Yangyang - Prima parte 🔴

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Le sue mani erano ovunque su di me: il fianco, l'addome, la coscia... Tutto questo senza mai smettere di baciarmi.

Yangyang: Mi andrebbe tanto di rifare quel giochino... - lasciò la frase sospesa tra di noi con un'espressione furba.

Y/N: Se ti riferisci a quello del mio compleanno ti ricordo che mi sono strappata un muscolo e non abbiamo potuto fare sesso per due settimane - lo guardai dura.

Yangyang: Hai ragione - mi diede un bacio sulla fronte - ma quanto è stato divertente.

Y/N: Smettila - gli lanciai il cuscino in faccia, facendo partire una lotta di cuscini.

Quando la stanza fu completamente invasa dalle piume, ci fermammo, buttandoci sul letto senza fiato.

Y/N: Ogni tanto, fare qualcosa di diverso è divertente.

Yangyang: Perché, tu pensi che adesso non ti ribaltero' sul letto per fare l'amore? - si butto' su di me, inchiodandomi al materasso.

Y/N: Pensavo fossi stanco - dissi con un'espressione il più innocente possibile.

Yangyang: Quando si tratta di te non sono mai stanco - ci baciammo e nelle successive due ore facemmo l'amore.

La mattina dopo mi sentivo esausta.

Yangyang: Amore, sveglia - mormorò al mio orecchio.

Y/N: Mmmmhhh - mi lamentai e rigirai nelle coperte.

Yangyang: Dai alzati - lo sentii ridacchiare.

Y/N: Vattene - mi buttai il cuscino sulla testa per non sentirlo più.

Yangyang: Dai, su - mi tolse cuscino e coperte da dosso, guadagnandosi un calcio nello stomaco.

Yangyang: Ma che cavolo sei, un cavallo?! - mi prese in braccio di peso e mi portò in cucina, mettendomi seduta sullo sgabello dell'isola della cucina.

Yangyang: Siediti bene e mangia - mi mise davanti una tazza di cereali, i miei preferiti - ti ho preparato la colazione.

Y/N: Uffa - sbuffai, rigirando i cereali nel latte - dove devi andare stavolta?

Yangyang: In che senso? - era appoggiato al bancone davanti a me e i muscoli tesi delle braccia mi distrassero per qualche secondo.

Y/N: Non te ne accorgi? Quando ti devi far perdonare il fatto che starai via per qualche giorno, mi svegli sempre con la colazione - lo guardai.

Yangyang: Oh... non me ne ero mai accorto - si gratto' la nuca, in imbarazzo.

Y/N: Allora? Quando torni - mandai giù un boccone di cereali.

Yangyang: Starò via un mese - abbassò la testa.

Y/N: Che?! - sbattei i palmi delle mani sul bancone, alzandomi di scatto dalla sedia.

Yangyang: Non è una mia scelta!

Y/N: Dove devi andare, dall'altra parte del mondo?! - avevo alzato la voce e fumavo di rabbia.

Yangyang: Io, Lucas e Winwin dobbiamo andare in Cina per una serie di progetti - usava una voce calma, cercando di tranquillizzarmi.

Y/N: Non me ne frega niente! Un mese, Yangyang, un mese!

Yangyang: E pensi che non lo sappia?! - mi afferrò per le spalle, tirandomi a sé e stringendomi forte.

Yangyang: Amore mio, mi dispiace - sussurrava sui miei capelli.

Ero avvilita e mi strinsi a lui, affondando il viso nell'incavo del suo collo.

Y/N: Non eri mai stato via così a lungo - mormorai sul suo petto.

Yangyang: Lo so. Per fortuna ci sono gli altri che ti possono tenere compagnia.

Mi allontanò gentilmente e lo accompagnai a preparare la valigia. Una volta finiti i preparativi, lo accompagnai alla macchina che lo avrebbe portato all'aeroporto.

Yangyang: Ti chiamo tutti i giorni - mi diede un bacio veloce sulla guancia e corse via, senza nemmeno darmi il tempo di salutarlo.

< Una settimana dopo >

Y/N: Capito? Mi ha chiamata quando è atterrato e poi niente - sbuffai, sbattendo lo strofinaccio sul tavolo.

Xiaojun: Lucas ha detto che sono molto impegnati - stava lavando i piatti, dandomi le spalle.

Y/N: Quando lo hai sentito?

Xiaojun: Non lo sento poi così spesso...

Hendery: Va bene, Lucas. Ci sentiamo più tardi - entrò in cucina tutto sorridente.

Guardai per storto Xiaojun che fece spallucce e un sorrisetto tirato.

Hendery: Da quando è partito mi chiama almeno tre volte al giorno - ridacchio'.

Y/N: Io vi saluto - presi la mia roba e me ne andai di cattivo umore.

< Una settimana dopo >

Ten: Lo hai sentito? - giocava con il telefono accanto a me.

Y/N: Non parlare.

Kun: Da quanto? - si vedeva che era preoccupato per me.

Y/N: Mi ha mandato un messaggio tre giorni fa.

Kun: Ah, vedi. Alla fine si è fatto vivo - sorrise.

Y/N: Mi ha scritto " ciao, dopo ti chiamo".

Ten: E ti ha chiamata?

Y/N: Ti ho detto che mi ha mandato un messaggio tre giorni fa - lo guardai cupa.

< Una settimana dopo >

Hendery: Nascondi qualsiasi telefono, computer o ipad in questa casa!

Xiaojun: Sbrigatevi, sta salendo!

Ten: Quando torna gliele do di santa ragione!

Entrai in casa in un'atmosfera strana. I ragazzi facevano finta di essere rilassati ma vedevo la loro agitazione e le facce preoccupate.

Y/N: Che succede? - chiesi, entrando in soggiorno.

Kun, Xiaojun, Hendery, Ten: Niente!

Y/N: Siete strani...

Mi arrivò una notofica sul telefono; erano diversi blog online che riportavano articoli su Yangyang.

Y/N: Ehy, Hendery, mi presti il computer? È uscito un articolo su Yangyang.

Kun, Hendery, Ten, Xiaojun: No!

Y/N: Perché no? Si può sapere che avete? - vidi un computer sul pavimento, nascosto in mezzo ai due divani. Lo presi ma Xiaojun provo' a levarmelo dalle mani.

Xiaojun: Non puoi usarlo - aveva gli occhi sgranati - non funziona.

Glielo tolsi dalle mani e lo aprii. Lo schermo si accese e guardai Xiaojun confusa.

Ten: Intende dire che non puoi usarlo perché Hendery non ha cancellato la cronologia. Sai, i ragazzi...

Y/N: Non preoccuparti. Ho già visto quella di Lucas e non sono rimasta scioccata - ridacchiai, accedendo ad internet e cercando l'articolo.

Kun: Ti prego, Y/N. Chiudi il computer...

Avevo capito solo in quel momento perché si comportavano tutti in modo così strano. Tutti gli articoli parlavano di un colpo di fulmine sulle passerelle di Hong Kong tra un membro del famoso gruppo WayV e una modella.

Y/N: Oh mio Dio...

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Continua 😉

NCT x reader || one shotDove le storie prendono vita. Scoprilo ora