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• La parte peggiore delle relazioni tossiche e' quando capisci che non se ne andranno mai.
Che nonostante tutti i tuoi sforzi quella cosa continuerà a ricordarti sempre di lui, e tu potrai solo scoppiare a piangere come una scema e risentire sulla tua pelle tutte quelle sensazioni che hanno lasciato il segno.
Dio, quanto mi sento sbagliata, ci sono giorni che vorrei soltanto chiudermi nel mio letto e dormire fino a dimenticare tutto.
A volte ti sogno ancora, sogno: il tuo volto, le tue mani sul mio corpo, sogno quelle maledette parole che ancora oggi persistono nella mia mente, il panico nel vedersi bella, la paura..
La cosa peggiore di tutte e che non andrai mai via, e resterai sempre un po' qui e un po' li, dietro ad ogni riflesso pronto a farti vivo.
Magari andrà anche avanti e io non riuscirò a guardare nemmeno un ragazzo senza aver paura, perché questo è quello che hai creato tu, un mostro che era così pronto a morire per te che alla fine c'è rimasto secco.
A volte vorrei solo tornare indietro, fare un grosso respiro e dirti "NO", a tutte le tue richieste, a tutte le tue aspettative;
No, mi hai sentita?
Ma non si può, quindi penso che questo strascico di emozioni verrà con me per tutta la vita come un vero e proprio corredo, ma tanto.. basta rispondere bene alla domanda "Come stai?", basta sorridere, basta non pensarci no?
Però poi quando qualcuno nomina il tuo nome rabbrividisco, e sento quel freddo che mi percorre la schiena e pian piano si fa spazio nella mia mente, i ricordi, i baci, le urla..
E io vorrei solo urlare: come hai potuto farmi questo? •

Ricordi di aver scritto quelle poche righe più o meno 3 mesi fa, quando dopo la casa in montagna avevo scoperto della sua relazione seria, spesso anche se non ci pensavo qualche ricordo sfiorava la mia mente e per quanto l'avessi perdonato qualcosa di me ricordava sempre le cose precedenti, ricordo che una volta mia madre mi disse: Perdonerai sempre e tu fallo, ma non si dimentica anche se ci provi. Era proprio così, però adesso ero serena, l'avevo al mio fianco.. dormiva, nudo nel mio letto ormai diventato nostro.

Sospirai appena dando attenzione al disegno che stavo disegnando, era un abito da sposa, restai a guardarlo e disegnai appena lo strascico dietro al vestito accorgendomi soltanto dopo poco che Ciro era sveglio, stava guardando sul foglio dove disegnavo e ogni tanto mi guardava.
Sentì la sua mano sulla mia pancia piatta e girai lo sguardo a lui sorridendo appena chiudendo subito la cartellina con i disegni:
« Voglio vederlo.. »
« No, non è niente di che.. »
« Ja, famm vere'.. »
Sospirai appena guardandolo alzarsi dal busto, prendere la cartellina rosa che gli avevo poggiato sulla mano e mentre si appoggiava con la schiena allo schienale del letto si mise a guardare tutti i miei disegni, mi alzai dal busto coprendomi il petto nudo dalla sera precedente e lo guardai soffermarsi su l'ultimo, l'abito da sposa.
« Si assai brav Talì.. »
« Ma non tanto, devo cercare di migliorare »
« Sono perfetti questi disegni e io non ne capisco niente eh, ma mercoledì alla sfilata dei tuoi abiti anche quelli maschili erano perfetti.. »
Lo guardai sorridendo appena mordendomi le labbra e intrecciai le braccia al petto.
« Lo disegnerai da sola? »
Lo guardai capendo che stava parlando dell'abito a sposa e alzai le spalle sussurrando a bassa voce:
« Vorrei disegnarlo con Silvia e magari Rosa.. »
Lo guardai sorridere e fissare di nuovo l'abito disegnato, chiuse appena la cartellina e mi rivolse lo sguardo allungando la mano nei miei capelli neri sciolti che cadevano sulle mie spalle..
« Avrei dovuto capirlo prima Tali.. »
« Non è importante Ci.. »
« Lo è, perché passano giorni e io non riesco a perdonarmi per quello che ti ho fatto.. »
« Ce lo siamo fatti insieme, la colpa è di entrambi, smettila Ci.. »
Lo guardai alzarsi bene dal busto, avvicinarsi col corpo al mio e baciarmi la bocca, ricambiai subito allungando la mano sul suo collo caldo.
Mi staccai appena sentendolo parlare contro le mie labbra mentre non aveva intenzione di staccarsi:
« Ce ne andiamo via? Via da tutto e tutti.. »

Tempo fa non avrei mai pensato che quella frase sarebbe uscita dalla sua bocca, non ci avrei scommesso neanche un centesimo che questo ragazzo sarebbe voluto andare via da tutto ciò, eppure vedevo il Ciro di un tempo, vedevo lo stesso ragazzo che dopo il campeggio d'estate da bambini mi regalava una rosa e Edo gli diceva che non poteva regalarmela o suo papà si sarebbe arrabbiato.. in lui, infondo a lui riuscivo a vedere la sua purezza, il suo essere pulite sotto quello scheletro che si portava così pesante.

« Ce ne jiamm, ij e te.. bast ca stamm nziem »
« E non ci pensi a tua sorella? Ha solo te.. »
« Mia sorella fra meno di un mese diventa maggiorenne, lei non ama questa vita e possiamo lasciare tutto.. Tali nun me ne fott.. »
Lo guardai accarezzandogli la guancia con le dita e sorrisi appena restando a guardarlo.
« Aro vuo tu, bast ca stamm luntan e ca nisciun c'è conosce, iniziamo una nuova vita dove l'unica cosa vecchia che c'è e il nostro amore che aumenta ogni giorno.. »
Poggiai la fronte sulla sua nel momento in cui lui mi tirò facendomi sedere sulle sue gambe e gli baciai la tempia stringendolo appena.
Non sapevo cosa dire, per la prima volta ero senza parole e qualsiasi frase o lettera avrebbe sminuito la sua parola, per questo restai in silenzio mentre le sue mani accarezzavano la mia schiena nuda.
« Tali.. allo? »
« Si Ciro.. si.. »

Lèggevo la paura nei suoi occhi, poche volte l'avevo vista, forse quasi mai, ma stavolta sapevo di cosa aveva paura: suo padre stava ogni giorno sempre più meglio, era questo il problema.

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