*Il capitolo è un po' più lungo, però ho aggiunto questa novità di qualche foto, per darvi un'idea. Buona lettura😘😘*.
Arrivarono alla Salina di Cervia, una riserva naturale dove si può assistere alle fasi della raccolta del sale e veder tornare ai loro nidi stormi di aironi. All'interno c'era un bar e anche la possibilità di affittare delle biciclette.
Sangio prese due bici e salirono entrambi pronti a fare questa escursione.
Il posto era bellissimo e c'era poca gente,quindi sembrava veramente che fossero in un deserto rosa."Wow! È pazzesco! Non avevo mai visto una cosa del genere" pensava Giulia mentre pedalava lungo la riserva.
Si fermarono e fecero qualche foto al paesaggio e poi anche una foto insieme, per ricordare il momento.
Poggiarono le bici in un angolo e fecero una passeggiata a piedi mano nella mano.
Quel posto aveva un qualcosa di romantico. Era tutto rosa.
<< È proprio il mio mondo questo! Rosa ovunque! Ahah!>> disse Sangio guardandosi intorno.
<<Ahahah.. sii! È vero. Infatti...ora che ci penso..fatti fare una foto solo a te in mezzo a tutto questo rosa! >> gli propose lei.
Lui sorrise, le baciò la mano e andò a mettersi in posa.
<<Fatta>> disse Giulia guardando lo schermo del telefono.
<< Sono venuto bene?!>> le chiese.
<< Come sempre Sangius! Guarda>> le rispose lei mostrandogli la foto.
<< Cavolo! Fortissima sta foto! Quasi quasi la potrei usare per copertina del prossimo singolo o album..>> pensò seriamente lui.
<< Bene!! Però voglio i crediti per la foto è!! Ahahah>> rise lei.
<<Aaa..pure?? Va bene ballerina!>> l'abbracciò lui.
Sangio prese il suo telefono, girò la telecamera e scattò un selfie mentre baciava Giulia con lo sfondo della riserva.
Era una foto bellissima, il contrasto tra le luci e il rosa del posto, la rendeva proprio particolare. E poi c'erano loro, che si baciavano consapevoli della felicità che emanavano anche solo da una foto.
Ripresero le bici e continuarono a pedalare, poi decisero di fermarsi al bar a bere qualcosa, e mentre Sangiovanni pagava, dietro di loro c'erano gli stormi.
Giulia era rimasta a bocca aperta dalla bellezza di quel momento. Entrambi sentirono di dover stare in silenzio a guardare, perché con le parole si sarebbe rovinato quello che stavano osservando. A volte quando una cosa ti colpisce tanto, non bisogna fare rumore, ma solo guardarla ed apprezzarla.Usciti dalla riserva, si era fatto mezzogiorno, perciò era il momento di trovare un posto per pranzare.
<<Visto che hai detto che non volevi ristoranti sofisticati, ho pensato di andare nella migliore piadineria del posto. In fondo siamo in Emilia-Romagna e qui sono famose le piadine>> disse Sangio informando Giulia sui suoi piani per il pranzo.
<<Siii! Perfetto! È tantissimo che non mangio una piadina! Ottima scelta Sangius>> rispose lei dandogli un bacio.
<< Eccoci qui! Sediamoci che ho una fame!!>> disse lui.
<<Ahahah..anche io. Vediamo un po' che piadine fanno..>> disse Giulia aprendo il menù.
<< Alloraa..io prenderò questa con mozzarella, prosciutto, pomodori e insalata..>> esordì lui.
<<Io..mmmm...credo che prenderò quella con prosciutto rucola e stracchino>> disse Giulia.
<<Bene allora vado dentro a ordinare. da bere che prendo? Acqua o coca cola, o altro?>> chiese Sangio.
<<Una bottiglietta d'acqua e una di coca cola così facciamo un po' e un po' >> rispose Giulia.
<<Va bien Giulietta !>> rispose lui.Dieci minuti dopo erano seduti al tavolo fuori all'aperto con la loro piadina.
Nessuno dei due parlava, erano troppo impegnati a gustarsi quella meraviglia.
<<Mammamia! Troppo buona!>> disse Giulia prima di dare un altro morso.
<<Anche la mia veramente buona cavolo!>> disse anche Sangio.
<<Ti sta piacendo questo compleanno?>> chiese lui.
