Capitolo 59

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*Ecco il 59! Domani prossimo capitolo. Spero vi piaccia sia il capitolo che la storia in generale 😘*

<<Andrà tutto bene >> gli disse Deddy a Sangio, ma lui non diceva una parola da quando era iniziata l'operazione.
<<Mi dispiace per quello che è successo. Non credevo fosse così. Avevi ragione tu. L'ho lasciata subito dopo che siete saliti sull'ambulanza. >> continuò Deddy.
Sangio lo guardò le posò una mano sulla spalla e disse: << Non è colpa tua. Stai tranquillo. Grazie per aver avvisato tutti. Speriamo vada tutto bene>>.
<<Andrà bene vedrai.>> rispose l'amico.

Tutti erano in attesa, c'era chi camminava avanti e indietro, chi era seduto, chi stava al telefono per parlare con altri parenti e poi c'era Sangio che si era seduto per terra con la schiena al muro in un angolo con la testa bassa e le mani incrociate.

"Ti prego! Fa che vada tutto bene! Destino, tu ci hai uniti, me l'hai fatta trovare e ora non puoi allontanarla da me"  pregava il cantante.

Era quasi mattina, perché tra il medicare le ferite, poi aspettare qualche ora per i vari controlli interni e infine l'operazione, si erano fatte le 5 del mattino. Eppure erano ancora tutti lì, e mentre Pier e Carlo erano usciti a prendere la colazione per tutti, il fratello di Sangio, guardava suo fratello e pensava che non l'aveva mai visto così a pezzi, quindi decise di avvicinarsi a lui per dargli un sostegno.
<<Gio...come stai?>> esordì Alberto sedendosi per terra vicino a suo fratello.
<<Non lo so... sono a terra! In tutti i sensi>> rispose lui.
<< È normale che tu stia così, non devi nemmeno cercare di non stare male, è giusto che ti vivi anche questa di emozione, perché ti aiuta ad apprezzare tutto molto di più e ti fa rendere conto di quali cose contano davvero. La sofferenza è proporzionale all'amore che provi per lei.>> disse Alberto abbracciandolo.
<<Allora devo amarla davvero tanto, per quanto sto soffrendo ora>> disse Sangio.
<<Sono sicuro che è così>> gli disse il fratello.
<<Hai ragione! Grazie Abe>> lo ringraziò.

Sangio si alzò e andò da Susi ad abbracciarla, perché in quel momento entrambi ne avevano bisogno.
<< Non stare in ansia...lei starà bene!>> le disse lui a Susi.
<<Lo so..ma non è mai bello stare ad aspettare. >> rispose lei.
<<Già..credo che sto impazzendo ad aspettare.>> disse lui.
Qualche minuto dopo uscì il medico e togliendosi la mascherina disse: <<L'operazione è terminata, l'abbiamo riportata ora in stanza, ancora non si sveglia, ma è andato tutto bene. Si riprenderà entro un paio di settimane. Se volete vederla, sempre uno o due alla volta mi raccomando >>.
Tutti tirarono un sospiro di sollievo e Sangio abbracciò il padre di Giulia.
<<Forza! Entra prima tu sta volta!>> gli disse Carlo stringendolo per dargli forza.
Il cantante entrò e la vide lì addormentata, si sedette sulla stessa sedia di prima e le prese la mano, mentre con l'altra le accarezzava il viso, passando le dita prima sulla fronte, poi sugli occhi, sulle guance e infine sulla bocca.

<<Amore mio, svegliati presto. Io voglio rivedere i tuoi occhi che mi guardano e che mi leggono dentro, sentire la tua risata che mi fa stare bene e che porta la luce nelle giornate più buie, ma soprattuto voglio te, ogni cosa di te. Io ti amo! >> le parlò Sangio, consapevole che non poteva ascoltarlo.
Eppure, quelle parole in qualche modo, Giulia le ascoltò nel buio del suo inconscio.
Forse era proprio il filo rosso che li legava a tenerli sempre connessi anche in quel caso.

"Ti Amo anche io! Voglio svegliarmi e rivedere i tuoi meravigliosi occhi azzurri che mi hanno guardato come nessuno aveva mai fatto. Voglio svegliarmi per stringerti a me e cancellare la tristezza e le lacrime dal tuo viso" urlava Giulia nell'inconscio, ma non riusciva ad aprire gli occhi.

Mezz'ora dopo, Giulia iniziò a riprendere conoscenza, e nella stanza c'era sua madre.
<<Mamma..>> disse lei.
Susi si avvicinò subito al letto.
<<Tesoro..come stai?>> le chiese la mamma con un sorriso.
<<Sto bene...dov'è Sangio?>> domandò subito Giulia.
<<È di là a bere un caffè. Ho dovuto obbligarlo, non voleva lasciarti neanche un secondo. >>rispose Susi.
<<Puoi farlo venire? Ho bisogno di vederlo, di vedere che sta bene>> disse Giulia.
<<Certo tesoro, però non ti affaticare >> disse la mamma uscendo dalla stanza.
Pochi secondi dopo, finalmente, entrò il suo fidanzato con gli occhi rossi e lucidi, ma con un grande sorriso.
<< Ciao Sangius!>> esordì lei non appena lo vide sulla porta.

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