Taeil 🔴

594 15 10
                                    

Y/N: Tesoro, sono tornata - urlai con vigore non appena misi piede in casa.

Mamma!

Due piccole pesti corsero per il corridoio fino a raggiungermi. Con uno slancio delle piccole gambe mi saltarono in braccio, riempiendomi le guance di piccoli baci.

Y/N: Vi sono mancata? - sorrisi riempiendo di rimando il loro viso di baci.

Figlia: Decisamente! Papà non riesce a fare i toast come li fai tu - si lamento' scendendo dalle mie braccia.

Y/N: Ma come, sono buonissimi - protestai.

Figlio: No - si aggrappo' meglio al mio collo - non ci piace la marmellata, noi vogliamo la Nutella!

Y/N: Ah si? - ridacchiai.

I due continuarono a lamentarsi del cibo che Taeil gli aveva preparato quel pomeriggio mentre avanzai lungo il corridoio per sbucare in cucina dove sapevo lo avrei trovato ai fornelli.

Taeil: Sei tornata - sorrise dolcemente sporgendo le labbra in avanti per farsi stampare un bacio sulla bocca.

Y/N: Sono stanca morta - sospirai mettendo a terra il piccolo che scappò in direzione della tv accesa.

Taeil: Giornata faticosa? - prese la bottiglia del vino e ne verso due calici. Me ne porse uno facendolo tintinnare con il suo.
Ringraziai per quel liquido così buono e freddo che scivolava lungo la gola.

Y/N: Molto - sospirai - a te com'è andata?

Taeil: Sono stato in sala prove con gli altri per provare la nuova coreografia - prese un pezzo del kimchi che stava tagliando facendomelo scivolare in bocca.

Y/N: È bella? - chiesi entusiasta - no, non me lo dire. Voglio che sia una sorpresa.

Taeil: Va bene - ridacchio'.

Lo osservai muoversi ai fornelli. Mi piaceva questo lato di lui. Già dai tempi del fidanzamento si era sempre preso cura di me con piccoli gesti come prepararmi la cena e questa cosa non era cambiata nemmeno dopo il matrimonio e la nascita dei bambini. Gli ero molto grata e lo amavo ogni giorno di più. Passai gli occhi dalla ciotola davanti a lui alle mani dalle vene in rilievo. Risalii lo sguardo sulle braccia, soffermandomi sulla maglietta attillata che metteva in risalto i muscoli del bicipiti e del torace. Mi mordicchiai il labbro inferiore, sovrappensiero.

Taeil: Mi stai mangiando con gli occhi - ridacchio' lanciandomi un'occhiata da sopra la spalla.

Y/N: Come fai a sapere che ti sto mangiando con gli occhi se nemmeno mi hai vista? - chiesi con voce bassa e lasciva.

Taeil: Perché ti conosco - si girò verso di me con un sorriso, allungandosi per baciarmi.

Avrei voluto prenderlo per la maglietta e trattenerlo a me ma non volevo attirare l'attenzione dei bambini. Gli mordicchiai fugacemente le labbra facendolo arretrare di qualche centimetro. Con il fiato caldo che sbatteva sulla mia pelle mormorò.

Taeil: Sta attenta, è grazie a quell'espressione che è nata la nostra prima figlia.

Y/N: Ah si? - sorrisi con finta innocenza mentre gli posai la mano sul petto.

Taeil: Lo sai benissimo - si scosto' da me prima che potessi fare qualsiasi cosa.

Y/N: Ma io volevo solo un bacio - mi lamentai.

Taeil: Hai detto così anche l'ultima volta - ridacchio'.

Y/N: Va bene, va bene - sospirai - farò la brava.

Mi alzai dallo sgabello, girandogli intorno e andando a sistemarmi dall'altra parte del bancone. Ero esattamente davanti a lui. Mi sporsi in avanti, poggiando i gomiti sulla superficie davanti a me, e con nonchalance aprii il primo bottone della camicetta.

NCT x reader || one shotDove le storie prendono vita. Scoprilo ora