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Il sole si fece spazio tra le tende, e piano piano illuminò il viso di Giulia, che si svegliò, aprendo gli occhi lentamente.
Mosse la testa più volte, come per rendersi conto di essersi svegliata, poi accarezzò la folta chioma di ricci del fidanzato, spostando indietro qualche ciuffo che gli era caduto davanti agli occhi. Sangiovanni dormiva beato, rilassato, senza alcun peso della giornata, e Giulia non ebbe cuore di svegliarlo, tanto avevano ancora tempo prima di andare al tribunale.
La ballerina, dopo avergli dato un bacio sulla fronte, sgattaiolò fuori dal letto e come faceva sempre per non far rumore, camminò in punta di piedi fino alla cucina, ma c'era già qualcuno.
<<Ehi..Buongiorno tesoro! >> la salutò la madre.
<<Oddio Mamma...mi hai fatto prendere un colpo! Buongiorno!>> salutò lei.
<<Come mai già sveglia? Non è da te!>> chiese Susi.
<< Mi sono svegliata...senza motivo..così >> fece spallucce Giulia.
<<Mmmm..dimmi la verità forza...cosa succede?>> riprovò sua madre.
<<È che...sono un po' nervosa per oggi... non so cosa mi chiederanno... e..ho paura di non riuscire a parlare..>> confessò la ballerina.
Susi posò la tazza sulla penisola della cucina e si avvicinò a sua figlia.
<<È normale Giu..è una situazione particolare...ma vedrai che andrà bene..tu devi solo dire la verità.. ok? >> la tranquillizzò la madre.
<<Ti va di preparare una crostata con me? Come facevi quando eri piccola?>> propose Susi entusiasta, lisciandole i capelli.
<<Certo...mi lavo le mani..>> rispose Giulia.
Quella mattina, come succedeva tanti anni fa, mamma e figlia, erano in cucina insieme, a fare una semplice crostata, eppure quella cosa così semplice, le aveva riportate entrambe nel passato, quando Giulia aveva bisogno di una sedia per arrivare all'altezza della cucina, e indossava un grembiule più grande di lei, e quando Susi le insegnava tutte le ricette catalane.
Pronta la crostata, la ballerina ne prese due pezzetti e preparò due caffè, poi mise tutto su un vassoio e tornò in camera, lentamente per paura di far cadere tutto, vista la sua sbadataggine.
<<Ma Buongiorno..!>> esordì lei entrando.
Lui aprì solo un occhio, che bastò a vedere la scena che aveva davanti, e sorrise di riflesso, senza un vero motivo, perché quando Giulia era nella stanza, c'era un'energia diversa, una luce diversa.
Si mise a sedere, la baciò ringraziandola della colazione.
<<Ho pensato di fare colazione qui con te... va bene?>> chiese lei cautamente.
<<Ma certo! È perfetto! Siediti qui vicino a me, che voglio farti un po' di coccole>> rispose lui avvicinandola a sé.
Il giorno, pur essendo pesante, era cominciato bene, con loro a fare colazione insieme e Sangio che soffiò lo zucchero a velo della crostata sul viso di Giulia per farle uno scherzetto. Risero fino a gettarsi sul letto con le lacrime agli occhi.
<<Ahahah..scemo..ora devo farmi la doccia ahahah>> rise Giulia.
<<ahahah..e qual è il problema? Ti faccio compagnia io..ti piace l'idea?>> chiese lui alzandosi e togliendosi la maglietta.
<<Questa è la tua proposta sexy? >> disse Giulia maliziosamente.
<<Non è una proposta...è...un consiglio..ahah>> rispose lui prendendola per le mani, facendola alzare sul letto, così era addirittura più alta di lui.
Poi le sfilò i pantaloni, lasciandola in mutande davanti ai suoi occhi.
La ballerina si lasciò spogliare del tutto, poi arrivò il suo turno, gli tolse i pantaloni e subito dopo le mutande e lo abbracciò, abbandonandosi completamente a lui.
Divennero una sola persona, fuori e dentro la doccia, amandosi con passione, ma anche con purezza.
Il getto caldo dell'acqua non faceva che aumentare la loro voglia, facendoli sussultare tra le labbra, ma cercarono comunque di non fare troppo rumore, solo immaginare la faccia di Carlo faceva ridere Giulia e impallidire Sangio.
La ballerina guardava il fidanzato, e non poteva fare a meno di pensare quanto fosse bello, poi sotto la doccia, con i capelli bagnati e l'acqua che gli scorreva sul viso, rendeva i suoi occhi ancora più azzurri e ancora più intensi.
