*Scusate per ieri, che non ho messo il capitolo, ma ho finito di lavorare alle 2 passate. Ecco il capitolo 66😘*
Sangiovanni non sapeva cosa fare, provò a chiamarla ma partiva sempre la segreteria.
Stava andando in panico e per un secondo pensò di svegliare tutti per farsi aiutare, ma poi ragionò bene e decise di mettersi qualcosa addosso e uscire a cercarla.
Barcellona era grande, e lui non la conosceva bene, quindi si ritrovò a vagare per le vie della città, senza una meta."Ragiona Sangio, ragiona! Dove può essere andata?!" cercò di pensare lui.
Poi all'improvviso nella sua testa apparve un posto, ed era sicuro di trovarla lì, perché era stata proprio lei a dirgli che per ogni problema che aveva si rifugiava lì.
Ci arrivò con l'aiuto di un taxi notturno, ma il parco era chiuso, e a quel punto non sapeva dove sbattere la testa. Provò a chiamarla di nuovo al cellulare, ma niente, Sangio era disperato e sull'orlo di un'improvvisa frustrazione."Lei risponde sempre! Deve essere successo qualcosa! Dove cazzo è?" sbraitava con se stesso.
Camminando avanti e indietro di fronte all'entrata del parco, Sangio si accorse che sulla sinistra c'era una via che portava dietro , così iniziò a camminare in quella direzione finché in lontananza, su una panchina, con il viso coperto, non vide Giulia.
"Eccola! Che fa lì? O mio dio! Finalmente l'ho trovata!" pensò Sangio correndo nella sua direzione.
Giulia stava avendo un attacco di panico e mentre teneva abbassata la testa cercando di non sprofondare nel buio, sentì due mani famigliari prenderla e riportarla alla luce. Lei teneva gli occhi chiusi, perché non c'era bisogno di vedere, sapeva benissimo chi fosse, solo una persona sapeva farla sentire così.
<<Sei qui>> disse lei semplicemente, lasciando scendere le lacrime a lungo trattenute.
Lui la tenne stretta, senza nessun accenno di cedimento, voleva e doveva esserci in quel momento.
<<Shhh!! Sono qui! >> rispose lui lasciandola sfogare.
Dopo essere stati a lungo abbracciati sulla panchina, Sangio decise di alzare il viso di Giulia e incrociare i suoi occhi, che erano spenti e con il terrore rinchiuso dentro lo sguardo. Il cantante cercava di leggerli, ma mai aveva visto quella paura che vide in quel momento negli occhi della fidanzata.
<<Che succede? Perché sei scappata via?>> domandò lui continuando ad accarezzarle la testa."Non posso dirglielo! Non posso coinvolgerlo anche sta volta! " pensava lei senza dire una parola.
<<Hey.. ascolta..tu a me puoi dire tutto, ti ho fatto una promessa! Se ti fai male, ci faremo male in due, perché io voglio stare con te, nel bene e nel male, e vorrei che tu ti fidassi abbastanza da dirmi tutto. Possiamo combattere in due, tu non sarai mai sola.>> la spronò Sangio.
Giulia si staccò da lui e iniziò a camminare, cercando un modo giusto per raccontargli la verità, ma forse non c'era un modo giusto, e neanche a parole era facile da dire.
Rimasero in silenzio l'uno di fronte all'altra, cercando entrambi di leggersi nel pensiero.
La ballerina si voltò dando le spalle al fidanzato, perché si sentiva in qualche modo più coraggiosa a parlare senza dover sorreggere il peso di quello sguardo e iniziò a parlare.
<<....qualche giorno fa.... mentre dormivamo.... mi è arrivato un messaggio...era una minaccia.... io...l'ho ignorato... ma...>> cominciò Giulia a raccontare, soffermandosi per non crollare a piangere.
