Capitolo 71

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*Vi stanno piacendo questi nuovi capitoli? Questa è solo la quiete prima della tempesta. Tra poco tornerà il mistero di Rosa e il piano di Sangio...nel frattempo spero che questa linea narrativa che ho costruito, vi piaccia. L'ho scritta con l'intenzione di trarne un insegnamento, cioè che non bisogna avere paura di chiedere aiuto. Spero la storia non vi stia deludendo! 🙏😘*

<<Siete due persone speciali!>> disse la signora asciugandosi le lacrime.
Si scambiarono i numeri di telefono e i due gli dissero che avrebbero pensato a tutto loro, anche per il passaggio fino alla loro casa.
Dopo aver salutato, Sangio e Giulia si diressero alla cassa per pagare.
<<Che prepariamo sta sera? Ora abbiamo ospiti! Dobbiamo fare una bella figura!>> chiese Sangio.
<<mmmm..sei tu lo chef qui! Cosa vorresti fare? >> rigirò lei la domanda.
<<Non lo so...pensavo a qualcosa di classico, che piace a tutti, anche ai bambini, magari possiamo apparecchiare fuori in giardino>> rispose lui.
<<Ma dobbiamo ancora comprare il gazebo, il tavolo, le sedie, come possiamo fare tutto in mezza giornata!>> gli ricordò Giulia.
<<Hai ragione! Va bene, sarà per un'altra volta!>> disse lui.
<<Quindi che prepari?>> chiese la ballerina curiosa.
<<Pasta al ragù, la mia specialità !>> si vantò lui.
<<Ahahah! E per secondo? Insalata, patatine e petto di pollo panato? Perfetto per i più piccoli>> disse Giulia.
<<Yes! Tu puoi pensare al dolce però, visto che almeno in quello sei forte ahaha>> la prese in giro Sangiovanni.
<<Ah ah ah..simpatico! Vedrò cosa inventarmi>> rispose Giulia dandogli un colpetto sulla spalla.
Tornati a casa Giulia risistemò la spesa e poi andò a salutare Sangio prima di uscire, mentre lui tornò davanti al computer.
<<Ci vediamo dopo! Ti porto qualcosa per pranzo? >> gli chiese Giulia.
<<Sisi! Prendi quello che vuoi tu! Ci vediamo dopo piccoletta! Dammi un bacio però prima di andare.>> rispose lui allungando il collo per avvicinarsi a lei.
Giulia uscita da casa, si diresse a piedi verso l'accademia, quella giornata sembrava perfetta, soprattutto dopo le settimane passate nella paura.
Prima di entrare si soffermò a guardare l'insegna gigante che raffigurava una ballerina e vicino il nome Royal Dance, Giulia si sentì tutto ad un tratto nervosa, sopraffatta dalla responsabilità che avrebbe avuto, però riuscì a trovare abbastanza coraggio per entrare.
<<Buongiorno >> disse lei alla segretaria.
<<Salve! Come posso aiutarla?>> le domandò la signorina.
<<Sono qui...per...per salutare, per presentarmi prima di iniziare le lezioni tra un paio di settimane.>> disse Giulia nervosa.
<<Lei è la signorina Stabile, giusto? La nuova  insegnante del gruppo delle bambine!>> si assicurò la segretaria.
<<Esatto! Volevo dare un'occhiata al posto, per capire anche dove andare, come muovermi... è possibile?>> domandò lei con tanta educazione.
<<Mmmm..signorina, qui non si organizzano mica dei tour ! Lei verrà qui quando inizierà a lavorare>> rispose la donna bruscamente.
Giulia non si aspettava questa risposta acida, soprattutto dopo che le aveva chiesto tutto educatamente, senza nessuna pretesa.
Così la ballerina, si scusò, e stava per uscire, quando dalla porta principale entrò un uomo altissimo, fisico statuario e vestito elegante, portava con sé una valigetta nera e indossava degli occhiali da sole, visto la bella giornata che c'era fuori.
Una volta che mise a fuoco la figura davanti a lui, l'uomo sollevò gli occhiali e mostrò a Giulia un sorriso dolce e sincero.
<<Giulia giusto?>> disse lui indicandola, quasi sperando di aver indovinato.
