Capitolo 69

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*Vi sta piacendo?*

<<Deddy lo sa?>> chiese Giulia, dimostrando ancora una volta quanto fosse pura e altruista.
<<Si. L'ho chiamato prima. Stai bene?>> si assicurò lui.
<<Beh...sono tante cose da digerire...devo ancora elaborare>> rispose Giulia iniziando a camminare per tutta la sua camera.
<<Lo so.. ma da qualche parte dovevamo iniziare per risolvere la situazione>> disse Sangio.
<<Già...quindi ora che si fa?>> domandò lei.
<< Dopodomani andiamo a Milano e iniziamo a portare le nostre cose nella nuova casa, poi dovremmo andare ai carabinieri, bisogna per forza avvertirli. >> spiegò Sangio a Giulia.
<<Ok...ma secondo te basterà dirlo ai carabinieri? E se lei continuerà?>> chiese lei ancora impaurita da tutto.
<<Lo so che hai paura...ma io e Deddy abbiamo pensato di fare una cosa... l'unica possibilità che abbiamo è incastrarla, in modo da avere le prove per allontanarla da noi>> disse Sangio cercando di tranquillizzare la fidanzata che era ancora incerta sul da farsi.
<<E sei sicuro che funzionerà?>> domandò lei.
Sangio non ne era certo, ma non provarci significava arrendersi, e non era nella sua natura, non lo aveva mai fatto e non aveva intenzione di iniziare in quel momento.
<<Dobbiamo crederci! Ti prego! Credici anche tu! >> le chiese lui dolcemente.
<<Io credo in te!>> rispose lei.
Poi la conversazione prese un'altra piega, del tutto smielata, come solo loro sapevano fare e infine si salutarono.

"Se lui dice che sa quello che fa!!! Allora gli credo" pensò Giulia una volta riattaccato al telefono.

La ballerina non aveva detto niente ai suoi genitori, preferiva lasciarli tranquilli, almeno questa volta, visto che per tutta la sua vita si erano presi carico di ogni suo problema.
Sta volta però, lei aveva un alleato, non era più sola e non era più la bambina indifesa di una volta, ora grazie a Sangiovanni, Giulia aveva trovato il coraggio di essere se stessa e di lottare per ciò che voleva davvero.
La valigia era praticamente pronta, Susi le aveva fatto portare anche qualche pentola ed altri oggetti utili per la casa.
<<Mamma! ma queste cose le possiamo comprare anche quando saremo lì, non serve che le porto direttamente da casa>> obiettò Giulia rivolta alla madre.
<<Giuli! Meglio partire già con qualcosa! Poi piano piano comprerete tutto, ma per iniziare portate queste cose!>> le consigliò Susi alla figlia, continuando a mettere cose in un'altra valigia.

Due giorni dopo Lidia e Pierluigi stavano accompagnando il figlio alla stazione e ad entrambi sembrava un addio.
<< Mi raccomando chiamateci quando entrate in casa>> gli disse la mamma abbracciandolo.
<<Tranquilla mamma! Mica non ci rivediamo più! Io ero quasi sempre a Milano, anche prima >> rispose lui sorridendo e stringendo Lidia in un forte abbraccio.
<<Lo so! Ma solo ora mi rendo conto che ormai sei cresciuto e che hai una tua vita, una fidanzata e adesso anche una casa...come passa il tempo>> disse Lidia emozionata.
<<Mi raccomando Gio! Non far uscire di testa quella povera ragazza ahah>> lo prese in giro il padre.
<<Si signore! Ahah>> rispose Sangio ridendo.
Salutò entrambi i genitori e salì sul treno.

"Si comincia questa nuova avventura" pensò lui sorridendo come uno scemo, alludendo alla convivenza.

Sangiovanni stava aspettando Giulia alla stazione di Milano, lui era arrivato da una ventina di minuti e il treno da Roma stava per arrivare, nel frattempo lui pensava a come portare tutte quelle valigie tra le sue e quelle di Giulia sicuramente in due non ce l'avrebbero fatta a trasportarle.

"Dovrei chiamare un taxi bello grande" pensò Sangio.

