Napoli, 27 Novembre 10:45.
Un mese e mezzo da quando questo bambino aveva letteralmente cambiato la nostra vita, da quando la casa era piena d'amore e noi eravamo due ragazzi ormai maturi che si amavano con tutto l'amore di questo mondo da dare. Lui era perfetto, sembrava un'altra persona anche se infondo restava per me Ciro Ricci, quel ragazzino, l'unico maggiorenne della 5H che veniva bocciato ogni anno all'ultimo anno, quello che faceva danni in continuazione, quello che cercava in tutti i modi di farsi notare da me, e quando ci riuscì, non ne riuscivo più a fare a meno di lui.
Resta il fatto che io mi sono innamorata di lui senza accorgermene, poco a poco. Mi sono innamorata della persona che era con me e non con gli altri, del suo essere forte davanti a tutti e delle tue fragilità con me, mi sono innamorata dei suoi occhi quando mi guardavano e ci
vedevo i miei. Del suo sorriso quando notava che lo stavo guardando tra la folla dei ragazzi nel cortile della scuola. Del suo quasi sentirsi fragile perché nessuno lo faceva sentire così. Mi sono innamorata di lui senza accorgermene e penso sia stata.. la cosa migliore che potessi fare.« Amore.. dai sbrigati che facciamo tardi, dobbiamo stare per le 12 in chiesa e Ryan non è ancora pronto.. »
« Amo ma stai tranquillo, mi sembra che devi sposarti tu, sei in ansia più tu che Edo.. »
Eravamo a casa dei miei genitori, eravamo tornati a Napoli per il matrimonio di Edoardo e Teresa e poi avevamo conosciuto la piccola Ginevra, qui a Napoli era sempre lo stesso, l'idea di tornare qui era sempre infondo al nostro cuore, avevamo ancora casa nostra qui o meglio l'appartamento che io avevo preso ma che Ciro aveva comprato quando aveva lasciato casa sua o meglio casa Ricci.
Eravamo dai miei perché avevo bisogno di aiuto con Ryan visto che non riuscivo a preparami io, stirare le cose a Ciro e il mio vestito infatti a quest'ultima cosa ci penso' lei.
Ciro era quasi pronto doveva fare il nodo alla cravatta:
« Amo tu te fa ancor il nodo.. »
« Non ci pensare questo me lo fa tuo padre »
Alzai un sopracciglio e annuì appena.Ryan era un vero e proprio Ciro, la sua stessa espressione, i suoi occhi, i suoi lineamenti e forse anche il suo carattere, era così irrequieto per avere soltanto quasi due mesi, non dormiva quasi mai, però in ricompenso ci lasciava dormire tranquilli di notte anche se ogni tanto io e Ciro lo controllavamo, da quando eravamo diventati genitori avevamo sempre la costante ansia su di lui, però sapevamo entrambi che forse era normale, anche i miei genitori c'è l'avevano detto che sarebbe andata via piano piano col passar del tempo.
Come vi dicevo Ryan aveva soltanto il mio nasino e le stesse labbra carnose per il resto era Ciro.
Quest'ultimo l'aveva lasciato sul letto tra due cuscini e lui come suo solito era sveglio mentre gli cadeva il ciuccio dalle labbra, precisiamo una cosa: quest'animale del padre gli aveva fatto fare i buchi alle orecchie piccoline e gli aveva anche fatto tagliare i capelli, diceva che per il matrimonio di "suo fratello" il matrimonio del padrino di suo figlio, suo figlio doveva essere perfetto proprio come lui.Guardai l'espressione di Ryan appoggiato al cuscino e soffiai una risata, infatti Ciro si accorse della cosa girandosi e lo guardò ridendo:
« E comm e frisck.. »
« non oso immaginare da grande.. »
« come papà tiene le femmine me tiene pure lui »
« Senti, se vuoi andare al matrimonio di Edoardo vedi di finirla.. »
Dalla mattina mi stava punzecchiando, notava che la mia gelosia stava diminuendo lo diceva spesso ma non era così, semplicemente mi fidavo ciecamente di lui, anche se non sopportavo che le donne lo guardassero, e allora lui per farmi innervosire diceva ste cose.
Lo guardai ridere e siccome io ero già pronta mi abbassai a Ryan per togliergli la tutina.Mi alzai appena e sentì le sue braccia avvolgere il mio corpo da dietro, poggiai subito le mani sulle sue e sorrisi sentendo le sue parole:
« Te spusass nati mille vot Tali.. »
« A chi o dic.. »
Sussurrai mentre lui fece in modo che mi volgassi e le sue labbra toccarono le mie, fu un bacio dato con una leggera foga, le sue mani toccarono appena il mio sedere e mi staccai mormorando:
« Fa o brav.. »
« Ma io sono bravo.. »
Sorrisi ironica e lo guardai ridere mentre sentì un piccolo urlo di Ryan, entrambi spostammo la testa a lui, stava sorridendo, e ciò fece sorridere entrambi.Chi diceva che le persone non cambiavano si sbagliano, basta solo aspettare la persona adatta, il momento giusto, l'amore giusto.
Parlo di un amore che cresce senza che tu te ne accorga. Un amore che quasi combatti. Che non vuoi provare. E gli metti i bastoni tra le ruote. Lo allontani, lo maltratti e alla fine lo ritrovi ancora li. Davanti a te intatto, senza un graffio. Lì che ti guarda e aspetta che tu capisca.
Parlo di qualcuno con cui il tempo non esiste. Che ti lascia senza respiro e che te lo toglie quando si allontana da te.
Diventa un'esigenza fisica. Una dipendenza.
Per certi versi una malattia. Veleno e antidoto allo stesso tempo.
Parlo di un amore che è i tuoi pensieri. I tuoi gesti. I tuoi respiri.
Parlo di un amore che è te. Di un amore che se lo guardi in silenzio ci vedi quello che sei tu. E che a volte ti fa paura perché è come guardarsi ad uno specchio, perché ti fa riflettere, perché capisci che devi cambiare, devi essere migliore di come sei. Perché è il tuo amore. E se cambia, se salvi lui, salvi te stessa.Mettiamola così, anche se Ciro vivrà sempre con un messo piccolissimo sul petto sapendo che qui c'era suo padre, quel padre che forse di cambiare non ne voleva sapere neanche avanti a suo nipote, quel peso sarà sempre più di meno dal momento in cui io e suo figlio l'ameremo la metà di lui amo noi, o forse di più, perché lui è lui.
C'è questo filo, tra me e lui, che ha un nome solo nostro. Un filo che, in qualunque posto sarà, anche a chilometri di distanza, anche con le vite stravolte e le decisioni prese, anche tra un'eternità, quando lui tirera' un po', io tirerò a mia volta. Qualunque cosa accada.
Forse la nostra storia è sempre stata destinata a durare perché non è una storia d'amore. E' una storia di pioggia e di sole, d'attesa e passione, d'amicizia e condivisione, di tempo e costruzione, di sintonia e incomprensione, di silenzi e rumori. Non è una storia d'amore.
È una storia. Con dentro l'amore.
O, forse, è amore. Con dentro una storia, l'inizio della nostra storia con dentro l'amore.. insomma, avete capito.FINE.
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Destinati ad amarci.
Fiksi PenggemarRaramente si dicono di amarsi, lui perché non sa mai quali parole giuste usare e lei perché non vuole metterlo a disagio, però se lo dimostrano ogni giorno. So anche che si erano inizialmente persi ma due persone si ritrovano sempre quando sono des...