Ten - Seconda parte 🔴

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La sua lingua morbida lottava con la mia in un gioco di sensazioni che mi dava i brividi. Inarcai la schiena andando a sbattere contro il suo petto mentre le sue mani si spostavano su tutto il mio corpo. Affondai la mano nei suoi capelli per avvicinarlo ancora di più alle mie labbra ma si spostò rapidamente dalle mie labbra alla mascella, mordicchiandola piano. Con la lingua calda scese lungo la gola e prese a baciarmi la pelle sensibile, succhiandola. Rapidamente sbottonò la mia camicetta facendo saltare qualche bottone.

Y/N: Non qui.... Non ora.... - stavo ansimando e rischiavo di perdere il controllo se avesse continuato ad usare la sua bocca su di me.

Ten: Hai ragione - posò un bacio sull'arco del mio seno e senza staccare gli occhi dai miei abbassò lentamente il pizzo del reggiseno - però non riesco a trattenermi - prese in mano il seno e se lo mise in bocca, succhiandolo e mordicchiandolo. I miei sensi andarono in visibilio e non capii più niente. Buttai indietro la testa e socchiusi le labbra assorbendo ogni sensazione che mi trasmetteva.

Y/N: Ten... - istintivamente allargai le gambe per farlo stare più comodo e infatti non se lo fece ripetere due volte e abbassò il mio sedile di colpo, sdraiandosi sopra di me.

*TOC TOC*

Saltammo entrambi sul sedile ritrovandoci ad osservare un poliziotto fuori dal finestrino che ci guardava con astio.

Ten: Merda - si risistemò sul suo sedile e abbassò il finestrino mentre io finivo di sistemarmi.

Agente: Vi rendete conto che questi sono atti osceni in luogo pubblico?

Ten: Mi dispiace, agente. C'è ne andiamo subito.

Agente: Mi dispiace ma dovete seguirmi in centrale.

Y/N: Ten... - la mia espressione terrorizzata era riflessa nei suoi occhi.

Ten: Non preoccuparti - scendemmo dalla macchina e seguimmo l'agente nell' sua, partendo per la centrale.

Stavamo aspettando che qualcuno ci venisse a prendere. Ten era al telefono con il suo agente che stava cercando il modo di far uscire anche me senza problemi ma sopratutto doveva assicurarsi che nessuno lo venisse a sapere.

Changbin: Y/N, stai bene? - arrivò con il fiato corto.

Y/N: Si - lo abbracciai stretto per nascondere le piccole lacrime che cominciavano a venire fuori.

Ten: Non preoccuparti. Dopo questo piccolo malinteso ce ne andremo in posto tranquillo, solo io e te - mi accarezzò la schiena trasmettendomi un grande calore.

Changbin: Forse è meglio di no - sentivo l'ira riverberare nel suo petto - forse è meglio se le stai alla larga.

Johnny: Forse ha ragione - entrò dalla porta dalla quale era appena entrato Changbin - la notizia si sta già diffondendo su tutti i blog.

Ten: Com'è possibile? - ripiombò a sedere sulla sedia con un'espressione distrutta.

Kun: Dai, andiamo, ho pagato la cauzione.

Ten: Andiamo - mi sollevò da terra prendendomi in braccio come una sposa.

Johnny: Forse non ci siamo capiti, noi abbiamo pagato la cauzione solo per te.

Ten: Vi avevo espressamente detto di pagarla anche a lei - era arrabbiato e si vedeva.

Changbin: No preoccuparti, ci ho pensato io a lei - mi prese dalle braccia di Ten e mi strinse a se.

Y/N: Ten - allungai una mano cercando di raggiungerlo ma Kun si mise in mezzo e lo spronò a uscire dalla stanza.

Lasciai cadere la mano, svuotata di ogni energia. Lo vidi seguire i due ragazzi fuori dalla stazione di polizia e sparire alla mia vista. Quell'esperienza mi aveva lasciato l'amaro in bocca e un senso di smarrimento e insoddisfazione che ci avrebbe messo parecchio tempo ad andarsene. Buttai la testa sul petto largo di Changbin e chiusi gli occhi provando ad addormentarmi e dimenticare quella brutta giornata.

NCT x reader || one shotDove le storie prendono vita. Scoprilo ora