Yuta 🔴

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Consiglio: quando vedete " *" all'inizio della frase, fate partire
" Play with fire - Sam Tinnesz". Buona lettura😘
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Le lezioni, quella mattina, erano veramente soporifere. Stavo facendo finta di ascoltare ma in realtà stavo dormendo a occhi aperti.
Dentro allo zaino, il telefono mi avviso' dell'arrivo di un messaggio.

Lion 🦁
Sei a scuola?

Tu
Si

Lion🦁
Ti stai divertendo?

Tu
Nemmeno un po 😭

Lion 🦁
Guarda fuori dalla finestra

Fortunatamente il mio banco si trovava prorpio sotto alla finestra. Mi sporsi, senza farmi vedere e fuori dal cancello vidi Yuta, appoggiato alla sua moto. Mi stava facendo un cenno con la mano.

Tu
Che ci fai qui?

Lion 🦁
Ti salvo dalla noia 😉

Mi guardai intorno, pensierosa. Non avevo mai saltato scuola in tutta la mia vita ma avevo così tanta voglia di uscire e andare da lui. Io e Yuta eravamo totalmente agli opposti: io ero la tipica brava ragazza mentre lui era l'incubo di ogni padre. Aveva alcuni tatuaggi e diversi piercing, era sempre vestito di pelle e guidava una moto fantastica. I capelli erano lunghi fino alle spalle, portati spettinati e con sempre un colore diverso.
Stavamo insieme da pochi mesi ma per quanto ci amavamo sembravano anni.
Un messaggio mi distolse dai miei pensieri.

Lion 🦁
Sta per suonare la campanella. Ultima possibilità.

Mi mordicchiai il labbro per il nervosismo.
La campanella dell'ora di pranzo suonò e la classe cominciò a svuotarsi. Prisi al volo la mia roba e cominciai a correre.
Arrivai davanti a lui con il fiato corto.

Yuta: Sai, non credevo lo avresti fatto davvero - sorrise soddisfatto.

Y/N: Stronzo.. - dissi, cercando di riprendere fiato - quasi quasi torno dentro - misi le mani sui fianchi per sembrare credibile.

Yuta: Va bene, sono uno stronzo - ridacchio', avvicinandomi a sè - Te l'ho mai detto che quando ti arrabbi sei davvero sexy? - ammicco' malizioso.

Y/N: Stai cercando di fare il carino con me? Guarda che non attacca - cercai di mettere su un'espressione convinta ma cedetti subito; aveva posato le labbra nell'incavo del mio collo, facendomi rabbrividire.

Yuta: Penso che invece stia funzionando - sorrise soddisfatto - Dai, andiamocene.

Mi passò un casco e mi fece salire dietro di lui. Mi strinsi forte alla sua vita e parti'.

Ero attaccata alla sua schiena e riuscivo a sentire il calore del suo corpo attraverso la giacca di pelle. Andava molto veloce e la cosa mi piaceva e mi spaventava al tempo stesso. Non sapevo dove stessimo andando; mi fidavo completamente di lui.
Dopo circa quaranta minuti fermo' la moto. Eravamo su una scogliera con un'immensa distesta di acqua sotto di noi. Davanti avevamo una piccola casetta abbandonata, completamente aperta con solo dei bassi muretti a fare da pareti.

Y/N: Come hai trovato questo posto? - ero estasiata dalla vista.

Yuta: L'ho cercato appositamente per te - il suo tono era basso. Si tolse la giacca, rimanendo con una semplice canotta bianca.
*Mi porse la giacca.

Yuta: mettila.

La presi e me la infilai. Aveva il suo odore.

Yuta: No. Ti voglio con solo quella - si appoggiò al muretto con le braccia conserte, in attesa.

Ero in imbarazzo ma anche decisa a giocare a quel gioco con lui.
Con le guance in fiamme mi tolsi nuovamente la giacca. Portai la mano ai bottoni della camicia della divisa e li sbottonai uno a uno. Quando la camicia cadde per terra, mi fece cenno di continuare. Mi girai, dandogli le spalle. Guardandolo da sopra la spalla, slacciai il reggiseno, buttandolo per terra. Mi rimisi la giacca, lasciandola aperta davanti. Quando mi vide gli si illuminò lo sguardo.

