Capitolo 88

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*Ecco il nuovo capitolo! Come già detto nelle storie, sarà uno degli ultimi! Scrivere questa storia è stato bellissimo, davvero, è stato un viaggio, ma è tempo di dargli una fine.
Per il sequel, vedremo, come ho sempre detto, dipende da voi, io intanto vi ringrazio per aver seguito la mia storia.
E ringrazio anche chi mi scrive e risponde sempre ai box domande❤️ siete stati speciali 🙏❤️*

La sveglia quella mattina suonò presto, ed era per entrambi una giornata particolare, visto che per la prima volta avrebbero dovuto preparare la colazione a dei bambini e anche portarli a scuola, infatti sentivano un po' il peso della responsabilità, però gli faceva piacere la loro compagnia.
<< Bellissima! Io vado a preparare la colazione...tu vai a svegliarli, va bene?>>le sussurrò lui piano all'orecchio, dandole poi un bacio sulla fronte.
Prendersi cura di altre persone, non era semplice come si potrebbe credere, era una grande responsabilità.
Anche Giulia spostò le lenzuola e uscì dal letto, camminando in punta di piedi verso la camera degli ospiti, accese la luce e si avvicinò prima a Francesco, sedendosi sul letto vicino a lui.
Le fece una carezza e gli disse:
<< Hey..piccolino...sveglia..dobbiamo prepararci per la scuola..ti va di andare ad aiutare Sangio a preparare la colazione? >>.
Lui aprì gli occhietti, sorrise alla ballerina e rispose: <<Certo che mi va!>>.
<<Però prima andiamo a lavare la faccia, e a vestirci, e poi vai ad aiutarlo ok?>> disse lei dolcemente.
<< Ok. Faccio da solo però è! Io sono grande >> rispose il piccolo.
Giulia sorrise e gli diede i panni di ricambio e lo lasciò andare in bagno, nel frattempo andò a sedersi nel letto grande in mezzo alle due bambine.
<<Principesse...è l'ora di alzarsi, lavarsi, cambiarsi e andare a fare colazione! Forza, non fate le dormiglione>> disse la ballerina piano.
Sia Mia che Aurora, si mossero, ma senza aprire gli occhi, così Giulia pensò ad un altro modo per farle alzare, intanto Francesco uscito dal bagno, lavato e vestito, riportò il pigiama nel suo zaino e uscì per aiutare Sangio.
La ballerina andò nella sua camera, prese il cd del fidanzato e lo inserì nello stereo della camera degli ospiti, alzando il volume.
Partì Malibù, a tutto volume, e le bambine saltarono dal letto, magicamente sveglie.
<<Forza! Svegliaa! A lavarsi! >> urlò Giulia.
Una volta seduti tutti a colazione, mangiarono i pancake e il succo di frutta, poi sempre insieme uscirono per portarli a scuola, facendo attenzione a tenerli stretti per mano.
Una volta arrivati all'entrata, Sangio e Giulia li salutarono e si presero per mano tornando indietro verso casa, visto che era la loro giornata libera.

A Torino...

Deddy aveva chiamato i suoi produttori e li aveva messi a conoscenza della situazione, e loro erano stati tanto gentili da aiutarlo.
Scese piano le scale e arrivò in salotto per parlare con i suoi, cercando di essere convincente.
<<Mamma, Papà, devo parlarvi. Mi hanno contattato i produttori, e vogliono lavorare a un nuovo progetto>> iniziò lui.
<<Beh..è fantastico!>> risposero.
<<Si! Solo che devo andare in sede! Quindi mi hanno prenotato un appartamento lì, in modo che sarà più facile lavorare>> continuò Deddy.
I suoi genitori cambiarono espressione del viso, corrucciando la fronte e storcendo la bocca, ma non risposero, fecero un leggero cenno del capo per far vedere che avevano capito.
<<Quindi...ora..vado a prepararmi la valigia..e prenderò un taxi per arrivare alla stazione>> continuò lui a parlare.
<<Non sono molto d'accordo, però è la tua carriera, quindi accetterò questa cosa. Manda un messaggio quando arrivi, e alla stazione ti portiamo noi>> disse sua madre.
Deddy acconsentì e tornò nella sua stanza a preparare la valigia, facendo un sospiro di sollievo per la prima parte del piano andata bene.
<<Hey..sto facendo la valigia, il treno a che ora parte?>> disse lui in un messaggio vocale a Mary.
<< Tra un'ora e mezza! Sicuro che non abbiano sospettato nulla?>> chiese lei.
<< No! Però vogliono portarmi loro in stazione, spero che non vogliano guardare il biglietto>> rispose lui a messaggio.
Una volta preparata la valigia si sdraiò sul suo letto e iniziò a pensare.

