*Scusate l'assenza, ma sta diventando difficile scrivere ultimamente. Spero che il capitolo vi piaccia comunque. 🥰
Stavo pensando di allungare ancora di più i capitoli, ma questo significherà che non riuscirò a pubblicare tutti i giorni. Quindi vi chiedo...più lunghi ma non tutti i giorni o così come sono e (quasi😅) tutti i giorni?? FATEMELO SAPERE 🙏 *Era passata una settimana.
Giulia era tornata a Milano, ma aveva deciso di aspettare che Sangio facesse il suo primo concerto, prima di tornare a lavoro. Avevano parlato con il direttore, per spiegargli tutto e lui era stato tanto gentile da accettare questo piccolo ritardo, ma era di vitale importanza che Rosa non venisse a sapere niente, lei doveva pensare di aver vinto.<<Buongiorno amore>> la svegliò Sangio.
<<Buongiorno>> rispose lei sorridendo e aprendo gli occhi.
<<Cosa vuoi per colazione?>> le domandò lui.
<<Perché oggi sei così gentile?? Cosa nascondi?>> chiese lei prendendolo in giro.
Lui rise, ma non rispose, le diede un bacio, prima di alzarsi e andare in cucina, con un sorrisetto sospetto.
Giulia era curiosa di scoprire cosa stava nascondendo quel monello del suo fidanzato, quindi scese dal letto, passò in bagno a farsi una doccia e poi, ancora in accappatoio, si diresse verso la cucina.
Il corridoio era illuminato da tantissime lucine, fino al tavolo, apparecchiato perfettamente, due piatti ripieni di ogni cosa, come pancake, croissant, Waffle, e poi c'era da bere sia il cappuccino che diversi succhi di frutta.
<<Wow! E cosa stiamo festeggiando esattamente, con tutto questo ben di Dio?>> chiese lei guardando tutto quello che la circondava.
Sangio sorridente, si avvicinò a lei, le prese le mani e rispose: << Deve esserci un'occasione per fare queste cose per te? >>
Lei lo baciò, lo ringraziò, e insieme fecero questa preziosa colazione.
<<Stavo pensando...>> iniziò lui alzandosi dalla sedia e andando dietro di lei.
<<...che sta sera ci sarà il mio primo vero concerto...e tu sarai con me... quindi...mi stavo chiedendo...perché non rendere perfetta la giornata...e...>> continuò lui girando la sedia e aprendo piano piano l'accappatoio di Giulia.
La ballerina sorrideva maliziosa, perché aveva capito cosa aveva in mente il fidanzato, e lei non vedeva l'ora di accontentarlo.
Dopo aver aperto l'accappatoio, Sangio la prese in braccio e la fece sedere sulla penisola, sfilandosi la maglietta.
<<Tu non immagini nemmeno quanto mi sei mancato..>> disse lei baciandogli il collo.
<< Non riuscivo a fare più niente..ero...bloccato...tu sei la cosa più importante per me...e appena te ne sei andata sono tornati tutti i vuoti che avevo..>> rispose lui continuando a baciarla ovunque.
L'accappatoio finì a terra, come anche il resto dei vestiti di Sangiovanni e loro due si unirono proprio lì, nella loro cucina, ricordandosi ancora una volta quanto si amassero, per poi lasciarsi andare nella loro camera.
<<Sai...quando sarà tutto finito...voglio fare qualcosa..solo io e te..andiamo da qualche parte..spariamo per qualche settimana...che ne dici?>> domandò lui mentre erano ancora abbracciati.
<<Vuoi sparire? Solo io e te? Non male come idea..ma adesso concentrati sul concerto.. ok?>> gli ricordò lei.
<<Sarà una serata difficile per me... sono contento che ci sia anche tu..non saprei come fare altrimenti..>> le disse Sangio.
<<Noi saremo sempre legati.. quindi io ci sarò sempre.>> rispose Giulia baciandolo.Nell'ufficio dell'Accademia...
<<Inizierai..la settimana prossima...abbiamo...diciamo...cambiato giorno di apertura..>> disse Roberto cercando di non tradirsi con la verità.
<<Va bene..Sono contenta che alla fine hai capito che il posto era perfetto per me..>> disse Rosa."Certo come no! Speriamo che la polizia intervenga presto come hanno detto!" pensò il direttore.
<<Mmm..si..ora devo andare. Ci sentiamo >> si sbrigò a chiudere la telefonata Roberto.
Quella situazione era davvero pesante da sostenere, ma ultimamente si sentiva diverso, più felice.
