Yuta 🔴

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Un consiglio: quando vedrete " *" all'inizio della frase, mettete in sottofondo la canzone Red lights degli Stray kids. Ho scritto la storia ascoltando quella canzone e penso ci stia bene. Buona lettura ^^

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Erano circa le 21:30 e avevo appena finito di lavorare. Era il mio compleanno e per tutto il giorno non avevo sentito Yuta, nè ricevuto un messaggio. Stavamo insieme da due anni e non si era mai dimenticato una data importante; stava sicuramente tramando qualcosa.

Entrai nel dormitorio, andando dritta al 5° piano. Quando aprii la porta vidi tutto buio. Nessuna luce accesa, nessuna voce...

" Tanti auguri a teee, tanti auguri a teeee, tanti auguri a Y/N, tanti auguri a teeee "

I ragazzi uscirono dal loro nascondiglio con in mano una torta. Mi stavano cantando la canzone, aspettando che esprimessi un desiderio e spegnessi le candeline. Una volta spente, i ragazzi applaudirono e riaccesero le luci.

Taeyong: Tanti auguri, Y/N - uno a uno vennero ad abbracciarmi, tutti tranne Yuta.

Y/N: Dov'è Yuta? - mi guardai intorno.

Haechan: Quel pazzo del tuo ragazzo starà preparando qualcosa di assurdo - disse, alzando gli occhi al cielo, guadagnandosi uno scappellotto da Doyoung.

Johnny: Ti sta aspettando al 10° piano.

Y/N: Va bene, ci vediamo dopo - mandai un bacio ai ragazzi e presi l'ascensore. Avevo quasi paura di scoprire che cosa si fosse inventato. Quando aprii la porta, un nastro rosso attaccato alla maniglia mi stava indicando di andare verso la cucina. Nella stanza non c'era traccia di Yuta. Il nastro portava ad una scatola posata sul tavolo. Sulla scatola c'era una piccola frase: "mettilo". Aprii la scatola e all'interno trovai un reggiseno in pelle, delle culotte sempre in pelle e un corpetto di cinghie che si incrociavano sulla pancia.

Y/N: Yuta...? - mi guardai intorno ma ancora non lo vidi. Decisi di accontentarlo e indossai gli indumenti. Quando ebbi finito, un altro nastro rosso era legato alla sedia e portava al salotto. In salotto c'era un'altra scatola: "prendilo". Dentro la scatola c'era un piccolo collare in pelle. Lo presi e seguii l'ultimo nastro che portava alla camera da letto. 

*Quando aprii la porta, una musica sensuale mi invase le orecchie. Le luci erano soffuse e tendenti al rosso. Petali di rosa erano sistemati sul pavimento. Alzando lo sguardo, sul letto a baldacchino vidi Yuta con addosso solo i boxer che quando mi vide aprire la porta, venne da me, mi diede un lieve bacio sulle labbra e prese il collare dalle mie mani. Senza dire una parola se lo mise e cadde piano in ginocchio davanti a me. 

Sapevo che cosa voleva dire. Era un piccolo gioco che facevamo ogni tanto per movimentare le cose; io lo aspettavo in ginocchio davanti al letto per fargli capire che quella sera lui avrebbe dominato, potendo farmi tutto quello che gli passava per la mente. Non avevamo mai cambiato i ruoli; lui voleva tenere le redini del gioco. Quella sera, però, era in ginocchio davanti a me.

Y/N: Yuta... - le guance si scaldarono. Ero nervosa e spaventata di non essere all'altezza di quello che lui avrebbe voluto da me. Tese la mano verso la mia, l'afferrò e mi mise tra le dita il cinturino di cuoio, tirandolo leggermente dal suo collo. Mi stava invitando a fare di lui tutto ciò che volevo. Con l'adrenalina che mi scorreva dentro, presi un bel respiro, un po di coraggio e mi mossi. 

Gli passai una mano tra i capelli morbidi, scompigliandoli leggermente. 

