« Mettiamola così, tu indossi questi tacchi e io ti giuro che non ti rompo più le palle per il resto dei tuoi giorni riguardo al fatto che ti vedo benissimo con Ricci. »
Guardai Silvia in modo noioso e sbuffai appena guardando i vestiti che aveva tra le mani con dei tacchi, non che non mi piacesse, ma davvero non era da me andare alle feste. Lo so, dovevo diventare un po' più ribelle, non sembrano nemmeno una Napoletana che abitava in una periferia chiamata Scampia.
La guardai e persi il conto di quante volte sbuffai in mezz'ora che ero a casa sua, alla fine avevamo deciso che era lei a venirmi a prendere per le 20:00 andare a casa sua, preparaci insieme e poi andare alla festa insieme. Silvia viveva solo con suo fratello Edoardo, i loro genitori erano sempre fuori in viaggio, due ricchi sfondati, anche se il padre di Edo e Silvia lavorava per i Ricci.
Edoardo era davvero un bel ragazzo, un figo assurdo se dovevamo dirla tutta, ma non avrei mai messo occhi sul fratello di una mia amica.Uscì dal bagno una volta pronta e lasciai i capelli neri sciolti lungo la schiena guardando Silvia.
« Ua Amo, ti giuro si foss uomo già tessa chiavat. »
« Ma perché ho un amica come te? »
La guardai ridere e soffiai una leggera risata chiudendomi i tacchi seduta sul suo letto mentre lei si truccava come suo solito.• 23:00 •
Eravamo in ritardo come nostro solito, ma l'unica cosa buona era che Milos appena siamo arrivati era fuori alla discoteca e ci aveva lasciate entrare senza nessun biglietto e soprattutto senza problemi riguardo al fatto che io ero ancora minorenne.
Silvia era tra la folla ballando come una pazza e bevendo il suo ennesimo drink dopo aver avuto una lite con suo fratello Edo che ci aveva viste, lui era un tipo molto protettivo nei riguardi della sorella.
Rimasi appoggiata ad uno dei tavoli tenendo tra la mano sinistra il bicchiere ancora mezzo pieno e girai subito la testa sentendo.
« Vuo ballá? »
« No Edo, non so ballare.. »
« Ma tu fai tutt chelli cos con quei pattini, ja vien.. »
Lo guardai scuotendo la testa sorridendo e strinsi le sue dita seguendolo fino al casino che c'era.
C'era Tête di Ava.
Soffiai una risata quando mi fece fare una giravolta stringendo poi il braccio attorno al mio corpo e Silvia si avvicinò a noi mentre ballava con Milos.« Tu che stai facendo con Edo eh?? »
« Niente! Ci sto ballando! »
« Mi piaci come cognata.. »
« Silvia a te piaccio anche come bisnonna »Entrambe ridemmo e forse capì che era anche a causa dell'ennesimo drink che era ormai andato ad entrambe da quando eravamo entrare in quel locale.
Mi girai velocemente sentendo le mani di Edo dietro la mia schiena e deglutì appena smettendo di sorridere, anche lui fece la stessa cosa, resto' a guardarmi mentre la canzone continuava.
Edo era troppo vicino alle mie labbra e mi accorsi di tenere la mano dietro la sua nuca, cazzo stavo facendo?
Deglutì appena spostando la mano nel momento in cui quasi il suo labbro inferiore tocco' il mio e indietreggiai subito guardandolo e feci segno con la mano come per dirgli "scusami", camminai velocemente cercando con lo sguardo i bagni e quando li trovai entrai subito avvicinandomi ai lavandini.Poggiai le mani su quegli ultimi e apri l'acqua bagnando le mani e poggiandole poi sul collo socchiudendo le labbra per poter respirare.
Se non mi fossi allontana di sicuro adesso starei limanando con Edoardo, il fratello della mia amica.. cercai di non pensarci e poi avvicinai le mani all'erogatore dell'aria calda e asciugai le mani poggiandomi poi con la schiena ad uno dei bagni chiusi.Da quando l'avevo perso ogni cosa non era più la stessa, sembrava che le cose non stessero al loro posto, che il mio stomaco e la mia testa fossero in un'altro mondo, che ogni persona era contorta, ma il problema non sono loro, sono io.
io non ero più la stessa.
Ma la verità ne era una, cosa volevo essere?
Dopo Carmine cosa mi restava d'essere?
Deglutì appena tornando a guardarmi allo specchio e serrai la mascella sentendo un enorme rabbia che forse poco prima non avevo, che forse non avevo mai avuto.
Se Carmine aveva rinunciato così tanto al nostro amore perché io non potevo diventare un'altra persona?Alzai la testa cercando di essere composta e uscì dai bagni guardandomi attorno facendomi spazio tra la folla e arrivai al tavolo che avevamo noi.
Edo era poggiato al tavolo e Silvia e Milos erano forse in qualche poso del pub a limonarsi come cani in calore.
« Che ci fai qui? »
« Mi hai lasciato solo.. »
« Edo dai.. Silvia? »
« Non ricordarmela che a casa la uccido »
« Ma almeno lei si diverte! »
« Perché tu non lo stai facendo? »
« Mi vedi divertita? »
Edo lascio il suo posto e si avvicinò ancora una volta proprio come quando prima eravamo in mezzo alla folla.
« Non lo so, dimmelo tu.. »
« Da quando ti avvicini così tanto? »
« Ma penz ca è colpa dei 4 bianchi.. »
Ammetto che mi fece ridere, guardai il suo sorriso scuotendo la testa e girai lo sguardo per evitarlo.In realtà non lo evitai per niente, afferrò il mio viso nelle sue mani e le sue labbra baciarono le mie all'inizio con così tanta foga e poi quella foga svanì. Aveva ragione, erano quei 4 bianchi che avevamo bevuto tutto d'un sorso in pista.
Eppure non mi staccai dalle sue labbra.« Eduá ma c sfaccim stai facenn? »
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Destinati ad amarci.
FanficRaramente si dicono di amarsi, lui perché non sa mai quali parole giuste usare e lei perché non vuole metterlo a disagio, però se lo dimostrano ogni giorno. So anche che si erano inizialmente persi ma due persone si ritrovano sempre quando sono des...