Papà: Ehy, piccola, preparati che stasera usciamo - mi disse mio padre, entrando in camera mia.
Y/N: Dove andiamo?
Papà: Alcuni amici, miei e della mamma, ci hanno invitati tutti al ristorante.
Y/N: E perchè devo venire anche io? Sono abbastanza grande per poter rimanere a casa da sola -lo guardai perplessa.
Papà: Hanno un figlio della tua età e io e la mamma abbiamo pensato che ti avrebbe fatto bene socializzare un po.
Y/N: Papà, io sto benissimo così - gli dissi, indicando con una mano la mia stanza piena di libri e dvd.
Papà: Faccio finta di non averti sentita. Hai cinque minuti per prepararti - se ne andò, chiudendosi la porta alle spalle.
Y/N: Che palle! - mi alzai, mettendomi davanti all'armadio - Va bene, ci andrò, ma gli renderò la vita impossibile - con un ghigno soddisfatto mi preparai.
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L'appuntamento con gli amici di papà era davanti al Lotte World. I ragazzi si vedevano lì per gli appuntamenti, uscite romantiche, tra amici...
Davanti a noi c'era una coppia di ragazzi che si guardava teneramente e si teneva per mano. Sospirai felice, sentendomi una spettatrice che guardava un film romantico. Non riuscivo a smettere di guardare. Quando i due si avvicinarono per baciarsi, mi sentii di troppo. Sapevo che non avrei dovuto guardare ma i miei occhi non volevano spostarsi.
J: Vorresti esserci tu lì? - mormorò una voce profonda alle mie spalle.
Mi girai e mi trovai faccia a faccia con un ragazzo; non era troppo alto ma aveva degli occhi che mi rapivano. Aveva un ghigno divertito sulle labbra che si trasmetteva agli occhi, facendogli assumere una forma spigolosa e bellissima. A completare quel viso così bello, c'erano dei capelli bianchi che gli ricadevano sugli occhi.
Papà: Ah, bene. Vedo che vi siete già conosciuti - ci sorrise - Y/N, ti presento Jeno. Jeno, questa è mia figlia, la affido a te per questa sera - sorrise e si allontanò insieme ai genitori di Jeno.
Jeno: Ok, possiamo andare - mi circondò le spalle con un braccio e mi condusse dentro al centro commerciale - Qual'è la prima cosa che vuoi fare?
Y/N: Prima di tutto, levami il braccio da dosso e secondo, vai dove vuoi. I nostri genitori non ci stanno guardando perciò non dobbiamo far finta di divertirci insieme.
Jeno: Vedo che siamo partiti con il piede sbagliato - si scostò da me e con un sorriso dolcissimo fece un piccolo inchino - Mi chiamo Lee Jeno, piacere di conoscerti.
Vedendo il suo sorriso non ho potuto fare a meno di sorridere a mia volta.
Y/N: Piacere di conoscerti, io sono Y/N.
Jeno: Ora che ci siamo presentati, dove vuoi andare? - si guardò intorno in cerca di qualcosa da fare.
Y/N: Potremmo andare a prendere qualcosa da mangiare.
Jeno: Che ne dici della sala giochi? - chiese entusiasto.
Y/N: Kawi, bawi, bo? - con un sorriso furbo, alzai il pugno in aria.
Jeno: Ci sto. Kawi, bawi, bo! - Jeno saltò dalla gioia - Siii! Dai, andiamo. Voglio vincere tanti premi per te.
Andammo nella sala giochi in una atmosfera rilassata. Era divertente parlare con lui, avevamo molte cose in comune.La sala giochi era un caos; bambini che urlavano, ragazzi che si rincorrevano...
Jeno: Dai, dai, andiamo - mi trascinò a fare i più svariati giochi. Eravamo arrivati davanti alla porta del "Laser tag".
Jeno: Che ne dici? Partita uno contro uno? - chiese con un ghigno.
Y/N: Certo. Prova a battermi, se ci riesci - lo sfidai.
Ilbuio all'interno era spezzato da milioni di laser puntati nelle più svariate direzioni. Ci mettemmo l'imbracatura e cominciò il gioco. L'adrenalina era a mille e ogni volta che sentivo qualcosa, mi giravo e puntualmente sparavo al muro.Jeno: Y/N... so dove ti nascondi... - la sua voce cantilenante arrivò da lontano. Mi abbassai sul pavimento e continuai a girare per la stanza gattonando.
