Yuta 🔴

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Ryujin: Se possibile, oggi, il cibo fa ancora più schifo - si lamentò, facendo cadere in modo teatrale il cucchiaino nel piatto davanti a lei.

Y/N: Che ti aspetti? Siamo in un collegio, non in un grand hotel - sospirai, lasciando cadere a mia volta il cucchiaino nel piatto.

Ryujin: E' una rottura! L'unica cosa buona di questo posto sono i ragazzi - sorrise, posando lo sguardo sul gruppo di ragazzi seduti al tavolo davanti al nostro.

Y/N: Si, beh, non sono tutta questa gran cosa - affermai, guardandoli a mia volta.

Ryujjin: Certo che se avessi anche io due dei ragazzi più belli della scuola che mi sbavano dietro, anche io troverei gli altri "non tutta questa gran cosa" - mi schernì.

Alzai gli occhi al cielo, scuotendo la testa.

Ryujin: Oh, guarda. Parli del diavolo.... - mi fece cenno verso la porta della mensa dove Taeyong e Yuta mi stavano facendo cenno di andare da loro.

Y/N: Io vado. Ci vediamo dopo la lezione - la salutai con un cenno della mano e mi avviai verso di loro. Lei non aveva mai capito che tipo di rapporto avevamo noi tre. Eravamo uguali. Non volevamo una relazione fissa con qualcuno che sapevamo ci avrebbe stancato dopo poco e dato solo problemi. Noi tre volevamo divertirci e basta ed era per questo che da un anno, quando qualcuno di noi aveva certe voglie, ci ritrovavamo nello stanzino delle scorte al primo piano. Potevamo fare tutto quello che volevamo ma avevamo stabilito una regola che per noi era fondamentale: se qualcuno di noi avesse cominciato a provare dei sentimenti, avremmo chiuso.

Taeyong: Questo qui ha le voglie come gli adolescenti - mi disse quando li raggiunsi.

Y/N: Non potevi aspettare l'ora di pranzo? - sbuffai, sorpassandoli.

Yuta: No, non potevo - mi afferrò da dietro, sollevandomi leggermente da terra e affondando il viso nel mio collo - quando penso a questo bel corpicino, non riesco a resistere.

Taeyong: Che poeta - disse ironico.

Y/N: Mettimi giù. Non mi va che qualcuno venga a sapere di noi tre - gli schiaffeggiai le mani, inducendolo a mollare la presa.

Yuta: Tranquilla, se qualcuno osa parlare di questa cosa, farà i conti con me.

Taeyong: Dobbiamo sbrigarci. La campanella della prima ora suonerà tra quindici minuti - ci superò, aprendo la porta dello stanzino. Entrammo tutti all'interno, assicurandoci che nessuno se ne fosse accorto e chiudemmo a chiave.

Yuta: E' meno tempo di quello che avevo sperato ma me li farò bastare - si tolse velocemente la polo della divisa e la camicia e io e Taeyong lo imitammo.

Yuta mi attirò subito verso di sè, affondando la lingua nella mia bocca. Le sue mani scivolarono subito sul sedere, unendosi a quelle di Taeyong e che nel frattempo mi stava lasciando tanti piccoli baci sulle spalle e sulla schiena. Mi era sempre piaciuta la sensazione delle loro braccia intorno a me; mi facevano sentire protetta.

Mi adagiarono sul piccolo materassino che avevamo sistemato dietro ad un grande scaffale e me li ritrovai entrambi sopra.

Dopo la fine delle lezioni mi sentivo esausta. Quando a Yuta prendevano le voglie la mattina presto, poi non riuscivo più a fare niente per la stanchezza. Ero nel cortile e mi crogiolavo al sole primaverile, osservando i primi boccioli spuntare sugli alberi. Una piccola farfalla colorata si posò sul bocciolo che stavo osservando e subito la mia mente andò a Yuta. Pensai al suo viso espressivo, la bocca con il suo solito ghigno perverso, i capelli morbidi...

Scossi la testa, tornando al presente.

Y/N: A che cavolo penso... - mi diedi un leggero colpo sulla fronte, cercando di scacciare quei pensieri dalla mia mente - sicuramente è soltanto per il tatuaggio della farfalla. Perchè sennò mi sarebbe venuto in mente - cercai di convincermi.

NCT x reader || one shotDove le storie prendono vita. Scoprilo ora