<<Si. Sono Giulia Stabile>> rispose lei.
<<Vi siete già trasferiti? Vi serve una mano per qualcosa?>> chiese lui premurosamente.
<<Nono grazie! Abbiamo finito, dobbiamo solo comprare alcune cose. Ma lei è...>> disse Giulia tentando un possibile nome, ma non aveva il coraggio di fare un'altra figuraccia, infatti non disse nient'altro.
<<Si...sono il direttore! Roberto Visconti! È un piacere conoscerla di persona.>> disse lui allungando una mano.
<<Dalla videochiamata sembrava diverso, quindi non ero certa che fosse lei>> rispose Giulia stringendo la sua mano.
<<Ahah! Dammi del tu ti prego! Lo fa il tuo fidanzato, non vedo perché tu non dovresti farlo>> disse il direttore.
<<Cosa fa il mio fidanzato?>> domandò lei perplessa.
<<Ci siamo sentiti qualche volta al telefono per altre cose...e gli ho chiesto di darmi del tu, quindi devi farlo anche tu>> rispose Roberto.
<<A proposito..cosa facevi qui? Non iniziamo  tra due settimane?>> continuò lui.
<<Si lo so..ma volevo fare un giro, per capire come muovermi, dove sono le cose...però mi hanno detto che non si può, perciò stavo tornando a casa>> si spiegò lei cercando di non accennare niente riguardo alla poca delicatezza utilizzata dalla segretaria.
<<Ottima idea! Certo che si può fare! Vieni, ti faccio fare un giro io!>> le fece strada Roberto.
Il direttore la condusse in un lungo corridoio e sia a destra che a sinistra c'erano delle sale da ballo, grandi, medie e piccole, poi alla fine c'era una grande scalinata che portava al piano di sopra dove c'erano degli uffici e una sala grande per le riunioni del personale. L'ultima cosa che Giulia vide fu il bar, sempre al piano superiore, dove Roberto gli offrì un caffè.
<<Grazie per il caffè! Questo posto è fantastico! Ci sono tantissime sale da ballo, mai viste così tante.>> disse lei.
<<Figurati! Si, sono parecchie, ho voluto così, visto le tante iscrizioni che sono arrivate, e poi ho fatto aggiungere questo bar solo di recente, perché non mi andava di tornare a casa, quindi restavo qui a cena >> disse lui con un tono triste nella voce.
Sentendo questa vena di velata tristezza, Giulia si sentì di aiutarlo in qualche modo, anche solo ascoltandolo.
<<Mi dispiace...tutto bene ?>> gli chiese lei.
<<Mmm...non voglio annoiarti con i miei problemi...tu sei giovane e sorridente..questi sono altri..problemi..>> disse lui.
<< Questo non significa che non posso ascoltare. Una cosa che so è che non bisogna mai tenersi i problemi, perché poi diventano sempre più grandi..e alla fine ci distruggono dentro.>> rispose Giulia.
<<Wow! Questo sì che si chiama parlare! Comunque se proprio vuoi saperlo...sto divorziando... io e mia moglie non andiamo d'accordo da una vita...però quando è nata Mia abbiamo cercato di far funzionare le cose...>> raccontò Roberto sorseggiando il suo caffè.
<<E ora?>> domandò Giulia curiosa.
<<E adesso...siamo arrivati al capolinea... davanti alla bambina cerchiamo di non litigare e di non farle pesare il nostro essere incompatibili...ma per il suo bene..e per il nostro...dobbiamo prendere strade diverse>> concluse l'uomo.
<<Mi dispiace...quando parlavi con Sangiovanni e gli dicevi di tua moglie e tua figlia, immaginavo andaste tanto d'accordo, non avrei mai pensato che invece foste ai ferri corti.>> rispose Giulia realmente dispiaciuta per il direttore.
<<Si...non mi andava di far sapere a tutti che   avevamo dei problemi...oggi ho preso un altro appartamento così posso dormire lì e domani firmeremo le carte per il divorzio>> disse il direttore.
<<E la bambina..? Lo sa?>> chiese Giulia.
<<Le abbiamo detto qualcosa...e piano piano la abitueremo a questa nuova condizione>> rispose lui.
