Capitolo 64

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Tornati a Vicenza, avevano deciso di iniziare a organizzare le cose da portare a Milano, quindi Giulia il giorno dopo sarebbe dovuta partire per Roma, per iniziare a fare gli scatoloni.

Il giorno seguente...a Roma

<<Le foto della casa sono stupende. Ottima scelta tesoro>> gli disse la mamma.
<<Grazie! Una volta che ci saremo sistemati faremo una grande cena di inaugurazione.>> rispose Giulia.
<<Certo! Per forza ahah>> rise Susi aiutando la figlia a sistemare le sue cose.
<<Sangio che dice? È ancora convinto?>> le chiese.
<<Non lo so mamma..a me sembra di si..quando siamo entrati in quella casa si è illuminato. Attraverso i suoi occhi vedevo l'immagine della casa che sarebbe diventata una volta entrati noi due. >> rispose Giulia sognante.
<<È bellissimo vedervi così >> sorrise la mamma.
Continuarono a sistemare gli scatoloni lasciando solo poche cose...in modo da utilizzarle per queste settimane che sarebbe rimasta a casa.

A Vicenza...

<<Papà...dov'è l'altro scatolone ??>> chiese Sangio dalla sua camera.
<<Te lo sto portando>> rispose Pier entrando nella stanza.
<<Grazie! >> disse Sangio.
Pierluigi si guardava intorno..e la stanza sembrava...vuota, perché quasi tutte le sue cose non c'erano più, però aveva lasciato alcune bandane e dei poster attaccati.
Per un padre questo momento è sempre difficile, perché ti rendi conto che per tuo figlio è arrivato il momento di volare da solo o comunque senza i genitori e non è mai facile lasciarli andare.
<<Papà...tutto bene?>> gli chiese Sangiovanni vedendolo perso con lo sguardo.
<<Si..stavo solo pensando a quanto sembra vuota questa stanza senza le tue cose>> rispose il padre.
<<È normale! Prima era praticamente inondata dalle mie cose ahahah. Spero di non inondare anche la nuova camera >> disse lui ridendo.
<<Ahahah! Non penso che Giulia te lo permetterebbe! Povera stella...che vivrà con il tuo disordine ahah>> rise Pier.
Entrò anche Lidia e pensò la stessa cosa del marito: " Mio figlio sta per andare a vivere da un'altra parte! Oddio mio come passa il tempo, mi sembra ieri che ha compiuto 10 anni"  .

<<Queste cose le lascio qui...così se per natale o altre feste vogliamo rimanere a dormire..non dobbiamo portarci per forza tante altre cose>> disse Sangio lasciando un paio di cassetti pieni di vestiti.

<<Sisi! Ti conviene. Senti..ho sentito Carlo, ha detto che Giulia sta meglio per quelle ferite, sembra che si siano rimarginate correttamente>> sorrise Pier contento di quella bella notizia che gli aveva riferito il papà di Giulia.
<<Essì..lo so.. per fortuna è solo un brutto ricordo!>> rispose Sangio cercando di non pensarci.
<<Ecco fatto! Ho chiuso tutti gli scatoloni! Poi una volta lì sicuramente dovremo comprarci lavatrice e un altro divano, che a Giulia non piaceva quello che c'era, diceva che era troppo piccolo e che doveva  necessariamente essere divano letto! >> disse il cantante ridendo, ricordando la fermezza della fidanzata nel voler cambiare il divano.
<<Ahahah! Almeno avete più posti letto!>> esclamò Pier.
Lidia iniziò a piangere, emozionata da questo prossimo cambiamento.
<<Mamma...che piangi? >> le chiese lui andando a sedersi vicino a lei abbracciandola.
<<E certo che piango...mi sembra ieri che eri piccolo e ora vai addirittura a convivere! Hai il lavoro dei tuoi sogni...il tempo è volato>> disse la mamma con le lacrime agli occhi.
<<Oohh!! Mamma...lo sai..i piccolini lasciano il nido prima o poi. E poi stavo spesso via anche prima di decidere di vivere lì.>> rispose lui poggiandogli la testa sulla spalla.
<<Gio... lo so...ma in questo modo sento di più il distacco, perché ti stai facendo una tua vita, una tua piccola famiglia>> disse Lidia accarezzandogli la testa.
<<Se ho preso questa decisione, mamma...l'ho fatto per amore. Il pensiero di vederla meno o di andare a dormire senza di lei vicino a me... mi faceva stare male, e non esiste persona che mi faccia felice come lei>> rispose lui con gli occhi a cuoricino.
<<Lo so Gio! Non ti ho mai visto così felice..e così te stesso come quando sei con Giulia.
E tutto questo mi rende ancora più fiera! >> le rispose la mamma.
<< Verrete a trovarci?>> le chiese Sangio.
<<Ma certo! Come minimo direi! Ahah>> sorrise Lidia, asciugandosi le lacrime.
È sempre triste vedere un figlio andare via da casa. Pier e Lidia guardavano loro figlio e ripercorsero tutta la sua vita fino a quel momento. La sua nascita, i suoi primi sorrisi sdentati, le prime parole, i primi passi, ogni sua prima cosa, i momenti più dolorosi della scuola, i pianti, le prese in giro perché era diverso dagli altri, la rabbia scaturita dai bulli, poi la sua salvezza:la scrittura, che gli aveva dato una valvola di sfogo dopo anni di rabbia. Il passaggio dalla scrittura alla musica, gli inizi, il successo e infine il vero amore.
Non potevano essere più orgogliosi di lui, di quello che aveva affrontato e costruito tutto da solo, loro lo avevano sempre appoggiato in ogni suo passo e sostenuto quando si sentiva perso.

