Capitolo 12

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*Questo capitolo è lungo. Ma all'interno c'era un discorso importante e non mi andava di spezzarlo in due capitoli. In questi giorni sto scrivendo molto, quindi potrei riuscire a pubblicare più capitoli al giorno ( spero).*

Il tour era stato veramente divertente come diceva Giulia. Lo aveva addirittura convinto a salire sui tappeti elastici e anche se inizialmente si sentiva fuori luogo, poi il disagio lasciò spazio al divertimento. Sembravano due bambini, così leggeri, senza pensieri, mentre saltavano su quei tappeti.
Giulia ovviamente faceva dei salti bellissimi e composti, invece Sangio erano più le volte che cadeva che quelle che stava in piedi, ma nonostante ciò si stava veramente divertendo.
Poi erano andati a cercare la migliore gelateria e avevano mangiato un gelato.
Giulia scherzando gli aveva anche sporcato il naso con il suo gelato, scappando subito dopo e Sangio l'aveva inseguita e sporcata allo stesso modo.
Ridevano come matti.
E come da rito, avevano deciso di lanciare una moneta nella Fontana di Trevi , esprimendo un desiderio.
Erano le 18, e si erano seduti sulla scalinata di Piazza di Spagna.
<<Devo dire che sei un'ottima guida per il divertimento.>> disse Sangio.
<<Ahahah..grazie. Sono la regina in questo>> rispose lei.
<<Mi sono divertito davvero. Grazie. Dopo quello che è successo non pensavo che la giornata potesse svoltare così >> le disse lui sorridendo.
<< Cerca di non pensarci. Svuota un po' la testa>> le rispose bussando sulla sua testa.
Rimasero in silenzio ancora un po', poi lui la guardò e disse: << Prima ti avevo detto che ti  avrei raccontato la mia storia. È un po' lunga, ma magari ti dirò una prima parte se vuoi>>.
<< Guarda che non sei mica obbligato!. La tua storia, il tuo passato..è tuo e non è necessario condividerlo se non vuoi.>> le rispose Giulia.
<< È questo il punto, non ho mai voluto raccontarmi a nessuno. Mi sono tenuto sempre tutto dentro, però oggi per la prima volta, sento che posso e che voglio raccontarlo, perché davanti a me, ho una persona che mi vuole ascoltare veramente.>> disse tutto d'un fiato lui, con tanta sincerità negli occhi.
<<Sono tutta orecchie allora.. ahahah>> rise lei.
<< Allora. È difficile trovare un punto di inizio per raccontarti, ma credo che sia iniziato tutto alle scuole medie. I miei genitori mi hanno sempre spronato ad essere sincero in tutto e per tutto, quindi mi sono sentito di far vedere chi fossi veramente. Ed è per questo motivo che sono iniziati tutti i miei problemi. I compagni mi prendevano in giro perché mi vestivo diverso da loro, per i discorsi che facevo, per tutto. Trovavano ogni giorno insulti diversi e quando ho sentito di non farcela più ho iniziato a sfogarmi e ad oggi posso dirti che il mio modo di sfogarmi, era quello più sbagliato. Urlavo a tutti, mi chiudevo nella mia camera e lanciavo le cose, davo pugni al muro, facendomi anche male.
In un certo senso il dolore fisico mi aiutava a placare il dolore che avevo dentro. I miei cercavano di aiutarmi, infatti mi cambiarono anche scuola e le cose migliorarono, ma ormai il mio modo di reagire era quello, ero prigioniero della mia stessa rabbia. Ci fu un giorno,però, in cui dal corridoio vidi piangere mia madre, perché non sapeva più cosa fare per placare tutta la mia rabbia, e vederla così mi riportò alla realtà e iniziai a sfogarmi scrivendo. Per questo la musica è così importante per me.>> concluse, per il momento, il cantante.
<< Non ci sono molte cose da dire. Solo una forse... Credo che tu sia una persona molto forte, perché tutto quello che ti è successo lo hai trasformato ed hai ottenuto quello che hai ora.>> rispose lei prendendogli la mano.
<< Grazie. Eppure guarda cosa ho combinato oggi. Non sono riuscito ancora a superare il mio modo di sfogarmi. Il mio passato mi ha portato a crescere prima , e mi ha fatto perdere la leggerezza che dovrei avere alla mia età. Come la tua>> le disse lui spostandole i capelli.
Quel giorno si erano confessati l'uno all'altra. Era tempo di rientrare.
<<Spero che tu abbia tanti soldi. Perché per i giri che ti ho fatto fare mi devi pagare moltissimo.ahahahaha>> rise come una pazza Giulia rivolgendosi a lui.
<<Ahahah, ma come? Ti ricordo che mi dovevi un favore, ballerina>> rispose lui dandole una spinta scherzosa.
<<Ahahah,scemo. Anzi tieni la busta con i tuoi panni, altrimenti me scordo pure.>> disse lei.
Sangio prese la busta.
Erano ormai arrivati davanti a casa di Giulia ( lui si era offerto di accompagnarla).
<<Grazie che mi hai accompagnata>> sorrise lei.
<< Figurati. Grazie per il tour>> sorrise di risposta lui.
" Ora che faccio? Come lo saluto? Gli do un bacio sulla guancia? Un abbraccio? Meglio stare ferma." Pensava nervosa Giulia.

"Dovrei abbracciarla? Dopo quello che ha fatto per me oggi, sarebbe il minimo. Che cazzo! Ma ti pare che mi faccio problemi per queste cose, ma che mi prende? " pensava lui nel frattempo.
Prima che lui potesse fare o dire qualcosa, lei si avvicinò alla porta di casa e lo salutò con un gesto della mano.
<< Ciao Sangio. In bocca a lupo per le riprese del videoclip >>
<<...grazie, viva il lupo>> rispose confuso.
Voleva aggiungere altro, ma lei entrò e lui si ritrovò solo lì fuori.
" Ma..che cosa è appena successo? È scappata in pratica! Che mi rappresenta il saluto con la mano.." pensava confuso Sangio mentre tornava all'albergo.

Chiusa la porta dietro di lei, Giulia si lasciò cadere a terra con le gambe tremolanti.
Non si era mai sentita così. Quella giornata era stata perfetta. Lui era stato così vero, sincero.
"Mannaggia.. ma perché sono scappata.. potevo dirgli qualcosa almeno. Che stupida"  pensava la ballerina.

Sangio si era messo a letto.. e ripensava alla giornata passata. Quella ragazza era speciale, e aveva superato il suo muro.
"Questa cosa non va bene cazzo.. Non posso perdere la testa per una ragazza.. soffrirò di nuovo. L'amore passa. Devo concentrarmi sulla musica"  pensava mentre si rigirava nel letto.
"Mi considererà uno stronzo lo so, perché dopo la giornata di oggi è ovvio che si aspetti qualche passo avanti da me. Se pure le chiedo di uscire..io non sono tipo da fare cose di coppia, da tutte quelle robe sdolcinate, le cose le faccio sempre con un certo criterio" pensava ancora il cantante.
Preso dalla furia dei suoi pensieri (pessimisti) le scrisse un msg:
" Ciao. Volevo ringraziarti per la giornata di oggi. Però ci tenevo a chiarire alcune cose, perché io sono fatto così. Per me possiamo anche frequentarci, ma niente sarà più importante della musica ora. Immagino che tu riesca a capire. Detto ciò, buona serata. Ci sentiamo."  inviò.

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