Jaemin ⚪

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Ero tra le braccia di Jaemin; eravamo sudati, accaldati e ci stavamo muovendo all'unisono come fossimo un corpo solo. Stavamo facendo l'amore come tutte le sere e ogni giorno che passava sentivo di amarlo di più. 

Jeno: Jaemin! Siamo in ritardo, sbrigati! - urlò da fuori la porta, interrompendo il momento romantico.

Jaemin: Perchè c'è sempre qualcuno che interrompe? - sbuffò ma aumentò la presa sui miei fianchi, aumentando anche il ritmo delle sue spinte.

X/N: Non lo so, ma la prossima volta affittiamo una camera ad ore!

Dopo pochi altri secondi, ci liberammo tutti e due in un sospiro di sollievo. Mi strinse tra le braccia, cominciando a riempirmi di dolci baci. 

X/N: Vorrei poter rimanere così per il resto della serata - mormorai amareggiata. 

Jaemin: Lo so. Perchè non vieni anche tu? - mi sorrise, scostandomi una ciocca di capelli.

X/N: No, non posso. E' il compleanno di Taeyong, non posso imbucarmi - mi accoccolai sul suo petto.

Jaemin: Prima o poi dovrò presentarti a tutti comunque - mi diede un piccolo bacio sulla testa prima di alzarsi, portandomi in braccio. 

X/N: Vorresti presentarmi tutti e 22 i membri? - lo guardai, mentre mi metteva nella doccia.

Jaemin: Beh, 17. I Dream li conosci già - fece spallucce, noncurante. 

X/N: Non farmici pensare. Gli '127 mi mettono molto in soggezione. Ho paura di non piacergli - aprii l'acqua e mi misi sotto il getto caldo, facendo posto a lui subito dietro di me.

Jaemin: Non preoccuparti - mi diede un veloce bacio sulla spalla e in tempo record di sciacquò e uscì - Ora vado, ci vediamo più tardi - mi diede un veloce bacio e se ne andò. 

Una volta uscita dalla doccia, mi legai l'asciugamano intorno al corpo e tornai in camera canticchiando "Boom" dei Dream. Passando lo sguardo sul letto disfatto, mi venne da sorridere. Scostai la coperta per cambiarla quando gli occhi si fissarono su una cosa che mi tolse il fiato. Smisi subito di canticchiare e andai nel panico più totale. Davanti a me c'erano dei brandelli di preservativo. Non riuscivo a muovermi, a parlare, a pensare. 

X/N: Non è vero... - cominciai a passeggiare nervosamente per la stanza, tenendo d'occhio l'oggetto incriminato.

X/N: Come ho fatto a non accorgermene? - avevo le mani tra i capelli. Mi vestii in pochi secondi e poi mi liberai delle coperte e soprattutto dell'oggetto della mia disperazione. Ero decisa a non dire niente a Jaemin finchè non fossi stata sicura che non saremmo diventati genitori. 

Quella sera non mi feci trovare al dormitorio e me ne tornai a casa. Il giorno dopo presi subito la pillola del giorno dopo e cercai di dimenticarmi di questa storia, almeno fino al prossimo ciclo. 

Per qualche giorno non mi ero più fatta sentire; avevo ignorato le sue chiamate e rispondevo ai messaggi solo con dei monosillabi. Alla fine mi convinsi che era un comportamento stupido e quindi tornai da lui. 

Era un sabato sera e io, Jisung e Renjun stavamo guardando un film, comodamente sdraiati sul divano. La porta d'ingresso si aprì e entrarono Jaemin e Jeno, pieni di buste della spesa.

Jeno: Tranquilli, non ci serve aiuto - disse sarcasticamente.

Renjun: Perfetto - alzò il pollice nella sua direzione e tornò a dedicarsi al film.

Jaemin: Che state guardando? 

Jisung: Non aprite quella porta - rispose, coprendosi gli occhi con le mani.

NCT x reader || one shotDove le storie prendono vita. Scoprilo ora