<<Eccomii!! Sono qui!!>> urlò Giulia appena fuori dal treno, aiutata da un controllore a portare le valige.
Sangio le andò incontro e sorrise al signore che l'aveva aiutata.
<<Grazie mille>> ringraziò lei il signore che poi tornò al treno.
<<Finalmente sei qui! >> le disse lui dandole un bacio.
<< Ti ho fatto aspettare tanto? >> chiese lei.
<< Ma che! L'unica cosa è trovare qualcuno che ci aiuti a portare tutte queste cose>> rispose lui indicando le varie valige che avevano.
Mentre decidevano cosa fare, dietro di loro apparve un ragazzo sulla trentina che li chiamò.
<< Siete Giulia e Sangiovanni? >> domandò.
<<Si>> risposero in coro.
<<Bene! Salve io sono Luca, mi hanno mandato per aiutarvi nel trasloco!>> spiegò.
<<Salve! Ma chi l'ha mandata?>> chiese Sangio curioso.
<<L'agenzia immobiliare che vi ha affittato la casa >> rispose il ragazzo.
<<Per fortuna! Perché noi non sapevamo come fare!>> disse Giulia tirando un sospiro di sollievo.
Luca era molto alto e anche robusto, in poco tempo caricò tutto nel suo furgoncino e fece entrare loro nei posti riservati ai passeggeri.
<<Ci vogliono solo 10 minuti. Poi appena arrivati vi porterò tutto in casa e lì starà a voi sistemare le cose >> disse lui sorridente.
<<Certo! Grazie veramente!>> ringraziò Sangio.
Entrati in casa, avvertirono i genitori con un messaggio per tranquillizzarli.
<<Cominciamo?>> disse Giulia al fidanzato.
Lui fece cenno di si, e iniziarono ad aprire le loro valige, una alla volta per non creare troppo casino.
Sistemarono i loro vestiti nella cabina armadio, che vista dal di fuori sembrava un arcobaleno perché c'erano tante cose colorate, bandane, camicie, pantaloni. Sangio amava i colori e col tempo aveva contagiato anche Giulia.
<<Ora apriamo gli scatoloni con le cose per la casa>> disse lei.
<<Ottimo! Io ho portato qualcosa per la cucina e ovviamente..la play station ahahh>> disse lui ridendo.
<<Ahahah...allora lascia le padelle e pentole qui sul tavolo che ci penso io a sistemarle, tu vai a collegare la play, così appena abbiamo finito ci facciamo una partita ahah>> rispose lei già pronta a batterlo.
Sangio sistemò la play e i due joystick, e Giulia ordinò la cucina, sistemò anche qualcosina da mangiare negli scaffali come alcuni pacchi di biscotti, di pasta, patatine, pomodoro, e soprattutto molte bottiglie di acqua, in modo che per la sera potevano farsi qualcosa da mangiare senza dover uscire a fare la spesa.
Avevano ordinato un pranzo veloce e poi avevano continuato anche il pomeriggio a riordinare gli scatoloni e le altre valige.
Sangio fece tantissimi video mentre Giulia apriva e sistemava le loro cose, si divertivano come matti, ma era anche stancate stare una giornata intera così a sistemare.
La sera erano talmente distrutti che decisero di non cenare, ma di sedersi sul divano per rilassarsi. Si guardavano intorno, felici di essere lì insieme, e di aver dato un inizio a quel nuovo capitolo della loro vita.
<<Iniziamo da qui!>> disse lui facendole poggiare la testa sulla sua spalla.
Giulia si accoccolò su di lui e gli sussurrò <<Inizia la nostra vita insieme!>> per poi donargli un bacio sul collo.
Accesero la tv, senza scegliere veramente qualcosa da vedere, ma solo per compagnia.

" Wow! Ora siamo solo io e lei! È incredibile! Finalmente ho trovato una persona con la quale non mi spaventa pensare ad un futuro insieme" pensò Sangio socchiudendo gli occhi, ripensando al loro primo incontro all'accademia a Roma.

La loro prima notte in casa non era stata piena di fuochi e scintille come nei film, era stato tutto decisamente più realistico, infatti la metà del tempo sul divano l'avevano passata a fantasticare sulle cose che avrebbero potuto fare, ora che erano soli, soletti. Giulia, stanca della giornata passata a pulire e riordinare, si addormentò sulle gambe del fidanzato, che le accarezzava i capelli, attorcigliandoli tra le sue dita, come faceva sempre.

<<Mia piccola Lady...chi lo avrebbe mai detto che mi sarei ritrovato il sabato sera, seduto sul divano, a guardare un film, invece di uscire? Eppure adesso non potrei immaginare una serata migliore di questa, con te vicino a me>> disse Sangiovanni rivolto alla sua Giulietta addormentata.
Lui sapeva che non lo stava ascoltando, ma in fondo al cuore, sapeva anche, che in qualche modo misterioso lei sarebbe riuscita ad ascoltarlo, o quanto meno a percepirlo.

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