Jeno: Ti sento.... - la sua voce era più vicina. Mi guardai le spalle ma sentivo solo dei passi risuonare nell'ambiente.
Jeno: Y/N, se arrivo a te per primo... - non sentii il resto della frase perché il mio sensore si illuminò, segno che ero "morta".
Y/N: Uffa! Così non vale, mi hai distratta - mi lamentai. Smisi subito quando vidi che lui non stava più ridendo ma si stava avvicinando a me. Mi appiattii contro la parete, in attesa di capire cosa stesse facendo. I suoi occhi erano socchiusi e più profondi, più intensi. I capelli bianchi gli ricadevano sugli occhi e il leggero ansimare dovuto al gioco lo rendevano molto sexy.
Y/N: Jeno... - avevo il respiro corto.
Jeno: Non fare così... se continui ad ansimare il mio nome, non riuscirò più a fermarmi.. - mi alzò il viso con due dita sotto al mento e con lentezza, appoggiò le labbra sulle mie. Il contatto con le sue labbra mi faceva sentire in paradiso. Mi attirò a se', facendo aderire i nostri bacini, facendomi sentire la sua eccitazione.
X: Avviso ai clienti. È severamente vietato fare bambini all'interno della sala del laser tag - ci avvertì una voce dall'altoparlante.
Jeno: Ops, ci hanno beccati - ridacchio' e prendendomi per mano mi trascinò via - Che ne dici di guardare un film?
Y/N: Certo.
Mi guardò in modo strano, quasi compiaciuto. Quando entrammo dentro alla sala del cinema, capii il perché di quell'occhiata.
Y/N: La sala con i letti? - chiesi stupita.
Jeno: Così stiamo più comodi - mi prese per mano e salimmo i gradini della sala. Le coppie erano già stese sui letti, con le coperte addosso per nascondersi dagli sguardi, coccolandosi teneramente. Il nostro "posto" era quello in cima a tutti, nessuno avrebbe potuto vederci.
Jeno: Dai, vieni - si era già steso comodamente.
Mi stesi accanto a lui e ci coprì con la grande coperta rossa.Jeno: Vieni più vicino - mormorò, facendomi mettere una gamba sopra alle sue. Le luci si spensero e il film iniziò.
Ben presto la sua mano si spostò sulla mia coscia, percorrendo con il palmo della mano un tragitto straziante che andava dal ginocchio all'inizio della coscia. Proprio quella sera avevo messo la gonna e le sue dita trovarono facile accesso all'orlo delle mie mutandine.Y/N: Ma che fai? - sussurrai stupefatta, allontanandogli la mano.
Jeno: Pizzo... mi piace - senza darmi il tempo di fare nulla, si avvento' sulle mie labbra in un bacio che esprimeva urgenza e passione. All'inizio opposi resistenza ma quando infilò la mano sotto le mie mutandine, appoggiandola proprio dove si trovava il mio fascio di nervi, cedetti e mi abbandonai a lui.
Jeno: Bambina, devi fare silenzio o ci scopriranno - con un ghigno divertito continuo' la sua tortura su di me. Con l'adrenalina che scorreva nelle vene, presi coraggio e infilai una mano nei suoi pantaloni, slacciandoli e arrivando ai boxer.
Eravamo l'uno sopra all'altra e ci stavamo dando piacere a vicenda, incastrandoci perfettamente come due calamite.
Nel momento in cui il film raggiunse il suo apice, riempiendo la sala con una musica assordante, io e Jeno ci liberammo, venendo con dei versi che fortunatamente il film coprì.Uscimmo dalla sala mano nella mano. Quando i nostri genitori ci videro, furono contenti.
Papà: Vi siete divertiti? - chiese sorridente.
Jeno: Lei non immagina neanche quanto, signore.
E mentre i nostri genitori ci guardavano come fossimo impazziti, noi non riuscivamo a smettere di ridacchiare divertiti.~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~
Questa storia è per _NeSsYLeE_. Spero ti piaccia 😘
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NCT x reader || one shot
FanfictionIl titolo dice tutto. One shot e qualche immagina, per divertirvi insieme a me nelle nostre fantasie strane su quei 23 bimbi. Alcune molto sexy e alcune caste e pure. Buon divertimento ^^