<<Sei..bellissimo>> gli disse alla fine lei.
<<Ma grazie ballerina...tu comunque...sei più bella di me..>> rispose lui prendendole il viso nelle sue mani.
Sentendo quella frase, Giulia non riuscì a trattenersi dal cantare la sua canzone.
<<Penso che..sei più bella di me ee... penso che..il passato faccia male..ma ora sono qui per dirti che..>> cantava Giulia sotto la doccia.
Lui le chiuse la bocca con la mano sinistra e con la destra entrò dentro di lei, facendola sussultare e chiudere gli occhi in un solo secondo.
Passarono un'ora lì sotto ad amarsi, a completarsi, perdendo la cognizione del tempo.
<<Giulia, Sangio..ma siete vivi? Che vi siete riaddormentati? È tardi..tra mezz'ora dobbiamo essere in tribunale!>> urlò Carlo fuori la porta della stanza.
I due fidanzati, uscirono velocemente e in pochi minuti si prepararono, fortunatamente avevano i vestiti già pronti dalla sera prima.
<<Ecco! Siamo quasi pronti!>> rispose Giulia.
Uscirono 10 minuti dopo, passarono prima sotto l'albergo per unirsi anche agli atri, e poi salirono nelle macchine, verso il tribunale.
<<Sei pronta?>> le chiese Sangio.
<<Mmm..si..ho un po' paura...ma finché ci sei tu..so che passerà tutto>> rispose lei stringendo la mano del fidanzato.
Il tribunale era immenso, e metteva in soggezione stare lì davanti, ma Giulia non era sola, c'era tutta la sua famiglia, tutte le persone che amava, quindi si sentì più forte.
Iniziarono subito a interrogare Rosa che non perse mai il suo sguardo di sfida, poi fu il turno di Deddy che rispose ad ogni domanda e richiesta del giudice.
Quando arrivò il momento di Giulia, lei fece un bel respiro, guardò Sangio che le strinse la mano e poi si alzò, andandosi a sedere al posto indicato.
Aveva il microfono puntato sulla bocca e sentiva che stava arrivando l'ansia, ma si concentrò su Sangiovanni, sul suo viso, sugli occhi e riuscì finalmente a ritrovare la stabilità.
<<Mi dica signorina Stabile..quando le è arrivato il primo messaggio che cosa ha fatto?>> le chiesero.
<<Beh..io ero spaventata.. soprattutto dopo quanto successo a Cervia, quindi l'ho ignorata.>> rispose Giulia.
<<Lo ha detto a qualcuno di queste minacce?>> domandarono.
<<emm..all'inizio no...poi era diventato un grande peso, quindi l'ho detto al mio fidanzato e più avanti anche alle nostre famiglie>> rispose lei.
<<Bene...non ha pensato di andare dalla polizia??>> chiese il giudice.
<<Si! Siamo andati! Ma non avevamo prove sufficienti. Hanno pensato fosse uno scherzo di un'amica>> rispose Giulia corrucciando gli occhi.
<<E non era uno scherzo chiaramente ..! Mi spiace! Leggo che oltre alle minacce scritte, lei ha subito anche un ricatto, giusto!?>> chiese il giudice guardando dei fogli davanti a lei.
Prima di rispondere Giulia fu inghiottita dal buio, chiudendo gli occhi e tornando a quel momento, all'ospedale, quando Rosa l'aveva messa K.O , e gli scese una lacrima.
Aprì di nuovo gli occhi e guardò Sangiovanni seduto ai primo posti, davanti a lei, che aveva uno sguardo di tristezza, di paura per lei, ma Giulia riuscì a tornare in sé e a rispondere alla domanda.
<<Signorina tutto bene? Vuole un po' d'acqua?>> offrì il giudice vedendola scossa.
<<Nono..grazie mille, ora sto meglio. Si..mi ha ricattato...mi ha messo di fronte ad una scelta, la mia carriera o l'amore.. e io ho scelto l'amore. Voleva il mio posto nell'accademia di ballo, e per ottenerlo voleva mettere in cattiva luce il mio fidanzato, riportando a galla cose successe anni fa.>> rispose lei con estrema lucidità.
<<Grazie per le sue risposte signorina, ora può tornare al posto.>> la congedarono.
Giulia tornò a sedere vicino a Sangio, ma per poco perché era il suo turno di rispondere alle domande.