Johnny - Seconda parte ⚪

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La mattina dopo mi svegliai accanto ad un John felice e vivace.

Johnny: Buongiorno piccola - mi diede un piccolo bacio e mi posò davanti un piccolo vassoio con la colazione.

Y/N: Come ti senti? - chiesi, innocentemente, mettendo un boccone di pane e marmellata in bocca.

Johnny: Bene - mi diede un bacio sulla fronte - preparati con calma, io intanto vado a fare qualche commissione.

Y/N: Ok - finii la colazione e mi feci una lunga doccia rilassante. Quando tornai in camera, vidi un piccolo mazzo di fiori poggiato sul letto e un bigliettino che diceva "Ti aspetto nella hall".
Saltando dalla gioia mivestii in due minuti e scesi.

Johnny: Pronta, amore?

Y/N: Si.
Girammo per tutta la città. Saremmo rimasti poco a Seoul, perciò, tutto quello che volevamo vedere, lo dovevamo vedere molto velocemente. Passammo dal Palazzo Gyeongbokgung, che visitammo vestiti con gli abiti tradizionali, al Tempio buddhista Jogyesa e Bongeunsa pieni di lanterne colorate, pareti riccamente ornate e un'aria di pace e tranquillità. John mi portò anche nel villaggio tradizionale di Bukchon, una delle parti più vecchie della città. Passeggiare in quelle piccole stradine, mano nella mano, era molto romantico.
Era tardo pomeriggio e stavamo passeggiando per Myeongdong in cerca di un chioschetto in cui fermarci per mangiare. Di giorno la città aveva un'aria caratteristica ma di notte, con le luci dei negozi e i grandi schermi al led, diventava una cosa incredibile. Passammo davanti ad uno schermo che stava trasmettendo la pubblicità di un nuovo programma "Sm Roockies". Non capivo molto il coreano, la madre di John mi aveva insegnato qualcosa ma non ero molto brava. Stavano passando delle foto e la prima era quella di un ragazzo che avevo già visto.

Y/N: John, ma quello non è Taeyong? - gli chiesi, indicando lo schermo. La sua espressione mutò repentinamente.

Johnny: Si, vuole diventare un idol - mi prese per mano e mi trascinò via - guarda, c'è un chiosco che fa il tteobokki.

Y/N: Ma... - mi lasciai trascinare via ma dovevo assolutamente scoprire che cosa mi stava nascondendo.

I giorni passavano e mi stavo godendo ogni minuto vicino a lui. Il suo umore si era un po disteso ma avevo notato che cercava in tutti i modi di tenermi lontana dalle vie principali, quelle piene di schermi e di gente. Dopo il pranzo mi riportava sempre in hotel con la scusa di farmi riposare ma lui, poi, spariva per delle ore.

Quel giorno avevo deciso di seguirlo. Rimasi abbastanza distante perché non mi vedesse ma abbastanza vicina da non perderlo. Dopo quasi 20 minuti entrò dentro ad un palazzo. Quando mi avvicinai lessi la scritta Sm Entertainment.
Entrai ma John era già sparito. Mi guardai intorno e proprio all'entrata c'era un gruppo di ragazze che stava guardando delle foto appese al muro. Mi avvicinai e per poco non svenni. Sotto alla scritta "Sm roockies" c'erano diverse foto tra cui quella di John o Johnny, secondo l'etichetta della foto.
Non capivo cosa stesse succedendo, perché la sua foto fosse lì, perché non mi avesse detto niente.
Una delle ragazze lì vicino, vedendo che continuavo a fissare la foto, mi si avvicinò.

X: Quello è Johnny, bello vero? È appena arrivato dall'America. È molto bravo e tra poco dovrebbe debuttare negli Nct - la ragazza era entusiasta di condividere tutto quello che sapeva sul suo "idol" preferito. Molte delle cose che mi stava raccontando non le sapevo nemmeno io.

Corsi via prima di scoppiare a piangere davanti a loro. Dentro di me si accavallavano un'infinità di emozioni diverse ma la più era la delusione.
Tornata in albergo preparai la valigia. Il volo era previsto per la mattina dopo e io non sapevo nemmeno se avrei passato la notte in quell'albergo.

Johnny: Sono tornato - entrò in camera con l'aria stanca.

Y/N: Hai fatto una bella passeggiata, Johnny? - marcai l'ultima parola.

Johnny: Si, è stata... perché mi hai chiamato Johnny? - era visibilmente teso.

Y/N: Perché, non è il tuo nome da idol?

Johnny: Posso spiegarti - cercò di avvicinarsi ma lo tenni a distanza.

Y/N: Si, John, spiegami perché io davvero non capisco - ero delusa e la voce si stava incrinando.

Johnny: Y/N, io domani non tornerò con te a Chicago - mi accarezzò la guancia, prendendomi il viso tra le mani.

Y/N: John...

Johnny: Qualche anno fa ho vinto le selezioni per una casa discografica qui in Corea e in tutti questi anni, quando ti dicevo che andavo a trovare i miei parenti in estate, in realtà venivo qui per allenarmi - era amareggiato.

Y/N: Quindi tu mi hai mentito per due anni? - gli tolsi le mani dal mio viso ormai rigato dalle lacrime - per tutto questo tempo tu ti stavi preparando per trasferirti, iniziare una carriera, cambiare paese.... lasciarmi... e non mi hai detto niente?!
Ormai stavo urlando ma non mi importava.

Johnny: Ti giuro che avrei voluto dirtelo tante volte ma non ho mai trovato il coraggio. Ti amo e il solo pensiero di perderti e farti soffrire mi uccide.

Y/N: Tu mi hai già persa - avanzai di un passo - mi hai già fatta soffrire - ancora uno - ed è tutta colpa tua. Ti odio John.

Johnny Ti prego... - cercò di attirarmi tra le sue braccia ma glielo impedii.

Y/N: Ti auguro una grande carriera e di trovare una ragazza che possa starti accanto e farti felice - con la vista annebbiata, presi la valigia e andai alla porta - È finita, John. Addio - me ne andai senza voltarmi indietro.

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Seconda parte, spero vi piaccia. Domani caricherò l'ultima parte 😘

NCT x reader || one shotDove le storie prendono vita. Scoprilo ora