<< È perfetto! A proposito.. tu invece quando lo fai il compleanno?>> chiese Giulia.
<<Il 9 gennaio>> rispose.
<<Aa..quindi d'inverno. Ahahah fa ridere sta cosa. Io festeggio con il caldo e tu con il freddo! Proprio poli opposti>> disse Giulia ridendo.
<<Ahahah essì, però se ci pensi nella fisica i poli opposti si attraggono ed è quello che è successo a noi>> spiegò Sangio.
<< Se stiamo buttando in mezzo la scuola allora posso dire anche io una cosa intelligente..>> iniziò la ballerina.
<<Ahah..cioè?>> chiese Sangio curioso.
<<Hai detto che nella fisica i poli opposti si attraggono, giusto?>> disse lei.
<< Si..>> rispose lui.
<< Invece io ho pensato che noi due abbiamo entrambi delle esperienze negative alle spalle e in matematica negativo per negativo dà positivo, quindi insieme creiamo cose positive.>> spiegò lei cercando di farsi capire.
<< Wow! Non ci avevo pensato, ma in effetti hai ragione. E quello che c'è tra noi è la cosa più positiva che esista>> rispose Sangio baciandole la mano.
<<Visto!?? Non sono nemmeno stupida! Ahah>> disse lei.
<< Io non penso che tu sia stupida, anzi, il contrario. Chi ti ha detto che sei stupida?>> chiese lui facendosi serio.
Lei spense il suo sorriso e abbassò lo sguardo, poi iniziò a parlare.
<< A scuola come sai, ho avuto tanti problemi. I compagni mi prendeva in giro, anche quando leggevo ad alta voce, perché non ero una spada a leggere, mi agitavo e sbagliavo le parole. Mi sentivo costantemente giudicata e questa pressione mi faceva sbagliare tutto. Quindi hanno iniziato a insultarmi dicendomi che ero stupida, che non capivo le cose, insomma cosa del genere..>> raccontò Giulia.
Lui a quel punto si alzò, presa la sedia e la spostò vicino a lei, poi si risedette e avvolse il braccio dietro la sua schiena. Lei lasciò cadere la testa sulla spalla del fidanzato e rimasero per un po' così in silenzio.
<< Tu non sei stupida. Non permettere mai a nessuno neanche di farti pensare questa cosa. Le parole pesano, lo so e forse nessuno lo sa meglio di me, ma cerca di dargli peso a seconda della persona che parla.>> le consigliò lui.
<< Hai ragione! Se ci sei tu, posso fare tutto.>> rispose lei poco prima di baciarlo.
Finito di mangiare, Sangio si alzò e pagò il conto.
Si presero per mano e continuarono a passeggiare vicino al porto.
<< Ho in mente l'ultima tappa, che sarà...diciamo..divertente.>> la informò Sangio.
<<Ma non si fa così... dai dimmi cos'è!!>> disse lei tirandogli il braccio.
Sangiovanni aveva pensato ad una cosa prima di decidere quest'ultima tappa.
Lei lo faceva tornare bimbo e non c'era niente di più bello che sentirsi leggeri e spensierati, perciò aveva trovato un posto perfetto.
MIRABILANDIA.
Ci volevano 15 minuti per arrivarci, quindi lui chiamò un taxi e senza farsi sentire gli disse dove andare.
Avevano circa tre ore per spassarsela nel parco giochi.
Sangio si tolse la bandana e la bendò, voleva che fosse una sorpresa e aveva già il telefono pronto per fare il video della sua reazione.<< Siamo arrivati.>> disse il tassista.
<< Grazie. Ecco a lei.>> pagò Sangio
<<Daii.. toglimi sta cosa!!! Monelloo!!>> urlava Giulia per la troppa curiosità.
<<Shhhh..ancora un minuto>> disse lui prendendo dal portafoglio i biglietti che aveva preso online.
I tipi della sicurezza li guardavano in modo strano, quasi divertiti, perché vedevano Giulia bendata e in effetti era una cosa assurda da vedere.
Arrivati davanti all'entrata del parco, lui le tolse la benda.
<< Sorpresa!>> disse Sangio.
<< O Mio Diooo!!! Non ci credoo!! Ahahah..bellissimoo. Dai entriamo!>> disse Giulia carichissima, prendendo il fidanzato per mano che la stava filmando e trascinandolo dentro.