• POV CIRO •
Avevo preso l'auto di mio fratello Pietro, il fratello maggiore che avevo nascosto molto bene dietro di me, con la mia minore sorella Rosa, e già, non ero l'unico figlio, anche se sembra così.
Avevo messo un paio di jeans stretti neri e una maglia a manche lunghe dello stesso colore, non avevo nemmeno riempito i miei capelli di gel, e avevo lasciato quel po di barba che forse mi stava crescendo da quando ero diventato maggiorenne.
Spesso mi chiedevo cosa avrebbe pensato mia madre se adesso fosse qui, di me..Sospirai appena guidando verso Casa di Talia, e nel tragitto avevo inserito il filo AUX allo stereo della sua auto, non capivo perché non aveva una macchina decente seppur avessimo tutti sti soldi.
Cercai la canzone e optai per una delle mie solite canzone napoletane, o meglio uno dei miei artisti preferiti, questo tipo era un poeta, Gigi D'Alessio.
- Primo Appuntamento -• Una bella doccia calda, scelgo la camicia e il maglione, metto questo pantalone.
Primo appuntamento a cena, sto sudando dall'emozione, meglio essere puntuale.
Ecco arriva lei, la vedo, un bacio e poi mi siedo.
Sei bella davvero, vestita così..
Tu mi prendi troppo, si.
Hai sciolto i capelli stai bene, però, gli occhi si perdono un po'. Nella mia testa già penso, lo so, chissà se dopo cena.. mi dice di no!
Tra un po' glie l'ho chiederò.. •Strinsi le dita sul manubrio dell'auto le dita picchiettando appena l'indice su quest'ultimo fermandomi appena al semaforo. Non eravamo troppo distanti, lei abitava a Scampia, mentre io ero all'altra strada, non troppo lontani.
Sospirai appena sentendo la voce di Gigi e morsi il labbro inferiore passando poi le dita sulle mie labbra riprendendo a guidare, no, non avevo la patente ma sapevo guidare, sicuramente mio padre me l'avrebbe comprata, anche perché era dopo che ero diventato maggiorenne.
Su quest'argomento.. Talia tra meno di 5 giorni avrebbe compiuto i suoi 18 anni, era la più piccola di tutti eppure sembrava più grande di testa, era quella fottuta mentalità che aveva, il suo carattere.. la distingueva da qualsiasi altra ragazza.. credo di essermene innamorato, ma non potevo ancora dirglielo.Sospirai appena fermandomi avanti al suo palazzo e afferrai il cellulare mandandole un messaggio: "Sono giù da te!".
Non sapevo nemmeno se stavamo insieme, però a me tutto questo piaceva, anche se avevo appena smesso di litigare con mio padre..
la stavo portando a cena a casa mia, dalla stessa persona che aveva deciso di tenerla rinchiusa per quasi un mese, eppure lei aveva accettato..Abbassai la voce dello stereo sentendo il cellulare squillare e risposi subito.
« Pà.. »
« Cir, vir ca stann e guardie all'angolo di piscinola, fatti il giro diverso. »
« Vabbuò papà, credo mezz'ora e sto a casa! »
« Fa ambress ja! »
Sbuffai staccando la chiamata e girai la testa guardandola scendere, quanto cazzo era bella..
Era così semplice eppure così bella, morsi il labbro guardandola aprire la portiera e entrare, restai a fissarla per un po' e guardai il vestito con lo spacco che aveva rosa cipria e forse si imbarazzo' perché mi sorrise abbassando appena la testa e mormorandomi:« La smetti di fissarmi? »
Annuì subito avvicinandomi a lei e le baciai subito le labbra come era mio solito fare, e lei non si smosse, anzi, sorrisi contro le sue labbra e mi staccai appena quando lei parlò:
« Ma quanto siamo carini stasera.. »
Si riferì ai miei capelli e feci una smorfia col naso
« Ij so semp bell.. »
La guardai sorridere scuotendo la testa e poggiai la mano sulla sua coscia accarezzandola appena dopo aver rialzato il volume della canzone.
Gigi D'Alessio - Una lunga sera.
Non sapevo nemmeno se ascoltasse queste canzoni, però Gigi faceva breccia con tutti, quindi ebbi la conferma che gli piaceva dal momento in cui nel tragitto la guardai canticchiare la canzone con la testa rivolta al finestrino e sorrisi subito.Non ci mettemmo molto ad arrivare, infatti non appena arrivai fuori casa mia, le guardai subito il viso e deglutì appena, stavo per fargli una domanda così stupida;
« Perché mi hai detto si? »
Forse capì subito perché mi sussurrò:
« Perché se vuoi davvero bene ad una persona, ogni cosa passa in secondo piano.. »
Deglutì appena ancora una volta guardandola e annuì semplicemente stringendo la mano sulla sua, guardai il suo sorriso e poi i suoi occhi così verdi che facevano invidia a non so cosa, perché non era paragonabile a niente.. quei occhi verdi smeraldo.Scesi dall'auto alzando la testa a Michele dandogli le chiavi dell'auto per fargliela posare, Michele era uno dei ragazzi che lavorava per papà, o meglio noi.. perché stava iniziando il momento di dire "per noi, per me."
La guardai scendere e guardarsi attorno, le porsi la mano e le sue dita afferrarono le mie..
« Non sapevo ci fossero case del genere a Napoli, e piu grande anche dei Conte..»
« Devi vedere dentro.. i miei genitori erano fissati.. la nostra sarà ancora più grande »
La guardai sorridere scuotendo la testa e sentì le sue dita stringere le mie, le lasciai un bacio a stampo e entrai nel cancello arrivando alla porta di casa che apri' Ivana, la governante di casa.« Signor Ciro, è quasi tutto pronto! Sono tutti in giardino, aspettiamo voi. »
« Grazie Ivana. »
Sfilai la giacca porgendola a lei mentre senti che stava prendendo una conversazione con Tali.« Salve Signorina.. »
« Talia.. sono Talia.. »
« Signorina Talia.. mi dia la borsetta la poso.. »
« Per favore chiamami solo Talia.. »
« Non posso.. i signori vogliono che.. »
« La mia mamma fa il tuo stesso lavoro, e io sono piccola, io e te siamo uguali.. quindi per favore.. »
Guardai Talia cercare di convincere Ivana ma quest'ultima scosse la testa in un no e mi fece ridere.« Ja vien amo.. »
Le sorrisi tenendole la mano uscendo poi in giardino notando mio padre seduto sul divano, Rosa col telefono tra le mani, Pietro seduto vicino alla sua ragazza incinta Carmela.
« Ah, era ora.. »
STAI LEGGENDO
Destinati ad amarci.
Fiksi PenggemarRaramente si dicono di amarsi, lui perché non sa mai quali parole giuste usare e lei perché non vuole metterlo a disagio, però se lo dimostrano ogni giorno. So anche che si erano inizialmente persi ma due persone si ritrovano sempre quando sono des...