoritario e sicuro di se.

Lo prendo e le sorrido.
Vado in bagno e lo indosso, per poi uscire.

Una volta uscita Lea mi guarda e dice soddisfatta: <<ti sta da dio!!>>.

<<Tu dici?>>, mi guardo allo specchio per sistemarmi il vestito.

<<Assolutamente sì>> ripete sicura.

<<Tornando a noi. Ascoltami, tra un'oretta e mezzo viene Samu, io adesso vado in camera di Carol perché mi ha chiesto se gentilmente se le potevo fare i boccoli, tu per qualsiasi cosa chiamami ok?>> dice afferrando il suo telefono dal comodino.

<<Ma certo vai tranquilla, qualsiasi cosa chiama pure tu>> le sorrido, <<va bene, a dopo>>, mi fa l'occhiolino e poi esce dalla stanza. Mi giro e mi guardo di nuovo allo specchio.

Mi starà anche bene, proprio come dice Lea, ma non mi sento per niente a mio agio.
E pensate! Adesso sono sola in stanza, nessuno mi guarda e nonostante questo provo disagio nell'indossare questo vestito. Figuriamoci come mi sentirò quando avrò addosso occhi di persone, a me sconosciute, in quelle dannate 4 mura di casa.

Bene Chloe adesso è il momento del make-up.
Mi ricordo.

Entro nel bagno e prendo i miei trucchi, poi torno in camera ed inizio a tirarne fuori alcuni.
Non sono una ragazza che ama truccarsi troppo, infatti ho già deciso che mi metterò solamente un filo di ey-liner, mascara, fondotinta e una puntina di illuminante sulle guance e sul naso. Per le labbra invece, decido di usare un lucida labbra trasparente.

<<Ehi Lea, senti mi ha dett..>> la porta si apre ed io mi giro di scatto.

Mi ritrovo davanti un ragazzo alto all'incirca un metro e ottanta, moro, occhi chiari, con qualche tatuaggio e con due piercing sul labbro inferiore.

<<Oh ehm Lea non c'è, è appena andata via, ma se vuoi puoi chiedere a me>> dico in tono calmo e gentile.

È davvero un bel ragazzo.

<<Ah si, be' ecco gli volevo dire che a Tyler gli si è bucata la macchina, quindi di conseguenza credo che verrà in macchina con suo fratello>> dice tranquillo.

<<Certo non c'è problema, credo che ci sia posto>> replico a mia volta mantenendo il suo stesso tono.

<<Bene>> conclude serio.

In questo preciso momento Lea entra di corsa in camera. Evidentemente ha dimenticato qualcosa. Penso.

<<Chloe Chloe>>, appena vede il ragazzo difronte a me smette di parlare e si blocca.

<<E tu che diamine ci fai qua??>> chiede Lea assumendo un tono sorpreso ma allo stesso tempo irritato.

Subito mi chiedo chi sia questo ragazzo tanto bello quanto strano, e sopratutto mi chiedo perché Lea lo stia trattando così.
Sembra così gentile, rude e forte nei lineamenti questo sì, ma gentile. O perlomeno... Con me finora lo è stato.

<<Ero venuto ad avvertirti che a Tyler gli si è bucata una ruota della sua macchina e di conseguenza verrà in macchina con Samuel>> gli confessa assumendo un tono scocciato.

<<Cosa? Seriamente?>> domanda la
mia compagna di stanza.

<<Sì>> dichiara lui.

<<Be' mi dispiace ma la macchina è già occupata, ha disponibili solo quattro posti, perciò no>> risponde Lea andando dritta al punto.

<<Innanzitutto ti calmi e poi scusami.. se in macchina siete tu, Samuel e Carol non vedo quale sia il problema? In tutto siete tre persone, quindi Tyler c'entra>> dice il ragazzo davanti a me in tono convinto.

<<Walker non farmi incazzare. Chloe dove la metti?>> domanda Lea infuriata come non mai. Mi sento fuori luogo adesso.

<<Chi è Chloe??>> domanda lui a sua volta.

<<Sono io>> rispondo timidamente.

Si gira verso di me e mi guarda.
Per un momento sento la pelle rabbrividirsi sotto il suo sguardo attento, ma poi ricordo a me stessa di essere fidanzata e di avere uno splendido ragazzo a casa.
Un ragazzo che mi ama e che mi accetta per quella che sono.

Guardo fissa il ragazzo difronte a me, aspettando che dica qualcosa.

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