Dall'ultima volta che era andato a cena da Sangiovanni e Giulia, aveva rivisto quella donna, più di una volta. All'inizio per caso, poi si erano scambiati i numeri, e lui con la scusa di aiutarla a trovare un lavoro, la cercava spesso, fino a sentirsi praticamente tutti i giorni.
Erano a loro agio insieme e riuscivano a tirare fuori discorsi di tutti i generi, dai più banali a quelli più seri.
C'era qualcosa tra di loro, era scattato nell'istante in cui i loro sguardi si erano incontrati, e non potevano più fingere il contrario.
La signora Stefania, ogni tanto scriveva a Giulia, per sapere come stava e come andava la vita, ma aveva tenuto per sé i vari incontri con il direttore, questo rimase un segreto. Stefania sapeva tutta la storia di Rosa e anche del fatto che Giulia aveva deciso di tornare a Roma, e le era dispiaciuto tanto sapere che se ne fosse andata, ma fortunatamente le cose si stavano sistemando piano piano.A Torino...
Deddy era preoccupato per il suo amico, dopo aver saputo quello che voleva fare la sera del suo concerto, ma sapeva che non era solo, perché c'era Giuli con lui e lei non lo avrebbe lasciato affrontare questa cosa da solo.
*Bussarono alla porta*
<<Si può?>> chiese una voce che lui conosceva bene.
Sorrise.
<<Certo>> rispose lui.
Entrò.
Gli sembrava una vita che non sentiva la sua voce, invece eccola lì, con il suo sorriso e i suoi occhi lucidi per l'emozione.
<<Che bello vederti sveglio!>> disse Mary avvicinandosi alla sedia, ma restando in piedi.
<<Che bello vedere te... pensavo non venissi..>> rispose lui.
<<Sono venuta anche un'altra volta, ma eri incosciente>> disse lei.
<<Davvero? Grazie di essere qui e anche di essere passata a trovarmi.>> rispose Deddy sorridendo.
<<Dovevo farlo...appena ho saputo cosa era successo...mi sono spaventata e ho avuto davvero paura..>> disse Mary abbassando la testa per nascondere le lacrime.
Deddy non voleva farla piangere, o ricordare brutti momenti.
<<Vieni..siediti qui vicino a me..>> le chiese lui indicando il suo letto.
Mary senza alzare lo sguardo, si sedette vicino al ragazzo e si fece piccola piccola, mentre lui passava il braccio intorno alla sua schiena per stringerla a sé.
<<Come stai?>> gli chiese lei.
<<Beh..diciamo che sono vivo...e..>> iniziò a dire lui, ma ad un tratto si bloccò come perso in un ricordo, o meglio, in un incubo.Nell'incubo...
Rosa era nella macchina, pronta a partire e lui ignaro di tutto stava aspettando in mezzo alla strada.
Un secondo dopo vide la macchina davanti a lui e tutto iniziò ad andare a rallentatore. Non c'era nessuno in quel vicolo, nessuno poteva salvarlo dal suo destino.
In un attimo era per terra, sentiva un dolore lancinante ovunque, e con la coda dell'occhio vide Rosa uscire dalla macchina e andare verso di lui, gli disse qualcosa che lui non riuscì a sentire, e nel suo viso non c'era nessuna traccia di paura, pentimento, o altro, solo soddisfazione.<<DEDDY! Hey..CI SEI?>> urlò Mary.
Finalmente il ragazzo tornò in sé e rispose:
<< Si...ci sono.. >>
<<Sembravi perso...eri rigido...non parlavi più..cosa è successo?>> chiese lei preoccupata.
<<Io...io...ho vissuto di nuovo l'incidente..è...è stato orribile>> rispose lui cercando di spiegare come si era sentito.
Mary lo abbracciò piano per non fargli male e gli disse: << Mi dispiace...tu...mmmm...tu...pensi ancora a lei?>> domandò imbarazzata.
Deddy la guardò e accarezzandole il viso gli disse: << Difficile dimenticarla...il suo sguardo gelido..solo a pensarci mi mette i brividi. Preferisco pensare a te>>.
Mary sorrise girando la testa, ma lui la prese dal mento e la fece voltare, per guardarla negli occhi e poi...la baciò.Milano...
<<Sei pronto?>> domandò Giulia al fidanzato dentro al camerino.
Sangio si guardò allo specchio un'ultima volta, fece un bel respiro e poi rispose: <<Si! Facciamolo!>> e uscirono da lì mano nella mano, lui salì sul palco e Giulia rimase lì dietro a sostenerlo."Ce la farai amore mio! Io credo in te" pensò lei.