• POV CIRO •
Chissà ora a chi morde la tua rabbia, perché l'indifferente è dedicata a tutti, ma la rabbia che esce fuori durante una litigate e' solo per una persona importante, altrimenti te ne freghi e ti allontani senza dire niente, senza perdere tempo.
Ma sei hai ancora voglia di quella persona allora lotti, anche per le piccole cose.
Ti arrabbi per poi fare la pace.. quanto vorrei vederla arrabbiata ora, ma non di quella rabbia che ti fa combinare casini, parlo di quella rabbia che che ti fa venire voglia di dimostrare ciò che provi, capisci.. e poi stringerti forte e fare l'amore e dirti che va tutto bene, andrebbe bene così?Avevo passato più o meno un ora in videochiamata con Beatrice, non ero stato per niente un uomo con le palle, non ero riuscita a dirle che volevo finirla, che avevo chiesto a l'unica donna che amavo veramente di sposarmi.
Sembrava che ogni volta che parlassi con Beatrice qualcosa in me cambiava, come se mi sentissi in dovere di prendermi cura di lei, forse per il suo passato, per il fatto che fosse sola, per il modo in cui si rivolgeva a me con tutta la sua gentilezza, e per il fatto che io e lei non abbiamo mai litigato, nemmeno una piccola discussione.
Er n'omm senza pall quando si trattava di femmine, eppur o core mij er e Talia.Sospirai appena posando il cellulare nella tasca posteriore dei jeans e entrai in casa guardando i ragazzi pranzare seduti al tavolo, girai lo sguardo a Edoardo che prese parola:
« Ti stiamo aspettando da un botto.. »
« Eh stev parlann a telefn.. »
Guardai Silvia annuire e notai che l'unica che mi stava aspettando col piatto avanti pieno di spaghetti al pomodoro era lei, mi avvicinai sedendomi al suo fianco e mormorai togliendomi il giubotto:
« Mangiavi.. »
« Non volevo farti mangiare da solo »
Le sorrisi appena e iniziai a mangiare guardando ogni tanto lei giocare con la forchetta nel piatto, ma in realtà aveva messo in bocca due o tre Bocconi, socchiusi le labbra guardando Teresa lavare i piatti che i ragazzi gli porgevano e mi versai della coca cola facendo la stessa cosa nel suo bicchiere vuoto.
« ua uagliu riman e l'ultimo giorno qua.. »
« nun me fa pensa' si torna alla realtà.. »
Edo e Milos parlavano tra di loro e mi alzai togliendo il piatto vuoto col bicchiere porgendolo a Teresa e tornai a sedersi guardandoli.
« Tali.. si semp l'ultim.. »
Quasi la rimproverò Silvia, lei sbuffo appena e si alzò buttando la pasta nel cestino e dando le cose a Teresa come avevo fatto poco prima io.
« Ma cre nun tien famm? »
« No assai.. »
Allungai la mano al suo viso spostandole i capelli e lei fece un mezzo sorriso.Mi sentivo un grandissimo coglione, essere chi ero soltanto perché "comandavo Napoli".. ma perdermi in un bicchiere d'acqua per due ragazze, era davvero da coglioni..
Mi tirai su prendendo il pacchetto di sigarette e afferrai una sigaretta ripoggiando il pacchetto sul tavolo e mi abbassai a lei lasciandole un bacio sulle labbra prima di uscire in veranda e iniziare a fumare.
« Cirù, ma cre..? »
Scossi la testa in un no e sospirai appena, Edo era l'unico che sapeva quando ero me stesso e quando no, sapeva ogni cosa di me come io di lui.
« Chicco.. nun riesc a la lascià.. »
Ci fu un attimo di silenzio mentre lui mi affiancava accendendosi la sua sigaretta, poi prese parola e mormorò:
« Tu aiesc pazz p Talia.. »
« O sacc.. ma m par ca ogni vot ca voglij parla' cu Beatrice coccos me bloccass.. e par na strunzat pecchè agg chiest a Talia si me vuo spusà.. »
Edoardo mi guardò subito stupito e poi sorrise ironico ispirando del fumo come stavo facendo io dalle nostre sigarette.
