Capitolo 2

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Quella sequenza di numeri..riuscì in qualche modo a sbloccarlo, ma prima che potesse scrivere altro, gli squillò il telefono. Era il suo manager.
<<Bello Che mi dici?>>
<<Hey, ho una bella notizia per te>> disse il manager entusiasta.
<<O mio Dio. Non mi tenere sulle spine. Dai dimmi tutto>>.
<<Allora, prima cosa, hanno approvato l'idea di far uscire un video di Guccy bag >>.
<<Fantastico! Daye>>rispose Giovanni.
<<C'è un però. Il regista vuole girare il video a Roma>>.
<<E allora? Non è un problema! Quanto tempo ci vorrà? >>.
<<Eh..dipende. Se vuoi scegliere ogni dettaglio almeno un mese, altrimenti se fai scegliere tutto a loro, allora una decina di giorni..>> spiegò il manager.
<<Mmm..ascolta..ne parlo con i miei e ti faccio sapere domani va bene?>>.
<<Perfetto Sangiovanni, a domani>>
<<A domani, bello>> salutò e chiuse la telefonata.
"Sangiovanni" pensò..certo che aveva scelto un nome proprio originale per iniziare la sua carriera, ancora gli veniva da sorridere a pensarci.
Quella sera decise di parlare con i genitori riguardo il videoclip e loro erano dell'idea che fosse meglio essere presente per scegliere ogni dettaglio, in modo che potesse avere tutto sotto controllo.
Decisione presa. Sarebbe rimasto a Roma per un mese. Iniziò a farsi la valigia perché tra due giorni sarebbe dovuto partire.
Era notte fonda e Giovanni per la seconda volta stava sognando una ragazza, non sapeva chi fosse, ma era così reale, poteva abbracciarla, accarezzarle i suoi lunghi capelli e tenerle la mano. Il sogno stava cambiando, e la ragazza tutto ad un tratto aveva un filo rosso legato al dito e si stava allontanando da lui. Gio cercava di correre dietro a lei, ma era troppo veloce e proprio quando credeva di averla persa, abbassò lo sguardo e vide che anche lui aveva lo stesso filo legato al dito.
Erano le 9:00 e Sangio si svegliò di soprassalto e tutto sudato.
"Che sogni strani che mi faccio ultimamente" pensava.
"Ma posso sognarmi una ragazza che non esiste? Che problemi ho?" Si faceva mille domande. Forse era meglio iniziare la giornata con un bel caffè.

Nel frattempo a Roma
<<Giuliaaaa. Devi svegliarti tesoro>> la mamma cercava invano di svegliarla.
<<Non ti allontanare....il filo rosso...>> farfugliava nel sonno.
<<Incredibile, sono tre volte che urlo il tuo nome. Ora ti tiro un secchio di acqua in testa se non ti svegli>> la madre aveva le mani in testa, ma sorrideva allo stesso tempo per quella situazione che tante volte aveva visto.
<<Ecco mamma. Sono sveglia. Ho fatto un sogno strano>> disse dirigendosi nella cucina.
<<Oddio tu mi spaventi hija (figlia) quando sogni>> rispose ridendo sua madre.
<<Daii.. smettila di prendere in giro i miei sogni. Anzi, ora ti racconto anche questo, almeno quello che riesco a ricordare>> si fece seria.
<<Allora, in pratica, era tutto buio, ero sola, ma a un certo punto non so da dove sia sbucato , arriva un ragazzo, era altissimo e riccio e mi viene incontro. Ci abbracciamo come se ci conoscessimo da una vita. Dopo poco si stacca e inizia a correre lontano da me e prima di sparire dalla mia vista, ho notato che aveva tipo un filo rosso al dito...e ho pensato che strano.. poi mi guardo e ce l'ho anch'io.. e alla fine mi hai svegliata>> concluse il racconto.
<<Mmm..certo..devo dire che è parecchio strano..comunque questo ragazzo lo conoscevi?>>.
<<Aveva una faccia vista, però non so...Bhoo>>. Giulia stava ancora pensando a quegli occhi azzurri che non avrebbe mai dimenticato.
<<Comunque tesoro, forse questo sogno dipende dal fatto, che non ti sei mai innamorata e nel tuo inconscio c'è questo forte desiderio, tanto forte da creare un ragazzo perfetto per te. Invece per la storia del filo rosso, c'è una storia, che mi raccontava sempre la abuela (la nonna)...>> raccontava sua madre con la mente persa tra i ricordi.
<<...la storia parla di un filo rosso, chiamato Destino. Questo filo legava indissolubilmente le persone, non importa di quale sesso o di quale età. Le legava nel senso che le univa, che univa le loro vite. Esistono coppie di persone semplicemente destinate ad incontrarsi prima o poi. Si dice che il filo rosso, per quanto lontano possa andare, tornerà sempre perché le due persone legate ai capi del filo, pur essendo lontane, saranno sempre legate da Destino>> concluse sua madre tenendo la mano di Giulia.

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