Capitolo 87

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*Scusate il ritardo nel pubblicare. Oggi non ho avuto molto tempo per scrivere, e non ero neanche ispirata, quindi ho aspettato, per far si di scrivere bene le cose! Esattamente come vorrei!
Spero vi piaccia! Fatemi sapere i vostri pensieri, ora che la storia finirà.🥺❤️🙏*

<<Ecco le pizze! Mettetevi seduti piccoletti>> li richiamò Sangio.
Erano tutti e cinque seduti a tavola a mangiare le pizze, e non si sentiva un fiato, evidentemente erano affamati.
Dopo mangiato passarono in rassegna tutti i cartoni e alla fine la maggioranza votò per il Re leone.

<<La prossima volta possiamo vedere quello che avevo detto io?>> chiese Francesco

"La prossima volta? Ahah..chissà..magari ci sarà davvero una prossima volta." pensò Sangiovanni.

Si sistemarono tutti quanti sul divano e Giulia preferì non fare l'appiccicosa almeno non davanti ai bambini, quindi la formazione era: Giulia, Aurora, Mia, Sangio e Francesco.
Il film iniziò e i bambini guardavano impressionati quel cartone come se fosse la prima volta che lo vedevano, eppure, attraverso i loro occhi si poteva vedere l'entusiasmo che avevano, e si percepiva nell'aria la speranza che nutrivano quei piccolini, che un giorno anche loro avrebbero fatto qualcosa di grandioso, di eroico.
Sangio conosceva bene il Re leone, quando era piccolo ne era ossessionato, poi senza motivo aveva smesso di guardare i cartoni, a differenza di Giulia, che invece li amava e non poteva non vederli perché la facevano sentire felice.
Francesco iniziò a cedere con il sonno, mentre le bambine ancora resistevano, con gli occhi spalancati.

"O si , il passato può fare male, ma a mio modo di vedere, dal passato puoi scappare, oppure imparare qualcosa " disse il film in quel momento.

Giulia, ascoltate quelle parole, si voltò a guardare il fidanzato, che ricambiò il suo sguardo e in qualche modo, non servirono parole, perché si erano capiti senza aver alcun bisogno di parlare.
In fondo era l'insegnamento che Sangio aveva imparato da poco, cioè che spesso, anzi quasi sempre, il passato fa male, ricordare e tornare indietro con la memoria, può distruggerci dentro, ma a quel punto ci sono due strade possibili, o la via della fuga, quella facile, oppure c'è l'altra via, ossia cercare di imparare dagli errori.
A volte, nella vita non bisogna prendere la via più facile, ma prendere quella giusta, anche se è più difficile da percorrere.
Il cartone animato finì e le bambine stavano letteralmente crollando che non riuscivano nemmeno a muoversi, così il cantante le prese in braccio una alla volta ovviamente, e le portò nella camera degli ospiti, sul letto matrimoniale, ma non appena tornò con in braccio Francesco per metterlo nel letto singolo lì vicino, si erano tutti magicamente svegliati e avevano una richiesta per Sangiovanni.
<<Ma..voi..due secondi fa stavate praticamente  dormendo!>> disse lui.
<<Ci racconti una favola della buonanotte?>> chiesero.
<<Mmmm...una favola?>> domandò lui provando a fuggire da quel compito.
Giulia entrò e avvicinandosi all'orecchio del fidanzato gli sussurrò: << Tu racconta, sei bravo a scrivere, inventa! Io vado a sistemare la cucina, poi arrivo!>> disse dandogli un bacio sulla tempia, per poi uscire dalla stanza.

"Ottimo! Se ne è tirata fuori lei! Cavolo! E ora cosa mi invento?" pensò lui sorridendo nervoso ai bambini.