« Stai incasinato frate.. »
« Ah si? »
« Ja fa poc o scem.. che vuo fa? »
« Chi ciò dic a Talia ca primm ca ciò dicev a ess agg regalat na fedin a Beatric.. »
Sentì la mano di Edo sbattere contro la ringhiera e sbuffai appena abbassando lo sguardo.
« T'arricuord quando ess facev ammor cu Di Salvo e tu me ricev semp ca pur si er l'unica cosa che volevi fare prima di morire era.. stare con Talia? »
Girai lo sguardo a lui annuendo.
« Ij te guardav e ridevo.. »
« Mi dicevi che era impossibile ca tenev occhi solo pe chillu scem.. »
« E invece c'è bastat poc pe fa si ca sta uaglion perdess a cap pe te.. »
Annuì subito guardandolo e poggiai le mani sulla ringhiera fredda dopo aver buttato la sigaretta.« O Chì, ij a voglij bene.. »
« E a chi stai aspettan..? »
« A vuless purtá luntan a stu munn e c'è fa na vita nov, non intendo rinnegare ciò che sono ma.. »
« Oi Ci, nun te giustifica cu me.. »
« Lagg fatt tropp male e ess na fatt a me.. »
« Ma lammor è chest Cirù.. ij primm ca capev ca Teres era a vita mi.. lagg fatt chiagnr e pur assai, però ess è semp stat affianc a me.. »
« Tu pienz ca ess me vo ben ancor comm e na vot? »
« Ma le vist? Le vist quand t guard.. eja »Sorrisi appena portando la lingua sulle labbra per umidire e poggiai la schiena alla ringhiera intrecciando le braccia al petto girando il viso a lui.
« E po.. t chiavass pur ij.. »
« E fa semp chis Chicco.. »
Lo guardai ridere e soffiai una risata spingendolo appena girando lo sguardo al vetro della veranda guardando uscire Teresa, sì avvicinò a Edo e l'abbraccio subito mentre lui le bacio' la testa stringendola.
Er over, quando perdevi la testa per una sola persona, putevn vni altre mille.. ma nessuna femmina era paragonabile a lei.
Guardai Talia uscire fuori e mi spostai dalla ringhiera avvicinandomi subito a lei e mormorai a bassa voce:
« Fa fridd entra.. »
Le scosse la testa in un no alzando il viso al mio:
« O sacc ca tu ce tien a ess Cì.. »
Molto spesso sminuivo il fatto che lei era così intelligente e capiva forse le cose prima di qualcun'altro forse pure prima di me stesso..
« Tali.. »
« Nun è colpa toij, pur ij pensavo di aver dato il cuore a qualcuno che non eri tu.. po me bastat na parol ra toij per capire ca nisciun era te.. »
Accarezzai la sua guancia col pollice e resta a guardarla sentendo quel peso sul petto andare piano piano via.
« È giust accussi.. entrambi ciamm fatt troppo del male.. »
« Ma ij voglij sta cu te.. »
« Pur ij voglij sta cu te.. »
Mi abbassai appena alla sua altezza e portai le labbra sulle sue, quella labbra morbide e rosse.. sorrisi appena guardandola sorridere e continuai a baciarla nascondendo il viso nel cappuccio della felpa che lei indossava mentre mi staccai appena girando lo sguardo alla voce di Edoardo:« Eh ma mo quand c'è invitat o matrimonio? »
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Destinati ad amarci.
FanficRaramente si dicono di amarsi, lui perché non sa mai quali parole giuste usare e lei perché non vuole metterlo a disagio, però se lo dimostrano ogni giorno. So anche che si erano inizialmente persi ma due persone si ritrovano sempre quando sono des...