Yuta: Vieni qui - avanzai verso di lui. Quando mi ebbe a portata di mano aggancio' le mani ai miei fianchi, tirandomi al suo petto.

Yuta: Sei una visione meravigliosa - mi baciò. La lingua in bocca e le mani sotto la gonna, sul mio sedere. Sentivo le farfalle nello stomaco e un piacevole dolore al basso ventre.

Yuta: Prima di farti mia - parlava a pochi millimetri dalla mia bocca - dovrai abituarti a me.

Y/N: Come? - chiesi trattenendo il respiro.

Posò la mano sulla mia, spostandola sulla patta dei suoi pantaloni. Era così grosso e duro che stentavo a credere non gli esplodessero i pantaloni. Avevo l'acquolina in bocca.

Yuta: Se mi guardi così non riuscirò più a trattenermi - mi leccai il labbro inferiore e subito mi ritrovai i suoi denti che mordicchiavano il mio labbro inferiore.
Si tolse la maglietta, regalandomi la visione del suo petto scolpito. Senza pensarci due volte mi avventai sul suo petto, baciandolo e leccandolo, scendendo sempre di più.
Dentro sentivo un fuoco che non avevo mai avuto, che mi faceva sentire forte. Mi buttai in ginocchio davanti a lui. Occhi negli occhi, sistemò una mano in mezzo ai miei capelli e con l'altra si abbassò la zip dei pantaloni.

Abbassai leggermente i pantaloni, facendolo uscire in tutta la sua grandezza. Mi avvicinai, leccando la punta umida. Dei gemiti cominciarono ad uscire dalla sua bocca e questo mi diede il coraggio di continuare. Lo presi in bocca e iniziai a muovermi. Yuta rovesciò la testa all'indietro, godendo del tocco delle mie labbra. Sentivo il suo sapore scivolarmi sulla lingua.

Yuta: Dove cazzo hai imparato queste cose? - era in estasi.

Mi stavo eccitando sempre di più a vederlo così soddisfatto. Dopo diversi minuti mi allontanò gentilmente la testa da lui.
Vedendo la mia espressione confusa e delusa si mise a ridacchiare.

Yuta: Continuerei così fino alla morte ma voglio darti una degna prima volta - mi fece alzare e infilò subito la lingua nella mia bocca.

Prendendomi da sotto le cosce mi fece sedere sul muretto, mi divarico' le gambe e si mise in mezzo. Mi guardava dall'alto con quei suoi occhi così profondi. In quel momento non ebbi più dubbi.
Lo tirai a me e lo bacia profondamente. Passò subito a baciarmi la mascella, il collo, l'incavo tra i seni, fermandosi qualche momento sui miei capezzoli. La sua lingua continuò il tragitto fino alla gonna.
Fissò gli occhi nei miei con un sorrisetto impertinente, alzò la gonna sui miei fianchi e fece scivolare le mutandine giù dalle gambe.

Yuta: Sei decisamente pronta per me - abbassò la testa in mezzo alle mie cosce, giocando con la lingua fino quasi a farmi esplodere.
Si tirò indietro soddisfatto, lasciandomi appesa a quel filo sottile che mi avrebbe portata alla felicità.

Yuta: Sentirti gemere è la cosa più eccitante del mondo - torno' sulla mia bocca, divorandola come fosse affamato.
I nostri punti sensibili si toccavano, dandomi un assaggio di come sarebbe stato. Senza preavviso si fece strada in me, riempiendomi completamente. Un misto di dolore e piacere si mischiarono in me, facendomi sentire sensazioni ed emozioni nuove.
Iniziò a muoversi in me, prima lentamente e poi con sempre più forza. I nostri bacini danzavano.

Nelle orecchie avevo solo il suono dei mormorii e i gemiti di Yuta. Il vento soffiava sui nostri corpi accaldati.
Yuta continuo' ad entrare e uscire in me sempre più forte fino a portarci al punto di non ritorno. Affondò il viso nell'incavo del mio collo e venimmo insieme.

Yuta: Da oggi sei mia per sempre - mi mordicchio' il collo, facendomi avvampare.

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Questa storia è per Park_Fabiola. Spero ti piaccia 😘

NCT x reader || one shotDove le storie prendono vita. Scoprilo ora