Nothing more

Capitolo 49

Chloe

La settimana, per mia fortuna, passa velocemente.

Oggi è sabato ed è passata esattamente una settimana da quando ormai non parlo con Lea.

Più passa il tempo più mi rendo conto di averla persa per sempre. Mi manca, e parecchio, ma devo accettare la realtà. Qui non siamo in un film, le cose non si sistemano con delle semplice scuse. Ho voluto rischiare, e adesso mi devo prendere tutte le mie responsabilità.

In questi giorni ho scritto un sacco di messaggi a Carol, chiedendo informazioni su Lea.
La risposta però è sempre stata la stessa. Mi ha detto più volte che stava bene, ma che non aveva ancora voglia di parlare con me.

Mi odio per essermi comportata così, dovevo dirle tutto sin dall'inizio.

Mia mamma mi ha sempre detto di non dire bugie perché tanto prima o poi la verità sarebbe venuta sempre a galla, e così ho fatto. Finché un ragazzo dall'aria misteriosa non si è insinuato nella mia vita, sconvolgendola e facendomi provare nuove sensazioni, sensazioni che ho dovuto nascondere per paura di perdere persone a me care.

Il suono frustante che interrompe le mie riflessioni è la vibrazione del cellulare, posizionato sul mio letto.

Lo prendo e subito noto che è Dylan.

<<Pronto>> rispondo.

<<Sei sola?>> mi chiede.

<<Si, perché?>> chiedo a mia volta.

<<Aprimi>>, stacca la chiamata e a quel punto mi avvio verso la porta.

Apro quest'ultima e senza darmi nemmeno il tempo di salutarlo, si avventa su di me e mi bacia. Chiude la porta alle sue spalle e mi blocca tra quest'ultima e il suo corpo.

<<Dylan>> sospiro ma subito riprendo il bacio.

Quando la sua lingua viene a contatto con la mia, una scarica elettrica si fa strada nel mio corpo. Le gambe mi cedono ed io non posso far altro che abbandonarmi completamente alle emozioni.

Dylan, con tanto di agilità, mi alza da terra ed io gli avvolgo le gambe intorno ai fianchi.
Mi tiene stretta a se per le natiche, con una stretta ben salda.

Preso dal momento spinge il suo bacino contro il mio e sento un lieve rigonfiamento premersi sulla mia intimità.

Nell'immediato indietreggia e si siede sul letto.

Poco dopo, invece, mi ritrovo sdraiata sopra di lui. Non sapendo bene cosa fare, affondo le mani tra i suoi capelli e proprio in quel momento, Dylan, si lascia scappare un piccolo gemito. La sua pelle è calda e i respiri sono affannosi.

Sto letteralmente impazzendo.
Mi sento in paradiso.

Le nostre labbra, qualche istante dopo, si staccando. Gliele guardo, lui guarda le mie e sorride.

Avventandosi sul mio collo mi lascia una scia di baci dolci e umidi, e quando infila le mani sotto la mia maglietta lo blocco.

<<Non possiamo, non qui>> dico ansimando.

Il suo sguardo inizia ad essere più cupo e duro, meno dolce. Le sue labbra sono di un color roseo tendente al rosso e gonfie, a causa del bacio avvenuto qualche secondo fa.