Capitolo 62

6.5K 136 1
                                        

Chloe

La sveglia di Lea suona e, svegliando entrambe,  ci ricorda che dobbiamo alzarci.

Lea balza giù dal letto e si stiracchia. Fa un piccolo sbadiglio e successivamente si avvicina alla sveglia per spegnerla.

Una volta spento quel rumore assordante si alza dal letto e si avvicina all'armadio.

<<Ehi Chloe buongiorno, come stai?>> chiede con voce impastata dal sonno.

<<Bene grazie>> mento.

Non riesco a smettere di pensare alle parole di Dylan, non lo capisco più quel ragazzo. Pensavo fosse diverso, o meglio dire ci speravo, speravo che non mi usasse come ha usato Lea e tutte le altre, ma invece eccomi qui.

Per lui sono stata semplicemente un'altra da aggiungere alla sua stupida lista.

Stanotte non ho chiuso occhio, mi sono addormentata alle sei e venti.
Ieri sera non ho nemmeno caricato la sveglia dal momento che avevo già scelto di non andare a lezione stamani.

<<Sei sicura?>> domanda riportandomi alla realtà.

<<Sì si, stai tranquilla e grazie di preoccuparti per me>> replico sorridente.

È un sorriso falso, ma non voglio farla preoccupare.

Ieri sera, quando se n'è andata con Dylan, non sono riuscita a capire cosa si stessero dicendo tramite la porta, ma sono più che certa di aver sentito Lea urlargli qualcosa.

Non ho ben capito cosa e delle urla si sentivano ero tentata ad uscire per andare a vedere cosa stesse succedendo, ma non c'è lo fatta, le gambe mi sono cedute e sono scoppiata a piangere sul pavimento.

<<Va bene come vuoi>>, mi guarda e mentre si gira per prendersi i vestiti dall'armadio, noto che il suo sguardo si concentra sul mio comodino, specialmente sulla mia sveglia.

<<Ehi ma aspetta.. Solitamente suona prima la tua sveglia, perché stamani non l'ho sentita?>> chiede indicandola.

<<Non l'ho caricata ieri sera>> confesso.

<<Perché?>>.

<<Non ho intenzione di venire a lezione oggi>> rivelo.

<<Per Dylan?>> chiede.

<<Sì, per lui>> rispondo distogliendo lo sguardo per fissare un punto a caso della stanza.

<<Inoltre, stanotte non sono riuscita a chiudere occhio quindi è meglio che non venga. Preferisco riposarmi. Se ti chiedono qualcosa gli altri, tu digli che non mi sento bene, ok?>> la avverto guardandola negli occhi.

<<Sì sì certo, non preoccuparti, ma a Samuel e a Carol cosa dico?>> chiede.

<<A loro puoi dire la verità ma vacci piano. Sappiamo entrambe com'è Samuel e non vorrei creare ulteriori casini tra lui e Dylan. Sono due teste calde, non si stanno simpatici perciò è meglio non entrare nei dettagli. Non voglio nemmeno immaginarmi la reazione di Samuel quando gli dirò la verità>> spiego.

Nothing moreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora