80. Dopo

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Warning: contenuti disturbanti

"Ma il tempo a me resterà per vedere
Vedere gli occhi di un uomo che muore"

Alla fine c'è andato davvero, dal dottor Franchi (un luminare della psichiatria in grado di gestire casi come il suo, a detta del suo ex-psichiatra). Si vede che era destino. Gliel'ha consigliato la dottoressa che l'ha seguito durante il suo ricovero nel reparto Matti&Sciroccati dell'ospedale San Filippo Neri, e inizialmente sua madre ha chiesto qualche altro nome visto che quello non avrebbero potuto permetterselo, ma poi chissà perché (o da dove) i soldi sono saltati fuori.

Quell'uomo non gli piace. Ha proprio l'aspetto di un medico, serio e impettito nel suo completo perfettamente stirato, sorride poco e sembra interessato più che altro all'aspetto farmacologico della sua terapia, anche se prende appunti quando lui si esprime con metafore e frasi ad effetto. È stato proprio questo fatto a farlo rendere conto di esprimersi in un certo modo, e a rafforzare in lui l'idea ancora inconscia che se vuoi attenzioni non solo devi urlare ma anche usare un linguaggio forte ed evocativo. Le parole sono come gli abiti, comunicano chi sei e cosa vuoi, sono felpe nere e larghe in cui nascondersi quando si vorrebbe sparire, o magliette aderenti rosso acceso per attirare gli sguardi.

«Voglio provare a scalare ulteriormente il Serenase, scendiamo a sette gocce mattina e sera, e se dovessi sentire o vedere cose che non ci sono chiamami subito, non fare di testa tua. Al limite prendi un Valium.»

«Farò come dice lei.» 

(oppure puoi versare tutta la boccetta in una bottiglia di vodka, ma fallo quando tua madre non è in casa)

«Sette gocce, chiaro?»

(sette, principino psicotico, hai capito? sette come il sette aprile, il giorno che sei quasi morto e purtroppo ti hanno salvato)

Quella Voce crudele e distruttiva che lo tormenta da settimane varrà come sintomo psicotico? Alessio è ormai quasi convinto di no, c'è eccome. È una parte di lui che vede le cose per quello che sono davvero e parla con la voce di Tommaso. In qualche modo, prima di andarsene (si spera per sempre, almeno fisicamente), il patrigno gli è entrato dentro e l'ha contaminato. Rimarrà con lui fino alla sua morte.

(se non ti ammazzi è perché ti piace. ti piace, Alessio?)

«Non mi piace quella roba, per me posso smettere anche ora.»

«Non è possibile. Ma ci arriveremo.»

Non sopporta che lo psichiatra parli al plurale. Implica un rapporto di collaborazione e fiducia che non potrebbe che sfociare nel solito schema trito e ritrito: lui che per l'ennesima volta si affida a qualcuno credendolo buono e amico, e quel qualcuno che lo tradisce e lo abbandona. C'è qualche rara eccezione che conferma la regola, come Manuel e Ivanka, ma gli psichiatri sono tutti così, gliel'ha confermato anche il ragazzo con cui divideva la stanza in Psichiatria. Le lunghe chiacchierate con Massimo, entrambi rimbambiti dai farmaci, rientrano tra i pochi e comunque confusi ricordi del ricovero che l'ha fatto entrare a far parte ufficialmente del fantastico mondo dei Malatidimente, anche se nessuno ha voluto dargli una diagnosi precisa. L'hanno dimesso parlando di stress post traumatico ed episodi psicotici, che in pratica non vuol dire niente. Lui non è stressato, è frantumato in mille pezzi, e nessun cazzo di strizzacervelli potrà rimetterlo insieme.

Delle settimane precedenti il ricovero non ricorda assolutamente nulla, invece. Sa che è stato in ospedale, che aveva due costole rotte e lesioni varie. Sa che ha quasi avuto un arresto cardiaco e che l'hanno preso per i capelli. Ma a parte un flashback ricorrente di una sera in cui piangeva e urlava dal dolore e ha scoperto che quello si dice della morfina (papaveri papaveri papaveri)
è vero, per il resto è buio totale.
Non ricorda bene neanche quello che è successo prima, l'ha dovuto ricostruire con sua madre. A quanto pare non è insolito, in caso di traumi. C'è chi scorda addirittura tutto (i più fortunati, visto che rivivere determinate situazioni non è affatto piacevole, e non ha utilità alcuna).

AlessioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora