• POV TALIA •
Fa male, già.. ma dovrà pur passare non credete? Perché io davvero non ne posso più, mi mancano così tanto certi momenti, certi sguardi, certi discorsi, certi secondi trascorsi troppo in fretta.. io provo a convincermi con tutta me stessa ad andare avanti, ma poi senza volerlo ci ricado, ci ripenso un secondo e non mi fermo più
E poi arriva il dubbio: è finita davvero o torneremo? Non so rispondermi, non so che fare e' tutto così incerto, mi sembra sbagliato anche aspettare. Mi sento bloccata, immobile in mezzo a tanti ricordi, non so come uscirne.. spero solo di uscirne a testa alta, e non ha importanza se sarò sola, o al mio fianco ci sarà chi mi sta facendo penare ora.Club 21. Ore: 1:25.
Ci ero stata poche volte in quel club, e se cero stata era soltanto quando ero venuta a mangiare con i ragazzi di giorno, c'era un casino assurdo, una vera e propria discoteca.. mi guardai attorno e notai Silvia già da un bel po ballare con Milos in pista, lui era lì con dei ragazzi ma di sicuro c'era anche Edoardo.
Uscì fuori al giardino immenso che c'era avvicinandomi alla ringhiera mentre nella mano destra avevo il terzo drink da quando ero entrata, volevo divertirmi stare tranquilla e non pensare a nient'altro se non a me stessa.
Girai lo sguardo al panorama e di sicuro quello che stavo pesando non mi faceva stare tranquilla:
« To prumett.. tutto questo sarà nostro un giorno » ripensai alle sue parole di quando eravamo fermi vicino a questa ringhiera mentre ci regalava una vista mozzafiato di Napoli.
Sbuffai appena bevendomi il drink dalla cannuccia e mi voltai, la musica era così forte e infatti proprio in quel momento stavano mettendo un Remix di Rihanna, sospirai spostando i capelli dal viso e notai uscire Edoardo mentre rideva con una ragazza bionda, alzai un sopracciglio e lo guardai smettere di ridere avvicinandosi a me:
« Frischezz.. »
« A casa a studiare, lei è Viola una nostra amica. »
Lo guardai per qualche istante e poi guardai la ragazza sorridermi ed allontanarsi.
« Stai tranquilla.. nun a pozz mai tradì.. »
« Fa o brav Edo.. »
Lo guardai annuire e poi avvolgere il mio corpo tra le sue braccia baciandomi la fronte.
« Ma tu stai tutta scollat, ma camma fa a chi aggia vattr? »
Soffiai una risata tenendo le mani dietro la sua schiena coperta da una camicia nera della Versace.
« Andiamo a ballare? »
« Afforz mi vuoi far picchiare con qualcuno ja, andiamo! »
« Ja sce.. »
Lo guardai ridere e sorrisi stringendogli l'indice mentre lui mi prese la mano facendosi spazio tra la folla dentro e iniziammo a ballare insieme come due pazzi, mentre si avvicinarono anche Silvia e Milos.
Chiusi gli occhi prendendo l'ennesimo drink che Silvia mi porse, non ero ubriaca ero pochissimo brilla e riuscivo a stare ancora in piedi, appoggiai la schiena alla schiena di Silvia e apri gli occhi, deglutì subito spostando i capelli dalla schiena e restai a fissarlo.. era dietro Edoardo che aveva smesso di ballare mentre io e Silvia continuammo a guardare sotto lo sguardo dei ragazzi e forse qualcuno che era lì presente..
Chiusi di nuovo gli occhi e mi girai di spalle muovendo appena il sedere e quando la musica cambio' alzai subito la testa a Silvia guardandola ridere e sorrisi mentre Edoardo urlò per farsi sentire:
« Aro stev sta Talia? L'ha aspetto da anni.. »
« O ten tutto nascosto fratellone! »
Urlò Silvia e gli alzai il dito medio camminando piano fino al divanetto e mi versai del gin in un bicchiere di plastica bevendolo..
Forse era solo mia immaginazione, forse lui non era lì, e forse era questa merda di alcool che non mi aiutava per niente..
Poggiai le dita sulle labbra sentendo il vomito e mi alzai spingendo appena le persone entrando nei bagni fuori dal locale, entrai chiudendo la porta alle spalle e mi appoggiai al lavandino alzando il viso allo specchio.
Mi sciacquai le mani e le passai sotto al collo chiudendo gli occhi deglutendo la voglia di vomitare, e quando mi ripresi, forse uscì dai bagni ma una mano mi spinse di nuovo dentro chiudendo la porta alle spalle, alzai subito la testa..« Comm mai stai sol tu bella uaglion? »
« Ma chi cazz si.. fammi uscire.. »
« Nono, mo ci divertiamo prima.. »
Cercai di spingerlo e camminare verso la porta ma le mani di quel ragazzo non mi lasciavano, deglutì sentendo le forze venire meno dopo soltanto 10 minuti iniziai ad urlare, ma la voce della musica era così alta e sembrava che non entrasse nessuno.. in una cazzo di discoteca nessuno entrava.. nei cessi.
Alzai subito la testa e chiusi gli occhi mentre le mani di quel ragazzo abbassavano i miei jeans, chiusi gli occhi e pensai a 4 anni fa..
sembrava che non riuscissi neanche a difendermi e poi nelle mie orecchie riuscivo a sentire soltanto: « Lasciala, lascia sta!! Nazario nun a tuccà!! Vien ca, Pigliatell cu me » le urla di Carmine, sembrava di rivivere tutto da capo.. apri gli occhi nel momento in cui nei miei ricordi vidi il sangue di Nazario spruzzare ovunque e capì che il ragazzo era entrato in me e si stava divertendo come se non ci fosse un domani, mentre io non mi stavo più difendendo..Soltanto 10 minuti dopo lui si voltò verso lo specchio e chiudendosi i jeans mi sorrise sistemandosi i capelli.
« Comunque sono anni che desideravo farmi la fidanzata di Ciro Ricci, rincell ca mo a piazz è tutta a soij. »
Era una questione di Ciro, lo capì soltanto dopo.. una vendetta contro lui.. lo guardai mentre lo vidi uscire dai bagni e allungai le dita a sistemarmi i jeans chiudendoli sentendo il mio corpo così pesante.. non doveva saperlo nessuno.
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Destinati ad amarci.
FanficRaramente si dicono di amarsi, lui perché non sa mai quali parole giuste usare e lei perché non vuole metterlo a disagio, però se lo dimostrano ogni giorno. So anche che si erano inizialmente persi ma due persone si ritrovano sempre quando sono des...