<<Puoi venire qui vicino a noi a raccontarla?>> chiesero le femminucce.
<<Emmm..va bene>> accettò lui, togliendosi le scarpe e andandosi a sdraiare al centro del letto, avendo così Mia sulla sinistra e Aurora sulla destra.
<<Allora...mmmmm....c'era una volta una città sul mare di nome...Athlas...era bellissima, circondata dall'acqua e illuminata dal sole, ed era abitata dalle fate, che la mantenevano sempre brillante e regale.   A capo c'era il re Lux, che aspettava di dare in moglie sua figlia, la principessa....Come la chiamiamo la principessa ragazzi?>> iniziò lui, chiedendo consiglio ai bambini.
<<Il re si chiama Lux, quindi lei potrebbe chiamarsi Luce!>> disse Aurora.
<<Ottima idea. Dicevo...il re voleva che sua figlia trovasse un marito, per potergli cedere il trono e continuare la discendenza, ma in questo modo la povera Luce non poteva scegliere chi sposare, era costretta ad accettare colui che avrebbe scelto suo padre. Gli umani non sapevano niente del regno delle fate, ed era proibito rivelarglielo, perché le conseguenze sarebbero state gravi..>> continuò lui, mentre tutti e tre erano attenti alla storia e sembravano non avere più sonno.
<< Sulla terra viveva un ragazzo di nome Alex che lavorava nella biblioteca della sua famiglia, e adorava stare lì, perché i libri sapevano sempre come aiutarlo, invece le persone lo giudicavano sempre.>>
<<Perché lo prendevano in giro?>> domandò Francesco.
<<Perché a vederlo dall'esterno sembrava un guerriero, con un fisico perfetto, la barba, gli occhi azzurri, ma aveva una grandissima cicatrice sull'occhio destro,  e tutti lo guardavano male. Tornando nella città delle fate, la principessa stava progettando una fuga, perché voleva vedere il mondo, conoscere persone nuove, era stufa delle regole, della mente chiusa del suo popolo, Luce era diversa. ..>> continuò Sangio a inventare, finché piano piano i suoi occhi insieme a quelli dei tre bambini cedettero al sonno e si addormentarono.
Giulia rientrata nella stanza, li trovò così, Sangio al centro del letto, le due bambine con le teste poggiate su entrambe le spalle del cantante e Francesco nell'altro letto coperto dalle lenzuola fin sopra la testa.

"Ma guardali un po' che carini. Qui ci sta proprio una foto. È sempre bello conservare questi momenti, per poterli rivedere in futuro" pensò lei tirando fuori il suo telefono.

Fece la foto, si avvicinò e diede prima un bacino sulla fronte di Francesco, poi sulle bambine, e infine sfiorò con un bacio, le labbra del fidanzato.              Gli sistemò una coperta sopra e uscì dalla stanza, spengendo la luce.
Non le dispiaceva dormire sola, anche perché non voleva svegliare Sangio, e quindi con gli occhi orgogliosi e innamorati, si addormentò.
Nella cuore della notte il cantante si svegliò, sentiva che Giulia non c'era, perché quando dormiva vicino a lei, era sereno, perciò si sollevò da letto lentamente, fece una carezza a Mia ed Aurora e uscì, tornando dalla sua ballerina.
Il cantante non voleva svegliarla, perciò piano si sdraiò vicino a lei e le avvolse le braccia intorno alla vita, e d'un tratto sentì le mani di Giulia sulle sue, quindi capì che era sveglia.
<<Sei sveglia?>> domandò.
<<Ora si.. ahah.>> rise piano lei.
<<Perché non mi hai svegliato prima?>> chiese Sangiovanni.
<<Eravate così carini tutti e tre, vi ho anche fatto una foto, e poi non mi piace svegliarti quando ti sei appena addormentato, sapendo che questa settimana hai dormito poco>> rispose lei voltandosi verso di lui e passandogli la mano sul viso, lentamente.
<<Ti amo>> disse lui così dal nulla.
Giulia sorrise sentendolo e gli rispose:
<<Ti amo anche io! >>
E insieme chiusero gli occhi, mano nella mano, occhi negli occhi e cuore nel cuore.

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