Venerdì 12 Maggio 10:45.
« Guardate: questi sono i piedini, queste le manine e.. aspettate.. ecco il nasino e le labbra »
Ero distesa sul lettino della clinica San Francesco, era una clinica dove ci aveva consigliato il medico privato di famiglia di Ciro, su queste cose lui restava sempre lo stesso avendo occhi di riguardo ovunque e se ne usciva con "Posso e allora lo faccio", spesso ostentava abbastanza il fatto che il denaro non gli mancasse e su questo ci stava ancora lavorando un po'.
Feci una smorfia guardando il dottore spingere sulla mia pancia appena leggermente gonfia l'oggetto per l'ecografia mentre ci indicava nel monitor ogni dettaglio del piccolino:
Ero precisamente di 3 mesi e mezzo, più o meno da prima che io e Ciro avessimo quel crollo, diciamo che io non me ne ero per niente accorta visto che avevo avuto il ciclo regolarmente e i sintomi li avevo avuti dopo.
Il dottore mi aveva spiegato che spesso succedevano queste cose, e che dovevo stare attenta visto che il bambino era abbastanza piccolo ma aveva già formato qualsiasi cosa.Alzai il viso guardando Ciro sorridere come un cretino, decise di aprire bocca mentre teneva le mie dita:
« Dottò ma possiamo sapere cos'è? »
« Facciamo una cosa, ve lo dico il mese prossimo non è che si vede ancora benissimo, ha le gambine chiuse e non vorrei infastidirlo.. »
Sorrisi sentendo il dottore parlare e girai il viso a Ciro guardandolo mentre il ginecologo gli diede l'ecografia stampata e lui se la guardava, mi ripulì dal gel che mi aveva messo poco prima e mi sistemai i jeans della salopette che indossavo.
« Ti preiscrivo delle vitamine e qualcosa per la nausea okay? Poi ci vediamo il 15 giugno.. »
Annuì prendendo la giacca mettendola e girai la testa a Ciro, ancora intento a guardare le foto, mi fece sorridere e quando il dottore mi diede la ricetta e strinse la mano di Ciro, poi la mia.« Amo ma guard ca.. è perfett.. »
« Amo la stai guardando da ore.. »
« Ceh tu ci pensi che è uscito da me ed è entrato dentro di te e adesso è un bimbo? »
« Amo ma questi dettagli? »
Lo sentì ridere e soffiai una risata entrando in auto con lui, i ragazzi sarebbero arrivati verso il pomeriggio e io e Ciro quel fine settimane avevamo deciso di restare a casa senza lavoro.
Per questo decidemmo di andare a fare la spesa e mentre eravamo in auto girai il viso a lui:
« Amo dovremmo dirlo.. »
« Fai la videochiamata ai tuoi e aggiungi anche Silvia se c'è la fa.. »
Aveva partorito da due giorni, quella bambina era spettacolare, cosa ci aspettavamo da due figoni come Silvia e Milos?
Ginevra, si chiamava così. Era stupenda, avevo la galleria piene delle sue foto, Silvia gli aveva messo anche una tutina con scritto " Ho la zia più bella di tutte. " le sue solite pazzie e non osavo immaginare come sarebbe cresciuta tra lei e Milos quella bimba perfetta.« We, e cre.. voi due che ci fate la web? » Papà
« Comandà!! Ogni tanto ci facciamo sentire » Ciro
« Ciao Má, Ciao Pà.. » Sorrisi
« Ooh ma guardate chi si vede.. » Silvia
« Nennè.. stai tutta indaffarata » Mamma
« Eh.. non pensavo fosse così complicato » Silvia
« Che te ne frega basta che sta bene.. » MammaMamma e papà erano nella parte destra, Silvia aveva in braccio Ginevra che dormiva beata sulla sinistra e io e Ciro eravamo in basso.
« Uagliu, cre sentivate la nostra mancanza? » chiese mio padre prendendo in giro Ciro.
« Comandà in realtà dovete sapere una cosa.. »
Tutti e tre rimasero fermi guardandoci, Ciro guardava avanti per guidare e afferrai l'ecografia dal cruscotto dove l'aveva appoggiata Ciro mostrandola nel camera:Ciro accostò subito nel parcheggio del market, si sporse verso di me e guardai la sua mano stringere la mia libera dove non avevo il cellulare che avevo appoggiato sul cruscotto dove lui aveva quegli ageggi che si poteva appoggiare il cellulare
Mamma portó le mani sulla bocca e iniziò a piangere come una stupida, Silvia fece la stessa cosa e papà sorride soltanto, come suo solito, non era solito esprimere emozioni eppure i miei occhi guardavano soltanto lui, e i suoi di occhi parlavano, era felice, lo vedevo, ma si limitava solo a sorridere.
« Ma da quanto tempo?? » Mamma
« Tre mesi e 1 settimana.. » mormorai
« Stronza perché non l'hai detto prima? » SilviA
« Volevamo esserne certi e l'abbiamo saputo lunedì, abbiamo preso appuntamento e adesso siamo usciti dalla clinica.. »Erano tutti così felici, anche mio padre, e infatti prima di staccare fu lui a dire "State attenti mi raccomando, Ciro, mi fido di te. ", Ciro gli sorride salutandolo con la mano con un " State senza pensieri Comandà.. " staccai la chiamata e girai lo sguardo a lui ricambiando il suo bacio.
« Ma hai visto la faccia di papà ? »
« Non sapeva se sorridere o piangere.. »
Soffiai una risata lasciando l'auto con lui, adesso ci toccava dirlo a Edo, Teresa, Rosa e Totò, che sarebbero arrivati a momenti qui da noi.
Riuscimmo a fare la spesa e Ciro metteva ogni cosa nel carrello anche cose che non ci servivano:
« Amo ma c stai facenn.. »
« Ma se ti vengono le voglie? »
« Ja amo ma si scem..? »
Lo guardai ridere e girai subito la testa a una donna che ci guardava, due napoletani che parlavano in napoletano in un market di NY, era abbastanza divertente come cosa, forse voleva capire cosa stessimo dicendo e guardai Ciro accorgersi della cosa e rivolgendosi alla donna disse:« My wife, is pregnant !! »
« Congratulations »
Gli rispose la signora mentre iniziai a camminare prima di lui sentendo l'imbarazzo, era sempre lo stesso stupido..
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Destinati ad amarci.
FanficRaramente si dicono di amarsi, lui perché non sa mai quali parole giuste usare e lei perché non vuole metterlo a disagio, però se lo dimostrano ogni giorno. So anche che si erano inizialmente persi ma due persone si ritrovano sempre quando sono des...