Giulia guardò l'orario ed era l'una passata, doveva comprare il pranzo e tornare a casa.
<<Oddio! Si è fatto un po' tardi, devo comprare qualcosa per pranzo, c'è qualche pizzeria a taglio qui nei dintorni? >> domandò lei.
<<Si, appena esci sulla destra fai 100 metri e poi giri a sinistra, c'è un forno.>> spiegò Roberto.
<<Grazie mille! Ci vediamo presto!>> lo salutò Giulia alzandosi dalla sedia del bar e avviandosi alla porta.
Poi si fermò di colpo e lo vide lì seduto, solo, e un po' giù, così senza pensarci gli chiese: << Ti va di venire a cena da noi? Abbiamo anche altri ospiti..quindi non ti sentirai il terzo incomodo ahah>> rise Giulia all'idea di loro tre.
<<Grazie dell'invito, ma stasera mia figlia viene a casa mia, è il mio turno di tenerla.>> rispose lui.
<<Porta anche lei, non c'è problema. Così conosce anche Sangio no? Non hai detto che è una sua fan?>> disse Giulia sorridendo.
<<Giusto! Sarebbe contenta! Grazie! Dove devo venire? >> chiese Roberto.
<<Allora...forse è meglio se ti invio la posizione ahah ancora non sono pratica delle strade.>> rispose Giulia riflettendo su come spiegargli dove abitavano.
<<Ahahah! Va bene! Grazie ancora>> salutò lui.
Giulia, di nuovo per le strade di Milano, si diresse al forno per prendere la pizza e nel frattempo chiamò il fidanzato.
<<Hey! Scusa se ancora non torno! C'era anche il direttore e abbiamo parlato un po'... mi ha raccontato che sta divorziando ecc.. quindi mi sembrava brutto andarmene>> gli disse lei a tremila.
<<Ma tranquilla! Hai fatto bene a restare lì! Cosa hai preso per pranzo!!? Questa pop star qui, sta morendo di fame! Ahah>> rise Sangio.
<<Ahahahah! Sto prendendo un po' di pizza, 5 minuti e sono da te>> rispose lei.
<<Va bene ballerina! Ti aspetto qui! Intanto inizio ad apparecchiare.>> disse lui.
Si salutarono e finalmente era il turno di Giulia, che scelse gusti diversi di pizza, per assaggiare anche cose nuove, pagò e si avviò verso casa.
<<Eccomi pop star!! >> disse lei una volta entrata.
<<Eccoti ballerinaa!! Dammi un bacio!>> rispose lui andandole incontro.
Si baciarono teneramente e poi subito a tavola per mangiare.
Parlarono del più e del meno, cercando anche di organizzare la cena.
<<Verso le 18 inizio a fare il ragù..che ha una cottura lenta...poi il resto si può fare anche più tardi! Tu hai deciso che dolce fare? Ricordati che siamo in cinque!>> disse lui.
<<Uuhh! A proposito non siamo in cinque, ma in sette! >> lo informò Giulia.
<<Coosaa!!? E come siamo diventati sette? Ahah>> domandò Sangio.
<< Oggi, ti ho detto che il direttore mi ha raccontato..questo suo periodo brutto, con il divorzio e queste cose qui, giusto? Ecco... mi sembrava brutto fargli passare un'altra cena da solo nel bar dell'accademia, quindi l'ho invitato!>> disse lei con il sorriso.
<<Va bene piccola! Però allora siamo sei, non sette!>> disse lui.
<<Emm..c'è anche sua figlia! Dopo che gli ho fatto l'invito..lui mi ha detto che era il suo turno di tenere la figlia..però ormai l'avevo invitato, quindi gli ho detto di portare anche lei...ho fatto male? Sei arrabbiato? >> lo tempestò di domande Giulia, per assicurarsi di aver fatto la cosa giusta e che andasse bene anche al fidanzato.
<<Heyy!! Calma!! Come potrei essere arrabbiato con te? Tu sei la persona più gentile che conosca! E più siamo, più ci si diverte no? Hai fatto bene, più che bene!>> disse Sangio abbracciandola da seduto.
<<Ti amo pop star!>> le disse lei dal nulla.
<<Anche io ballerina! >> rispose lui stringendole una guancia.

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