Credo di non aver sentito la sveglia o meglio non l'avevo nemmeno attivata.
Lunedì mattina, 09:8.
« Amo.. oh svegliati.. »
Girai subito la testa sentendo la sua voce.
« Song e 9:10.. amo a scol.. »
« Cazzo.. »
Poggiai subito la mano sulla fronte, l'interrogazione. Serra la mascella e mi tirai su dal busto girando poi la testa a lui.
« Ma tu non dovevi essere interrogata? »
« Alla quarta ora.. »
« Entriamo alla terza ora, fai presto vestiti! »
Annuì subito e mi tirai su tirandomi anche il lenzuolo e alzai la testa allo specchio e lo senti ridere, sorrisi scuotendo la testa entrando in bagno.Riuscì a farmi una doccia veloce nel mentre slegai i capelli sciolti non appena infilai l'intimo pulito, alzai la testa allo specchio e mi fermai per qualche istante.
Avevo davvero fatto l'amore con Ciro tutta la notte? Deglutì subito e abbassai lo sguardo al mio corpo, sembrava che fosse così diverso eppure ogni cosa era al suo posto, forse ero io che ero diversa.. era stata così bello..« Amo.. si pront? »
Lo guardai spingere la porta e entrare guardandomi avanti allo specchio e annuì subito infilando i jeans neri e cercai di prendere la maglia velocemente ma le sue mani mi fermarono, deglutì appena nel momento in cui le sue mani afferrarono i miei fianchi e fecero in modo che il mio corpo si rivolgesse a lui, gli sorrisi subito e girai la testa sussurrando:
« Dai facciamo ancora più tardi.. »
« Ma dopo ieri sera veramente hai ancora vergogna? »
« Non ho vergogna.. »
Sussurrai mentendo spudoratamente, avevo solo i suoi occhi su di me e sembrava quasi che mi facessero suggestione ma.. in modo positivo.
Lo guardai ridere e baciare più volte le mie labbra che non esitai a ricambiare, girai lo sguardo sentendo il cellulare di uno dei due squillare siccome avevamo entrambi L'iPhone e mormorai:
« Vai tu.. finisco.. »
Lo guardai annuire e lasciarmi un bacio sulla guancia prima di allontanarsi e uscire dal bagno.Mi preparai velocemente e lo sentì dire quasi urlando: « Amo è o tuoi.. »
« chi è? » entrai in camera da lui e afferrai lo zaino mettendoci il libro di scienze.
« Silvia.. »
Rispose mettendo l'alto parlante:« Silviè.. »
« Ma addo stai? Tra un po' interroga.. »
« Sto arrivann.. »
« Silvia nun scassà o cazz.. » rispose Ciro in modo scherzoso
« Che ci fate insieme voi due, gaay!! »
« Domanda alla tua amica se sono gay »
« Silvia arriviamo, dai.. »
Gli feci segno di staccare la chiamata e poi guardai lui facendo una smorfia.
« Che vuo.. ess ha iniziato.. »
« Voi due siete unici davvero.. tu lo sei! »
« Modestamente! »
Lo guardai facendo una smorfia per non ridere e cercai le chiavi di casa uscendo dopo di lui chiudendo la porta alle spalle.Arrivammo al cancello del palazzo ma mia madre apri' prima che lo facesse Ciro.
« E vuij che c'è facit ca? »
Deglutì girando lo sguardo a mia madre parlando sopra Ciro.
« Avevo dimenticato il tema e per non avere una nota Ciro mi ha accompagnata a prenderlo.. »
« Ah.. vabbè, mi raccomando.. »
Mia madre saluto' Ciro con un sorriso e accarezzò il mio braccio prima di entrare in casa mentre io e lui scendevamo velocemente le scalinate.« Perché non lasci mai che parlo con lei? »
« Perché tu dici cose che non devi dire.. »
« Ma ladda sape' ca a figlij chiav.. »
« Ma c problem tien? »
Lo guardai ridere e scossi la testa, era così stupido, anche in momenti seri non riusciva a non fare battute, o meglio solo quando era con me, perché con altra gente attorno era davvero un'altra persona.-
« Di Lorenzo, allà buon ora tu e Ricci, la prossima volta direttamente in presidenza mh? »
« Ci scusi professoressa ma la signorina Di Lorenzo la mattina non si alza e mi fa fare tardi.. »
Girai subito la testa verso di lui guardando tutta la classe guardarci e lo spinsi appena come per dire "ma cosa" lo guardai sorridere e sedersi dietro di me, mentre io mi sedetti al fianco di Silvia che sorrideva guardandoci.
« Che me ricr? »
« Niente.. »
« State insieme? »
« Si Silviè si! »
Non mi girai nemmeno sentendolo parlare avvicinandosi con la testa tra me e Silvia, guardai quest'ultima che aveva un sorriso che iniziava da un orecchio e finiva all'altro.Fui interrogata dopo 20 minuti e avevo preso un 8, non che fossi soddisfatta ma andava bene così. « Ricci tu hai intenzione di venire? »
Lui scosse la testa in un no mentre gli altri ridevano siccome Totó uno dei soliti fece la battuta "E chi o smov a Ciro" iniziarono tutti a parlare e Ciro sbattè la mano sul suo banco.« Oh e mo bast, stat zitt! »
Non voló nemmeno più una mosca.
« Lo sai vero che questo e' un'altro anno? »
« Nun me ne fott nu cazz.. »
« Non rivolgerti così a me.. »
« Pecchè si no? »
« Vattene immediatamente fuori. »
« Tant mer rutt o cazz e sta chius ca! »
Afferrò il suo zaino e uscì senza nemmeno rivolgere lo sguardo ad uno di noi.Spesso non capivo perché si comportava così, cosa pensava quando era con altre persone, che cosa gli frullasse in quella testa vuota ma piena d'amore quando eravamo soltanto io e lui.
Deglutì appena e lo guardai uscire mentre sbatteva dietro la sua schiena la porta.« Chi vuole fare la stessa fine di Ricci? »
Alzai la testa guardando male la professoressa mentre gli altri non parlavano.
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Destinati ad amarci.
FanfictionRaramente si dicono di amarsi, lui perché non sa mai quali parole giuste usare e lei perché non vuole metterlo a disagio, però se lo dimostrano ogni giorno. So anche che si erano inizialmente persi ma due persone si ritrovano sempre quando sono des...