Io non sapevo cosa fossimo diventati io e Ciro da quel giorno, perché vi giuro sembravamo due fidanzati che stavano insieme da una vita.. e poi era tutto alla luce del giorno, tutto avanti a tutti, nessuno dei due aveva mai detto "siamo fidanzati" ne tanto meno "non siamo fidanzati" e stava bene ad entrambi, non vi dico la felicità di Silvia, e mia madre che forse aveva sentito qualcuno parlare visto che li dove abitavano erano sempre le stesse persone.
L'unico che mi guardava un po' con dubbio era Edoardo, non so perché ma non avevamo mai risolto veramente quella questione, e forse non l'avremmo mai fatto, per il semplice fatto che Ciro era il suo più grande migliore amico, suo fratello, e forse aveva pure timore di lui.
Carmine beh, nemmeno più uno sguardo mi rivolgeva, spesso l'avevo visto fissarmi e quando lui se ne accorgeva distoglieva subito lo sguardo.Erano passati esattamente 3 settimane da quando io e Ciro in qualche modo eravamo quelli che stavamo diventando, e non chiedetemi cosa perché davvero non lo sapevo.
La lezione era finita da poco e eravamo nel cortile della scuola, c'era Silvia, Milos e Ciro stava per arrivare perché mi aveva mandato un messaggio dicendo "10 minuti e arrivo".
« Come va tra tutti e due? »
« Bene, credo.. »
Sorrisi appena guardando Silvia sorridere mentre mi chiedeva come andasse e strinsi tra le mani gli Spallacci imbottiti dello zaino Rosa che avevo su una spalla.
« A chi state aspettando? »
« A te! »
Mormorò Silvia rivolgendosi a Ciro che non perse tempo a lasciare un bacio sulle mie labbra, sorrisi appena ricambiando.
« Jiammuncenn ja, Milos tieni il motorino? »
« Eh, c'è verimm la direttamente? »
« E, statt accort ca papà ha itt c'è stann un paio di posti di blocco alla fine di Via Marina, tra un po' viene pure Edoardo! »
Li guardai parlare tra di loro mentre Silvia si allontanò con Milos andando via, dove dovevamo andare di preciso non lo sapevamo.« Cre Nennè stai stanc? »
« Nono.. »
« Stai ancor pensann o vot e matematica ? »
Sbuffai guardandolo mentre saliva sul suo SH aspettando che io salissi mettendo in moto.
« l'avess ij nu bellu 6 amo.. »
Sali dietro lui e sorrisi guardandolo dallo specchietto destro scuotendo la testa e portai le braccia attorno al suo busto guardandomi attorno.
Napoli era così bella, e sembrava ancora più bella quando Ciro mi portava con lui in giro.. era tutto così strano, ma certe cose precedentemente non le avevo ancora fatte..Guidò fino a Marechiaro, dove ci fermammo fuori ad un Pub, scesi prima di lui guardandomi attorno e portai le mani nelle tasche della giacca.
« Vieni amo.. »
Mi disse prendendosi lo zaino dalle mie spalle e entrando nel pub porse gli zaini di entrambi ad una ragazza che era all'entrata.
« Castaldo, stai ancor ca? »
« Cirù, pat't mi ha chiesto di starci.. »
« Va, nun te preoccupa c'è Stong ij! »
« Si sicur? »
« Tagg itt va, anzi vieni qua! »
Era un uomo sulla quarantina, si avvicinò a Ciro mentre quest'ultimo apri' il portafoglio che aveva nella giacca all'intento e gli diede tre banconote da cinquanta, deglutì appena guardandoli e poi girai la testa guardando il posto in cui eravamo.
« Ciro, ma il mio giorno di paga e' Sabt.. »
« Va, nun te preoccupa quand e sabt hai lat »
L'uomo sorrise subito e Ciro non lo fece, restó serio e quando l'uomo andò via mi afferrò la mano camminando fino al retro del club.Rimasi ferma per qualche istante e deglutì guardando la bellezza di quella vista, sorrisi appena, c'erano tanti tavoli come un ristorante e affacciava sul golfo di Napoli, si poteva vedere persino Nisida.
« Cre Piccerè.. te piac? »
Sorrisi sentendo le sue labbra toccarmi l'orecchio destro da dietro e annuì subito sorridendo.
« Fra nu poc tutt chest sarà o nuost.. to giur »
Intendeva Napoli, Sentì le sue braccia avvolgere il mio corpo e deglutì appena girandomi verso di lui.. restai a guardarlo e poggiai la mano sulla sua guancia sussurrando a bassa voce.
« A me non importa tutto questo.. »
« E c vuo.. lo sai che posso darti tutto.. »
« Voglij sul l'ammor tuoi Ci.. »
Lo guardai e degluti appena guardando le sue labbra sottili curvarsi in un sorriso e fare per baciarmi ma la voce dei ragazzi dietro lasciò che lui potesse lasciarmi solo due baci a stampo che ricambiai subito.« Uagliu ja mangiamo dopo ve lo fate il sentimento.. » Era Edoardo.
« Pecchè e rompr semp o cazz tu, Chicco?? »
Sorrisi guardandoli parlare tra di loro mentre Silvia corse subito da me abbracciandomi come se non mi vedesse da non so quanto e ciò mi procuro' una risata, la strinsi e poi prendemmo posto al tavolo mentre ci portavano da mangiare, e soltanto dopo capì che quel Club/RistoPub era della famiglia di Ciro.Con Edoardo c'era una ragazza, mezza biondina, era davvero carina, però se ne stava in silenzio accanto a Edo mentre mangiavamo.
E infatti quando finimmo mentre Silvia mi stava facendo vedere delle nuove scarpe che voleva comprarsi su Amazon dal cellulare sentì la voce di Ciro parlare con i ragazzi.
« Ja uagliu, ha accis a Nazario come non può rubare qualcosa.. »
Girai subito la testa da lui e infatti lui se ne accorse, mi rivolse lo sguardo e sospiro' appena per farmi capire che avrebbe smesso di parlare infatti guardò i ragazzi e cambiarono discorso.« Edoá ma sta bella uaglion? »
Chiese Silvia poggiandosi al tavolo.
« Lei è Teresa, amo lei è Silvia mia sorella, lui Ciro il mio migliore amico, Milos "mio cognato" e poi c'è Talia.. »
Mi rivolse lo sguardo e alzai appena le dita per salutarla guardandola sorridere, avevamo capito che era la ragazza con cui stava uscendo.
Non male, era davvero una bella ragazza.
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Destinati ad amarci.
FanfictionRaramente si dicono di amarsi, lui perché non sa mai quali parole giuste usare e lei perché non vuole metterlo a disagio, però se lo dimostrano ogni giorno. So anche che si erano inizialmente persi ma due persone si ritrovano sempre quando sono des...