Doyoung ⚪

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San Valentino. Odiavo quella festa. Io e il mio ex ragazzo ci eravamo lasciati proprio il giorno di San Valentino e da allora non potevo sopportarlo. 

Passeggiavo tutta sola per il parco. Era tardo pomeriggio e le luci del parco cominciavano ad illuminare il panorama. Le panchine erano occupate dalle coppie di ragazzi che si tenevano per mano e si scambiavano del cioccolato e piccoli regali. Sulle vie del parco c'erano dei chioschetti che vendevano cioccolato, fiori o oggetti di coppia. 

Stavo quasi per deprimermi. L'aria era talmente intrisa di felicità e amore che mi veniva quasi da vomitare. Una cosa era sicura: ero completamente fuori posto in quel contesto. 

Sospirando, mi misi seduta su una panchina lontana dal sentiero principale e mi fermai ad osservare le persone che passavano. Sembravano tutti così felici, innamorati. Dall'altra parte di dove mi trovavo, una piccola folla si stava radunando intorno a quello che presumevo essere un ragazzo che stava cantando. Arrivava una dolce melodia suonata alla pianola e una voce calda. Non mi alzai dal mio posto ma cercai di sbirciare tra la folla di persone. Riuscivo a vedere soltanto dei corti capelli neri e le mani che volavano su una pianola. 

Rimasi ad ascoltarlo per diverso tempo, perdendomi nei miei pensieri e nella voce melodiosa di quel ragazzo. Probabilmente rimasi anche troppo a perdermi nei pensieri perchè qualcuno si era seduto vicino a me e nemmeno me ne ero accorta. Un bambino sui cinque anni, stretto nel suo grande giacchetto, mi stava guardando.

Y/N: Ciao... - lo guardai con un sopracciglio alzato, non sapendo che cosa fare.

B: Tieni - mi porse una rosa e un sacchettino di biscotti al cioccolato.

Y/N: Grazie, ma ...- prima che potessi formulare la domanda, con il dito coperto dal guanto di lana mi indicò un punto davanti a noi.

B: Quel signore laggiù mi ha detto di portarteli - una volta presi, il bambino si alzò e se ne andò. Rimasi spiazzata a fissare i regali per qualche secondo, poi mi ricordai di quello che aveva detto il bambino: "quel signore laggiù mi ha detto di portarteli".

Tornai a guardare davanti a me per capire chi fosse questo strano signore ma vidi solo il ragazzo che stava cantando fino a poco prima. Il bambino lo aveva raggiunto e il ragazzo si abbassò alla sua altezza, dandogli una carezza sulla testa e dei dolcetti. Quando si ritirò su, incontrò il mio sguardo e mi sorrise. Abbassai subito la testa, in imbarazzo. Avvicinai la rosa al naso e inalai il profumo, facendomi comparire un piccolo sorriso sulle labbra.

Doyoung: Allora ti piace - era davanti a me e mi guardava con un sorrisetto. 

Y/N: Si... - le guance si scaldarono in pochi secondi e non riuscivo ad alzare lo sguardo per incontrare i suoi occhi.

Doyoung: Sono contento. Comunque, che ci fa una bella ragazza, seduta tutta da sola in un parco il giorno di San Valentino?

Y/N: Non ho un ragazzo e nemmeno un appuntamento, perciò.. - non sapevo perchè glielo avessi confessato. Era una cosa che mi imbarazzava ma l'avevo appena spifferata ad un perfetto sconosciuto. 

Doyoung: Nemmeno io ce l'ho - mi porse la mano - ti va se festeggiamo San Valentino insieme?

Y/N: Ma non ci conosciamo nemmeno - ridacchiai per la proposta assurda.

Doyoung: E allora? Consideralo come un appuntamento al buio - mi fece l'occhiolino.

Una cosa del genere non mi sarebbe mai nemmeno passata per la mente di farla. Quel ragazzo, però, mi intrigava e mi spiazzava nello stesso tempo. Quale persona normale avrebbe voluto passare San Valentino con un completo sconosciuto? Perchè proprio io?

NCT x reader || one shotDove le storie prendono vita. Scoprilo ora