" Mi dispiace mentirgli, ma mi hanno costretto a farlo con il loro comportamento l, non mi hanno dato scelta! " rifletteva Deddy.

<<Mamma, io sono pronto! Andiamo altrimenti faccio tardi!>> disse lui scendendo piano le scale.
<<Va bene! Aspetta che ti aiuto con la valigia>> rispose sua madre prendendo il bagaglio.
In macchina regnava il silenzio, nessuno dei due osava dire qualcosa e toccare un tasto dolente.
<<Grazie! Vi mando un messaggio appena arrivo! Saluta papà! Ciao ma!>> la salutò lui uscendo dalla macchina.
Sua madre stava per uscire per aiutarlo, ma lui si allontanò velocemente, anche con le stampelle, così lei rimase in macchina a guardarlo sparire tra la folla.

"Fortunatamente non mi ha raggiunto! Troviamo il treno, così mi siedo va!" pensò lui.

Entrò sul treno e finalmente si sedette comodo, aspettando la partenza e nel frattempo scrisse a Mary.
- Sono sul treno, dovrebbe partire tra pochi minuti, ti mando un messaggio quando sono quasi arrivato, così vieni lì alla stazione.
La fidanzata rispose subito.
- Va bene! Ti aspetto lì, non vedo l'ora di vederti.

- Anche io.
Rispose Deddy.

Vicenza...

Mary stava aspettando il fidanzato in stazione, era impaziente, perché ormai erano passate due settimane dall'ultima volta che lo aveva visto e gli mancava così tanto. I suoi genitori avevano accettato di ospitarlo in casa per un po', ma Mary non gli aveva detto che lui era praticamente scappato con una scusa e i suoi genitori non sapevano che fosse lì a Vicenza.
Forse era meglio così, se non lo sapevano, non potevano avvisare i suoi genitori.
Arrivato il treno, lei si avvicinò alle uscite aspettando di vedere qualcuno con le stampelle, che arrivò qualche minuto dopo, scendendo lentamente le scalette.
<<Heyy!! Dai a me la valigia, tu pensa a camminare con quelle cose ingombranti>> lo salutò lei, togliendogli la valigia di dosso.
<<Grazie bellissima! Però almeno un bacio me lo dai?>> chiese lui rimanendo fermo.
Lei gli sorrise e lo baciò, non gli importava essere davanti a tutte quelle persone, non poteva farne a meno, di essere una sola cosa con lui.
<<Andiamo! Ho la macchina qua davanti!>> disse lei indicandogli la strada.

Milano...

<<Ballerina!>> la chiamò Sangio
<<Dimmi!>> rispose lei da sotto la doccia.
Il cantante era appena rientrato da alcuni giri mattutini e non poteva credere che Giulia non lo aveva aspettato per fare la doccia con lui, quindi lasciò telefono e portafoglio sul tavolo ed entrò di botto in bagno, togliendosi le scarpe e sorprendendola da dietro.
<<Ma sei scemo! Mi hai spaventato! >> disse lei guardando che era entrato sotto il getto della doccia, nonostante fosse ancora vestito.
<<Non mi hai aspettato! Monella!>> le disse lui.
<<Ahah! Cosa volevi dirmi prima?>> chiese Giulia.
<<Ah si! Mi ha chiamato mio padre, mi ha detto se ci andava di andare a Vicenza questo weekend! Ho detto che gli avrei fatto sapere!>> le disse Sangiovanni accarezzandogli i capelli bagnati.
<<Mmm..si possiamo andare. Non ho impegni importanti>> rispose lei pensandoci.
<<Perfetto! Ora spogliami!>> ordinò lui baciandola.
Lei gli tirò su la maglietta, fino a sfilargliela e poi passò ai pantaloni, già del tutto zuppi d'acqua, e infine le mutande.
Nudi, sotto il getto caldo dell'acqua, non era la prima volta che si amavano lì sotto, eppure con lui, sembrava sempre una prima volta.

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