A Roma...

<<Giuli...che farai queste due settimane qui?>> le chiese il padre.
<<Mmm...starò con voi, con Chiara, cercherò di passare più tempo possibile con la famiglia. Poi con Sangio abbiamo parlato, che appena avremo un paio di settimane libere andremo a Barcellona, così gli faccio conoscere anche nonna>> rispose lei entusiasta.
<<Ottima idea...ma perché non saliamo la prossima settimana? Tutti insieme?>> propose il padre.
<< Ma papà dopo lui non potrà passare il tempo con la sua famiglia... e non è giusto>> disse lei facendo spallucce.
<<Non hai capito... saliamo tutti tutti>> specificò il padre.
<<Papà...non puoi obbligare Pier e Lidia a venire a Barcellona ahahah>> rise Giulia.
<<Tesoro..ma guardi mai il gruppo su whatsapp? No, perché sono giorni che con Pier parliamo di andarci. Ma tu e quell'altro scemo di Sangio non rispondete mai>> disse il padre scherzando.
<<Ahahahah! Noi abbiamo il silenzioso sul gruppo! Parlate troppo ahah>> scoppiò a ridere la figlia.
Squillò il telefono a Giulia ed era Sangio che le stava facendo una videochiamata.
<<Heyy Sangius! Che fai?>> salutò lei.
<<Volevo vederti..>> rispose lui con un sorriso ebete sul viso.
<<Ohhh!! Ti sei svegliato dolce oggii! >> sorrise Giulia.
<<Ahahah... scema! Ma anche a te hanno parlato di Barcellona?>> chiese Sangio.
Giulia squadrò il padre, che faceva finta di niente.
<<Emm..in realtà si..perché che ti hanno detto a te?>> domandò lei.
<<Ahahah..mi hanno detto che tua madre e tuo padre li hanno invitati a Barcellona e che se noi non vogliamo andare, loro vanno lo stesso ahahah>> rispose lui ridendo come un matto.
<<ahahahah...proprio così è? Ci lasciano qui ahah! Non lo so..dimmi tu..che ne pensi ?>> chiese Giulia.
<< beh..non mi dispiacerebbe andare a Barcellona con te.. avevamo detto di andarci più avanti...però possiamo sempre tornarci una seconda volta no?>> rispose Sangiovanni.
<<Basta che non stiamo stretti con i tempi del trasloco a Milano>> disse Giulia pensierosa.
<<Nono! Tanto io posso scrivere e fare basi musicali anche dal computer, poi per registrare inizieremo a metà settembre. Tu mi sembra che inizi le lezioni verso il 15/20 settembre, perciò non dovremmo avere problemi>> spiegò Sangio specificando ogni data.
<<Woww!! Come sei organizzato! Sai tutto ahah>> rise Giulia prendendolo in giro per la sua super memoria.
<<Non essere invidiosaa!! Ahahah! Quindi andiamo?>> chiese Sangio alla fidanzata.
<< Certo che sii!! Non vedo l'ora di farti conosce mi abuela>> gridò Giulia.
<<Ecco! Iniziamo a farmi conoscere un po' di spagnolo ahah>> rise lui.
<<Agli ordini capitano>> rispose Giulia.
Dopo si salutarono e chiusero la videochiamata.
<<Papà! Alla fine avete vinto voi! Veniamo a Barcellona>> disse la ballerina a suo padre.
<<Ottimo tesoro! Così prima di iniziare a lavorare vi rilassate un po' >> rispose Carlo.
Anche se non era nei piani, Giulia era contenta di partire, perché lì non li conoscevano tutti come in Italia, quindi avrebbero potuto godersi la settimane senza troppi problemi.
<<Partiamo dopo domani. Abbiamo l'aereo presto. Loro ovviamente partono dall'aeroporto più vicino che hanno, quindi ci incontriamo direttamente a Barcellona all'uscita dell'aeroporto.>> le spiegò sua madre.
<<Va bene mamma! Mi preparo una valigetta, non troppo grande>> rispose lei
<<Brava! Ci vediamo dopo! Vado a fare una passeggiata con tuo padre>> salutò Susi.
<<Divertitevi>> li salutò Giulia.

Una volta usciti i suoi genitori, la ballerina si sedette sul suo letto e iniziò a pensare..

"Che strano andare via di casa! Iniziare una vera e propria vita, totalmente diversa da quella di prima. Mi sembra tutto un sogno. Chissà se anche Sangio si sentirà così o forse lui è più abituato a stare fuori casa, ma è comunque diverso andare a vivere da un'altra parte e poi con una persona! " pensò Giulia guardando la cameretta rimasta quasi vuota.

Stavano per iniziare un viaggio, e non quello per Barcellona, ma quello delle loro vite, che avevano deciso di intrecciarsi in una sola.
Era normale avere paura di fare questo passo, era un salto nel vuoto, ma una volta lui le aveva chiesto se lei si sarebbe buttata con lui e Giulia gli aveva risposto "Sempre" e stavano mantenendo la loro promessa.

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