Sangiovanni ascoltava quello che lei diceva, ma non poteva credere a quello che sentiva, sembrava di vivere in un film horror. Era dietro di lei, a circa due metri di distanza, ma la sentiva sospirare ad ogni parola, avvertiva la difficoltà che stava avendo per confessargli questa cosa e lui avrebbe tanto voluto avvicinarsi e stringerla per non farla sentire sola, però sapeva anche che in quel momento doveva lasciarla libera di fare le cose a modo suo, così rimase lì dietro, in silenzio, ad aspettare che lei continuasse.<<...nei giorni successivi ne sono arrivati altri...e più pesanti..>> continuò lei.
<< perché non mi hai detto niente?? >> chiese lui facendo un solo passo verso di lei.
Giulia continuando a dare le spalle al fidanzato fece un lungo respiro e rispose:
<< Non volevo dirtelo in realtà..e non perché volessi raccontarti una bugia, ma semplicemente perché non volevo essere un peso e non volevo coinvolgerti per paura che poi avrebbe colpito anche te per ferire me.>>"Lo ha fatto per me! Per proteggere me?! Ma sono io che dovrei proteggerla...Mia dolce ballerina! Noi siamo una sola persona" pensò lui, avvicinandosi a lei, per poi farla voltare e baciarla trasmettendole tutto quello che provava.
<<Tu non sei e non sarai mai un peso per me! Te l'ho detto...noi siamo una sola persona..ricordi il filo rosso? Ora ci credo più che mai. >> le disse lui stringendo le sue mani attorno al viso della ballerina.
Sangio voleva pregarla di farle leggere i messaggi e soprattutto voleva sapere chi fosse a mandare quelle minacce, ma Giulia forse non era ancora pronta a rivelarglielo perché non disse nulla all'inizio.
Poi...
<< Grazie di essere qui..>> gli disse poggiando la testa sul suo petto.
<<Io ci sono sempre e vorrei poterti aiutare, non perché sei la mia fidanzata, ma perché è giusto, nessun dovrebbe combattere da solo. Io Ti amo, e nessuno più di me può capire queste situazioni>> parlò lui con il cuore in mano, sussurrandole le ultime parole.
<<Anche io ti amo ed è proprio per questo che vorrei proteggerti. Però tu hai ragione.. nessuno merita di combattere da solo, e io sono lusingata di avere te al mio fianco>> rispose Giulia alzando il viso per rubargli un bacio.
Rimasero ancora un po' con le fronti poggiate, poi lei prese un bel respiro e sussurrò : <<È Rosa!>>
Bastarono quelle due parole per far accendere il cantante.
Era furioso, arrabbiato, scioccato, preoccupato e gli scoppiava la testa per la rabbia che stava trattenendo."Rosa! Rosa!? Rosaa?! Questa ragazza è una stalker! E in più fa minacce! Non va bene!" pensò Sangio cercando di controllarsi.
Giulia lo stringeva a sé provando a spengere quel fuoco che si era accesso dentro di lui, alimentato dalla rabbia, ma fu tutto vano, perché il cantante aveva ripreso a muovere nervosamente le mani e a sbraitare.
<<Ti prego! Combatti con me! Non per me. Siamo una cosa sola no?>> gli disse Giulia fissandolo negli occhi per cercare di trasmettergli la sua fermezza.
Sentendo quelle parole, il fuoco si placò e fece spazio ad altri pensieri." No! Ho sbagliato anche stavolta! Non dovevo reagire così! Forse è anche per questo che non voleva dirmi niente! Guarda lei cos'ha fatto per me! Ha tenuto tutto dentro per proteggermi da altre ferite e io la ripago dando di matto come i bambini viziati.
Lei merita di più! Combatterò con lei, insieme" pensò il cantante prima convincendo se stesso di questa colpa e poi concentrandosi sul vero obiettivo.<<Scusami! Hai ragione tu! Sai come reagisco a queste cose. Non dovevo arrabbiarmi così, mi dispiace. Se vuole ferire te, allora dovrà ferire prima me>> esclamò Sangio prendendole la mano e stringendola nella sua, suggellando ancora una volta il loro essere una cosa sola.
Giulia, a quel punto, gli fece la stessa domanda che qualche settimana fa gli aveva posto lui:
<< Se mi butto, ti butti con me?>> disse, alludendo alla battaglia che l'aspettava.
E lui rispose con l'unica parola possibile: <<Sempre>>.