Capitolo 45

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*Eccolo. Il dopo sorpresa (forse) domani*

Davanti ai suoi occhi c'era il capo di un filo rosso agganciato ad una sedia davanti all'ascensore e c'era vicino un biglietto.

- Ciao ballerina! Voglio raccontarti una storia: La nostra. È iniziato tutto quando tu hai fatto quel tatuaggio e io ho scritto quei quattro numeri. Non lo sapevamo ancora, ma era Destino che ci aveva scelti per incontrarci.

Giulia chiuse quel biglietto e lo mise in tasca, poi seguì il percorso del filo rosso, fino a metà corridoio, dove c'era un altro biglietto. Lo aprì e lesse.

- Quando sono arrivato a Roma, di certo non mi aspettavo di incontrare qualcuno e figuriamoci una persona come te. Sei speciale, e lo sei stata dal primo momento che ti ho vista.

Chiuse il secondo biglietto e lo posò insieme all'altro. Proseguì il percorso con le lacrime che le scendevano sul viso.
Ecco un altro biglietto attaccato al filo.

- Stavi ballando con le cuffie e io ti sono venuto addosso facendoti cadere. A proposito scusa ancora per quello. Hai portato il sole dentro di me e nella mia vita. Pensavo di stare bene, di avere tutto ciò che volevo, ma ancora non ti conoscevo, quindi solo ora posso dire senza alcun dubbio che mancavi tu, mi mancava una Giulia Stabile.

Giulia stava piangendo senza fermarsi.
"Quanto lo amo! Mi fa paura questo sentimento perché è più grande di me! Guarda che cosa ha fatto per me quello scemo! Mannaggia! Nessuno aveva mai fatto una cosa così per me" pensava lei mentre avanzava nel percorso del filo rosso.

Il biglietto successivo diceva:
- Quella sera, quando mi hai chiamato che stavi avendo un attacco di panico, sono morto cento volte. Ero molto preoccupato eppure ci conoscevamo da poco, ma io dovevo proteggerti. Dentro di me ho sentito,quella sera, che volevo te, volevo curare le tue ferite e aiutarti a lottare contro le tue insicurezze.

La ballerina andava avanti a leggere quello seguente.

- Un giorno mi hai detto che non sapevi cosa fosse l'amore, poi ti ho baciato e tu non sapevi come si facesse, eppure il bacio esiste solo se lo senti. Era il tuo primo bacio e sono felice che sia stato io  a dartelo, perché lo desideravo da un po'.

Il filo entrava nella loro stanza, e c'era un altro biglietto nell'ingresso.

- Sono stato uno stronzo. Il fatto è che non volevo credere di aver perso completamente la testa per te, mi rifiutavo di ammettere i miei sentimenti. Mi ci è voluta qualche botta in testa per capirlo, ma ora sono qui e non voglio andarmene. Ti ho sempre detto che volevo spazio per me stesso, però mi sono reso conto che non lo voglio più, anzi, voglio starti vicino, nei momenti belli e in quelli brutti, perché noi siamo così.

Giulia continuava ad essere stupida da tutto ciò che stava guardando. Era assurdo. Stava ripercorrendo tutta la loro storia, dall'inizio fino ad ora. Si erano aiutati a vicenda, ed era destino. Giulia aveva il cuore che le martellava nel petto, e continuava a singhiozzare per tutte le emozioni che si erano incrociate tra loro.
Prese un altro biglietto vicino alla porta del bagno.

- Quando mi sono avvicinato a te, tu mi hai raccontato delle tue insicurezze e che hai sempre cercato di mascherare la vera te con il trucco, con vestiti strani, ma ad essere sincero mentre ascoltavo quello che tu mi dicevi, pensavo a quanto la bellezza naturale fosse sottovalutata. Tu sei bella così come sei. Ognuno di noi ha qualcosa che lo contraddistingue e tu ce l'hai, quindi non mascherarti con la folla. Tu sei diversa, bellissima e naturale.

Erano rimasti due biglietti, uno ai piedi del letto e uno sul letto con vicino una scatolina, sempre incastrata nel filo rosso che circondava tutta la stanza, insieme alle candele vicino al letto.
Giulia aprì il primo.
- So che alcune cose te le ho già dette, però non fa male riascoltarle, no? Tu mi hai fatto un dono immenso, mi hai portato sulle nuvole con te, dove c'è spensieratezza e le cose non sono pesanti. Io, con te, sono al 100% me stesso e non mi era mai capitato perché ho sempre dovuto nascondere la mia parte da bambino, pensando che fosse facilmente attaccabile. Mi hai insegnato che in realtà non si smette mai di essere bambini ed è proprio quello che ci rende vivi. Grazie per esserci, grazie per amarmi e grazie per farti amare da me.

Giulia salì sul letto e prese l''ultimo biglietto e lo lesse mentre era già in lacrime.

—Ho pensato molto a cosa regalarti, non è mai facile decidere, soprattutto se il regalo è per una persona importante. La paura di sbagliare e vedere nel tuo viso la delusione, mi fa tremare le mani. So che ci saranno dei momenti in cui staremo fisicamente distanti, e vorrei portarti con me sempre o io venire con te, però entrambi sappiamo che dobbiamo seguire il nostro sogno e questo non significa allontanarsi, noi stiamo sempre insieme, siamo distanti ma vicini. Tu sarai sempre all'altro capo del mio filo. Ovunque tu vada io sarò con te. Cresceremo insieme. Questo regalo è per te, per ricordarti che io ci sono. Ti amo ballerina. —

Poi aprì la scatolina e si mise la mano davanti alla bocca per lo stupore.
Era un anello oro, non troppo grande, dove c'era incisa una S e una G colorate da diamantini fucsia e all'interno c'era inciso "Ti Amo"con vicino un fiocco.

"Ma dov'è lui? Io dopo questa cosa che ha fatto come minimo lo lego a me e lo costringo a starmi appiccicato h24! Non lo ringrazierò mai abbastanza. Ha fatto tutto questa sorpresa per me, io non me lo aspettavo proprio! " pensava lei guardandosi intorno per cercare il fidanzato.
<<Sangius! Dove sei!?>> disse lei piangendo di gioia.
Nessuno rispose. Giulia si accorse che il filo non era finito, ma proseguiva verso la terrazza.
Ed eccolo lì, con l'altro capo del filo legato al dito e gli occhi lucidi.
<<Eccoti finalmente!>> disse lei sorridendo.
<< Sono sempre stato qui. Ricordi? Io e te siamo legati da sempre. Io sono il capo del tuo filo rosso e ora che mi hai trovato, me lo dai un bacio?>> disse anche lui commosso.
Lei corse verso di lui e lo baciò stringendolo a sé più che poteva.
Le loro lacrime si mischiarono, così come le loro labbra. Un bacio d'amore, di vero amore.

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