Capitolo 16

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Finito il pranzo, Giulia salutò Deddy e si avviò  verso la porta, seguita da Sangio.
<< Grazie per il pranzo>> le disse lei.
<<Grazie a te per essere rimasta e soprattutto per avermi dato la possibilità di spiegarmi>> rispose lui.
Come sempre non sapevano come salutarsi, ma Sangio si avvicinò e l'abbracciò. Rimasero così per qualche minuto poi lei gli sorrise e andò via.

<<Wow! È veramente una bella persona. Così solare, così piena di vita che farebbe svegliare e ridere persino i morti. Quasi quasi se fai ancora il coglione..ci provo io con lei..ahahah>> gli rise in faccia l'amico.
<< Ma quanto sei simpatico! Ah ah ah>> rispose lui.
Sangio andò alla scrivania dove aveva lasciato il foglio con una canzone nuova e aggiunse ancora qualche parola.
Deddy si avvicinò e lesse tutto.
<<È per lei vero?>> disse
Sangio lo guardò e ammise : << Si. Si chiamerà Lady. Mi manca ancora una parte, ma è quasi finita.>>

Giulia tornata a casa era euforica. Non pensava di potersi sentire così.
Quanto era bello Sangio, e quanto stava avanti a tutti in tutto.
" Se continua a dirmi certe cose potrei svenire la prossima volta, per la troppa felicità. Mannaggia a me! Devo contenermi" pensò mentre si faceva la doccia.
Quella sera lei e Chiara decisero di uscire a fare un giro per il centro.
Avevano preso qualcosa da bere, poi squillò il telefono alla sua amica ed era il fidanzato.
<<Giuli, senti ti dispiace se vado con lui? Abbiamo avuto una discussione e vorrei chiarire.. ti dispiace tornare sola? >> chiese Chiara un po' disperata.
<<Ma certo Chia.. vai vai tranquilla. Ci sentiamo domani>>
Le amiche si salutarono e una volta che Chiara andò via, Giulia si alzò e si avviò verso casa. Aveva paura a camminare da sola, soprattutto perché era passata la mezzanotte e per arrivare a casa sarebbe dovuta passare in alcune strade molto desolate e buie.
Camminava, e si sentiva seguita. Inizia a iper ventilare. Stava avendo un attacco di panico.
"No, non qui. Ti prego fammi arrivare a casa. Devo fare qualcosa. Qualcuno mi sta seguendo" pensava impaurita.
Prese il telefono, senza pensarci, chiamò Sangio.
<< Pronto ballerina>> rispose lui allegro.
<<P..pronto..>> rispose lei con un filo di voce.
<< Che succede? Hai una voce strana>> chiese Sangio più serio.
<< Ti prego puoi venire qui? non riesco... a..respirare...qualcuno mi sta seguendo..ti prego vieni qui..>> le disse Giulia piangendo e cercando di respirare.
Sangio era andato subito in ansia, si era alzato da letto e messo le scarpe, fortunatamente era ancora vestito , ed era uscito.
<< Stai calma Giu. Sto arrivando..dimmi dove sei..>> le parlò lui.
<<Sono...sono...oddio..non lo so.. c'è un bar...si chiama...Camelot ..credo...>> cercò di parlare lei.
Lui era già entrato in un taxi.. e disse il nome di quel bar.
<<Stai calma..ti prego non piangere.. Sto arrivando>> rispose lui straziato nel sentirla così.
Lei non rispose, attaccò il telefono.
A quel punto lui andò ancora di più in paranoia e cercò di mettere fretta al tassista.
<<Scusi se sembro sgarbato, ma sono preoccupato>> gli disse Sangio al tassisita.
<<Non c'è problema. La capisco. Il posto non è raccomandabile. Siamo quasi arrivati>>.

Arrivati sul posto, Sangiovanni si precipitò fuori dal taxi, chiedendogli di aspettarlo.
La strada era tutta buia, non c'era neanche un lampione per illuminare.
Non vedeva Giulia da nessuna parte. Sangio aveva le mani in testa.
"Dove sei Giulia. Ti prego, fa  che stia bene." pensava mentre la cercava.
Nel silenzio di quella strada,Sangio sentì dei respiri affannati e si mosse in quella direzione.
La trovò lì, seduta per terra, con un vestitino nero, i capelli sciolti e il rossetto rosa.
Guardava in basso e piangeva.
Corse verso di lei.
<<Hey hey hey.. Sono qui.. Sono qui. Ti porto via io. Nessuno ti farà del male. Te lo prometto >> le disse lui prendendola da terra e stringendola a sé.
Saliti sul taxi, lei ancora non diceva una parola. Sangio la teneva stretta, come a volerla proteggere dal mondo intero.
Diede indicazioni al tassista di portarli davanti all'albergo. Entrarono nella sua stanza e lui, senza lasciarle la mano, la condusse sul divano.
<<Hey..come stai? >> le chiese lui delicatamente.
<<mi dispiace..>> disse lei con lo sguardo basso.
<< ma stai scherzando? Hai fatto bene a chiamarmi. Perché eri sola?>> le chiese accarezzandole i capelli.
<<Chiara, è dovuta andare via. Pensavo di farcela a tornare, ma sono andata in panico, quando ho sentito qualcuno dietro di me.>> spiegò Giulia.
<< Stai tranquilla. Ora ci sono io.>> le rispose lui.
Vedendola tremare, Sangio si alzò e le prese una sua felpa.
<<Tieni. Metti questa, con quel vestito starai congelando.>>
<<Grazie.>> rispose lei indossandola.
Si sdraiarono sul divano abbracciati.
Lui continuava ad accarezzarla e lei teneva gli occhi chiusi rilassandosi.
Bastò uno sguardo.
Successe.
Sangio si avvicinò lentamente a lei, e la baciò.

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