Capitolo 71

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Chloe

Con tanto di agilità, Dylan si alza ed esce dalla piscina, mantenendomi sempre per i glutei.

Rientra in camera e mi adagia lentamente sul letto. Quando mi tocca è come se le sue mani sentissero il bisogno del mio corpo.

<<Sei così bella>> sussurra sopra le mie labbra mentre si posiziona tra le mie gambe.

Lo ringrazio con un sorriso sincero e lui, preso dall'impulso, si avventa sul mio collo ed inizia a baciarlo.

Succhia con forza ogni centimetro della mia pelle, lasciando così piccoli succhiotti un po' ovunque.
Sul collo, sul seno, sulla pancia e all'inizio dell'inguine.

Successivamente torna a baciarmi le labbra e mi sfila il reggiseno, lanciandolo in un'angolo della stanza.

Quando arriva all'altezza del mio sesso mi guarda, ed io mi limito a sorridergli per fargli capire che ha via libera.

Dylan prende l'orlo delle mie mutandine e le sfila del tutto. Con un movimento lento inizia a disegnare dei cerchi sul clitoride, stimolandomelo e facendo così crescere in me un incontenibile eccitazione.

Senza preavviso mi penetra con due dita e istintivamente inarco la schiena, andandogli incontro.

Inizia con movimenti circolari e lenti, ma poi aumenta la velocità e non mi resta che stringere le lenzuola per cercare di trattenermi il più possibile.

Non ci riesco.

<<Dylan..>> cerco di dire, ma mi si mozza il fiato.

Una strana sensazione si fa strada sul mio basso ventre, le gambe iniziano a tremare e i muscoli ad irrigidirsi.

<<Io.. Credo di...>>, Dylan avverte che sto per venire e sfila subito le dita.

È proprio uno stronzo. Smette proprio sul più bello.

Ritorna a baciarmi e con una mano gli afferro l'erezione.

Mugola sopra le mie labbra e pochi istanti dopo sono io a prendere il controllo. Montando a cavalcioni su di lui inizio a muovermi.

Mi fa impazzire sapere che riesco a fargli questo effetto.

<<Chloe, ti prego..>> dice in tono lamentoso.

So benissimo cosa mi sta chiedendo di fare e anche questa volta voglio accontentarlo.

Mi alzo da sopra di lui e mi posiziono tra le sue gambe, gli sfilo i boxer e afferro la sua erezione, iniziando a muovere la mano su e giù.

<<Merda>>, butta la testa e impreca di nuovo.

Continuo a dargli piacere ma questa volta non solo con le mani, bensì con la bocca.

È difficile prenderlo tutto.

Dylan si tiene sui gomiti quando gli permetto di sentire la mia gola, e quando aumento la velocità il suo respiro inizia a farsi pesante e il petto inizia a muoversi in modo irregolare.

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