Y/N: Baciami - con un dito sotto al mento lo feci tirare su. Unì piano le labbra alle mie - il collo - stesi il collo per facilitargli l'accesso e sentii subito la sua bocca che lasciava una scia di umidi baci, giù per la trachea, la clavicola, il seno, la pancia... mordicchiava la pelle, passandoci poi la lingua per alleviare il dolore del morso. 

Y/N: Non fare il cattivo o dovrò punirti - dissi con voce bassa e suadente. Mi allontanai da lui, andando a sedermi sul letto e gli feci segno di raggiungermi. Molto lentamente si avvicinò, dandomi la possibilità di ammirare quel corpo scolpito che aveva. Salì sul letto e gli feci spazio tra le mie gambe.

Y/N: Toglile... - dissi, indicando le culotte di pelle. Aprì la zip e le sfilò con un sospiro di soddisfazione - baciami - non se lo fece ripetere due volte. Avvicinò il mio ginocchio alla sua bocca e cominciò a risalire la coscia, mandandomi brividi lungo tutto il corpo. Avevo un groviglio di tensione nel basso ventre e il fatto di condurre il gioco non faceva che aumentare quel dolore-piacere che smaniava per essere liberato e appagato. Quando arrivò all'attaccatura delle cosce, mi divaricò le gambe e iniziò una lenta tortura con la lingua. Sentivo le sue labbra muoversi esperte su di me e toccare i punti che più facevano male. Mi conosceva bene e sapeva come farmi impazzire. La sua bocca si fece sempre più affamata di me e sentii la lingua che si infilava tra le mie pieghe bagnate. Le mie mani corsero tra i suoi capelli in un invito a non fermarsi ma anche per aggrapparmi a lui. Più la musica cresceva di intensità e più i miei ansimi aumentavano. 

Y/N: Yuta.. si..si... - aumentò l'intensità della lingua su di me e venni. Fù liberatorio e magnifico. Stavo tremando per l'intensità dell'orgasmo ma non intendevo fermarmi. Con uno scatto rapido cambiai le nostre posizioni, facendolo sdraiare sul letto. Gli tolsi i boxer, ammirandolo in tutta la sua perfezione. Mi misi a cavalcioni su di lui e lo baciai. Mi prese per i fianchi per tenermi vicina ma spostai la bocca sul suo collo. Succhiai la pelle tesa finchè non comparve un segno rosso.

Yuta: Mi uccidi, così... - stese il collo ancora di più e chiuse gli occhi, in estasi. Facendo scorrere le mani su di lui, arrivai alla parte più dura. Con una lentezza strazziante lo feci scivolare dentro di me, guadagnandomi da lui un mormorio di puro piacere. Iniziai a muovermi su di lui con crescente impazzienza. Io avevo già ricevuto la mia dose di piacere ma volvevo che anche lui si liberasse. Appoggiando le mani sul suo petto per tenermi in equilibrio, mi alzai e abbassai velocemente sulla sua erezione. La frizione tra i nostri corpi aumentava sempre di più, facendo crescere nuovamente in me quel nodo. Stavo per venire, quando Yuta, con un movimento rapido, ribaltò la situazione. I suoi muscoli tesi si aggrapparono alla testiera del letto e spingevano con forza dentro di me. Bastò quella vista a portarmi al limite. Venimmo insieme con un grido di liberazione. Si accasciò su di me, stanco ma felice. Si sentivano solo i nostri respiri troppo veloci. Gli accarezzai i capelli, stringendolo a me. 

Y/N: Perchè sei salito sopra, alla fine? - avevo ancora il fiato corto.

Yuta: E' mezzanotte tesoro - mi diede un lungo bacio - ora tocca a me farti impazzire - sorrise furbo, levandosi il cinturino di cuoio dal collo. 

Y/N: Aspetterò con impazzienza il mio prossimo compleanno - ridacchiai, mettendo via il collare.

Yuta: Oh, anche io - sorrise dolcemente, accarezzandomi la guancia - tanti auguri, amore.

Yuta riprese in mano le redini del gioco, mantenendo la promessa di farmi impazzire per il resto della notte. 

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Questa storia è per -shuyiiu. Spero ti piaccia 😘

NCT x reader || one shotDove le storie prendono vita. Scoprilo ora