23.

2.9K 52 1
                                    

La verità è che quando una persona ti desidera, quando ti vuole con se realmente mette da parte tutto il mondo. Non esistono le paure, non esistono scuse e non esistono problemi, i chilometri le difficoltà, non esiste niente.
Perché se veramente si desidera qualcosa non si ha neanche il tempo per pensarle tutte queste scuse !

I miei fratelli si avvicinarono subito a noi mentre mio padre si alzava dal divano e porse subito la mano a Talia.
« Ciro mi ha detto che eri bella ma non così tanto. Piacere.. »
Talia sorrise subito abbassando poi lo sguardo alla mano, eppure sembrava che non fosse mai successo niente, la guardai stringere la mano a mio padre e poi a Pietro, mio fratello, che le sorrise appena mentre Rosa apri' subito bocca:
« Ma io ti conosco, sono al secondo anno nel tuo e di Ciro stesso indirizzo, Scienze Umane.. »
All'inizio Tali non sorrise, forse pensava che la conoscessero soltanto per chi era.. ciò che io volevo assolutamente dimenticare e non etichettarla come un "ex Di Salvo", poi sorride annuendo appena a Rosa.
« Sappi ca ij e te addiventamm meglij cumpagn »
Eccola qui, era tornata tra noi Rosa.
Prese sotto al braccio Talia portandola in casa.

« Aro le truat a sta bella uaglion? » Pietro
« Piè vir e nun rompr o cazz.. » sospirai
« Oh, o rispett o frat't e ricordati che questa ragazza è sempre un ex Di Salvo.. »
« Pà, e sta cos non dovete parlare più, ess nun sa spusat a nessuno, il suo cognome e' Di Lorenzo, quindi nun a mettit miezz.. »
« Ma cre Fratè t la mis ngap? »
« Par o frat ro cazz.. »

Sospirai appena infastidito della situazione guardando Carmela rivolgermi lo sguardo e sospirare. Lei non si era presentata a Tali e ne tanto meno ero andata con Rosa e lei. Capivo la differenza di età, ma si trattava di educazione, però Carmela era l'ultimo dei miei pensieri.

• POV TALIA •

Era così strano essere qui, in questa villetta enorme con la famiglia Ricci. Se mia madre sapesse di sicuro non ne andrebbe fiera ma sarebbe sicuramente stupita e con un leggero sorriso mi avrebbe detto di stare attenta e prendere decisioni non troppo affrettate, come darle torto. Conoscevo Ciro da mezza vita ma sembrava di conoscerlo davvero solo adesso..
Erano così diversi, ogni cosa in quella casa luccicava e quasi facevo fatica a muovermi per paura di sbattere da qualche parte essendo sbadata.

« Uè, allora ti piace davvero mio fratello? »
Guardai Rosa con un sorriso enorme sul viso, assomigliava molto a quest'ultimo, era davvero bella, le sorrisi annuendo appena e poi notai con l'angolo degli occhi fuori in giardino c'era un'altra ragazza, forse più grande di noi.
« Lascia stá, ess ha bisogno un po' di tempo per socializzare, nun e' comm e me.. »
Le sorrisi annuendo notando poi tutti entrare ma mi fermai appena sentendo Rosa:
« Sient, io lo so che tu eri l'ex di Carmine, pero' a me non mi interessa, bast c vuo ben a Ciro.. »
All'inizio deglutì abbassando la testa ma sorrisi leggermente sentendo le ultime parole..

-

« E quindi stai in classe con Ciro? »
« Dovrebbe essere così.. » risposi
« In realtà sono io che sto in classe con lei.. »
« È normal, si stat bocciat già doij vot.. »
Guardai Ciro e suo padre parlare sotto le risate dei fratelli, e soffiai una risata guardandolo, seduto al mio fianco mentre mangiavamo il dolce che Ivana la loro governante aveva preparato.
« Embè Talia.. tu sei la figlia di Katia giusto? »
Lo guardai alzando subito la testa annuendo.
« La conosco bene, da giovani eravamo sempre tutti insieme, la famiglia Conte, i Valletta, e la buon anima di Rocco Di Lorenzo! »
Alzai subito lo sguardo sentendo il nome di mio nonno e inarcai il sopracciglio cercando di capire mentre Ciro mi rivolse subito lo sguardo.
« Perché non lo sapevi che tuo nonno lavorava ogni tanto per noi? Poi però quando andò in pensione lascio' tutto, si dedicò alla sua famiglia, diceva che sua figlia stava per partorire e doveva prendersi cura di te.. »
Non sapevo tutto ciò, deglutì appena pensando che mia madre non mi avesse mai parlato di questa cosa, ma mi limitai a sorridere e poi pensai.. se mio nonno faceva questo perché mia madre si ritrovava a lavorare così duramente per 35€ al giorno?
« Tua madre tutto apposto? Conoscevo tuo padre, fattelo dire che è proprio una grande chiavica.. » chiese Don Salvatore.
« Tutto bene.. » io mio padre nemmeno lo conoscevo, per questo annuì all'ultime parole
« Qualche volta organizziamo una Reunion, magari al vostro matrimonio..?! »

Caló un silenzio enorme, Ciro guardò subito suo padre e io poggiai la forchetta nel piatto ancora col dolce mezzo pieno, ma poi sentì la risata.
« Sto pazzian uagliu, Ciro deve prima diventare quest'uomo qui e poi si sposa! »
Senti' quasi i sospiri di tutti, persino il mio.

La serata passò così piano, eppure avevamo parlato così tanto o meglio loro cercano di conoscere me visto che ero estranea del tutto ad ogni cosa, e poi c'era un via e vai di persone che lavoravano per loro, persino Don Salvatore si era incazzato perché quando era in famiglia voleva stare tranquillo. Era un uomo davvero duro, eppure aveva alzato questi tre ragazzi da solo.
Non sapevo che fosse successo alla mamma di Ciro, e neanche volevo chiederglielo, l'avrebbe fatto lui.

Destinati ad amarci.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora