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Il nostro primo anniversario.

Di solito vi aspettate che al vostro mio anniversario ci sono rose, cena di sera in un lussuoso ristorante o anche un panino per le strade di NY come era solito fare da noi, magari regali, lettera ecc.. dimenticatevi tutto questo.

Clinica San Francesco - NY 16:45, 23 Ottobre.
Ero in ospedale dalla mattina con le contrazioni, erano passati 10 giorni da quando avevo fatto l'ultima ecografia, e adesso mi ritrovavo a partorire.
Ciro aveva avvisato tutti e i miei genitori erano in volo già dalla sera perché le contrazioni erano iniziate la sera prima ma soltanto la mattina ero andata in ospedale, e con loro c'era anche Edoardo, Silvia e Rosa. Silvia aveva lasciato Ginevra con Milos a casa, era una pazza.

Eravamo in camera dalla mattina, di tanto in tanto avevo contrazione e quasi sembrava che Ciro dovesse partorire al mio posto, era irrequieto e non stava un attimo fermo, ogni minuto mi chiedeva come stessi e si era anche addormentato con la testa sul lettino affianco a me. Era stanco, aveva passato la notte in bianco e tutta la mattina senza chiudere occhio, quel Travaglio stava iniziando da più o meno le 22 della sera prima, e anch'io sentivo le forze venire meno ma non potevo mica fermarmi li.
« Tutt'okay amo? »
Annuì accarezzandogli i capelli mentre aveva il viso appoggiato sulla mia mano sul lettino e lo guardai sorridere appena.
« Fa assai male? »
Si, faceva male tantissimo, però non volevo che si preoccupasse quindi senza parlare scossi la testa in un no sorridendogli. Le contrazioni mi venivano più o meno ogni 3 minuti e mezzo, un dolore atroce.. peggio del ciclo, forse il triplo.. e lui se ne accorgeva perché senza farlo apposta gli stringevo così forte la mano.
« Davvero vuoi restare in camera? »
« Non voglio lasciarti sola amo.. »
Da quando eravamo qui a NY sembrava che i suoi ricordi gli avevano quasi fatto venire la fobia del sangue, anche per un piccolo taglietto.
Gli accarezzai ancora i ricci e alzai la testa alla porta che si apriva appena dopo che bussarono, avevo la coperta fino a metà gambe e Ciro allungò subito la mano a tirarla fino a sotto la mia pancia, sorrisi subito guardando mia mamma e mio padre con i ragazzi entrare.. avevamo una stanza privata per questo li lasciavano entrare.

Mia madre mi abbracciò subito mentre mio padre abbracciò Ciro e forse duró abbastanza il loro abbraccio, Silvia mi strinse così forte e poi Rosa e Edo, infine mio papà che dopo poco lasciò la camera con Edo e Ciro per distrarlo un po':
« A quanto stai? »
« È passato il dottore prima ha detto a 6cm.. ho le contrazioni da ieri alle 22:00 ogni 3 minuti »
« Ancora 6? »
Risposi alla domanda di mia mamma e annuì guardando Silvia, sospirai appena guardando Rosa sorridermi e le rivolsi lo stesso sorriso.
Eccola, un ennesima contrazione, poggiai subito la testa sul cuscino alzando il collo e strinsi tra le mani le coperte, apri gli occhi sentendo la mano di mia madre accarezzare la mia testa e mi lamentai appena.

• POV CIRO •

Era tutto così strano ma bello, avevo le emozioni a mille, sentivo l'adrenalina fin dentro le ossa, e mi benedì per aver preso questa scelta, la strada giusta.. seppur mi sentivo completo da una parte l'altra metà di me era un po' giù.
« Cre Cirù.. »
Forse Massimo se ne accorse, sospirai appena alzando le spalle poggiandoli con la schiena al muro guardando Edoardo bere il caffè:
« Penzav che sarebbe venuto, sai almeno a dire "ci provo, sta per nascere sangue del mio sangue" invec nient.. »
Entrambi capirono che stavo parlando di mio padre, sospirai appena girando il viso.

« Ci, devi capire che quando qualcuno non vuole cambiare non cambia, e noi non possiamo farci niente, tu non puoi farci niente.. »
« Lo so Comandà ma.. almen a mammá poteva lasciarmela qua.. »

Sembrava che quello a dover partorire ero io, avevo mille emozioni e un attimo prima pieno di gioia e l'attimo dopo pieno di pensieri.
Entrambi non risposero, Massimo appoggiò la mano sulla mia spalla stringendola appena:
« Mo e penzà sol a famiglia toij.. »
Annuì subito alzando il viso a lui e guardai Edo.
« Non gli farò mancare niente.. »
« Sicuramente sarai un padre perfetto Fratè.. »
Sorrisi leggermente sentendo Edoardo parlare e la mano di Massimo stringere la mia spalla come per dire "Tranquillo" girai la testa sentendo un urlo e tutti e tre scattammo tornando avanti alla camera di Talia, venivano da lì le urla.. fecero uscire sua mamma e le ragazze e subito mi appellai con una delle infermiere:
« Oh.. ma che sta succerenn.. »
« Chi è lei? »
« Suo marito.. »
« Entri, sta per nascere.. »
Girai subito lo sguardo a tutti, mi sorridevano e la mamma di Tali, Maria, mi fece segno di entrare, annuì semplicemente e entrai con l'infermiera guardando Talia distesa sul lettino..
Ingoiava le urla mentre il dottore gli diceva di stare tranquilla e che se voleva lamentarsi poteva farlo, deglutì avvicinandomi a lei e senza girare lo sguardo le strinsi subito la mano.
« Sto ca amo.. »
Le riuscì a dire mentre guardai le sue dita aggrapparsi subito al mio braccio e iniziare a spingere quando il dottore gli diceva di farlo.

Credo che siano passati più velocemente questi nove mesi che questi minuti.. sembrava non uscire mai e guardavo Talia soffrire così tanto, aveva le dita così strette al mio braccio che quasi la mia pelle più scura della sua si formarono il segno delle sue dita.
Allungai la mano nei suoi capelli accarezzandola e le baciai la tempia cercando di aiutarla in qualche modo ma non sapevo che fare.
« Amo.. natu poc ja.. »
Riuscì a dire mentre la guardai annuire.

19:45 Ryan Edoardo Ricci.
Chiusi gli occhi e deglutì appena sentendo quel pianto.. le strinsi subito la mano e baciai le sue labbra bagnate dalle lacrime sussurrando:
« C'è le fatt amo.. »
Sembrava così surreale che quasi non guardai neanche Ryan.. rimasi a vedere se lei stesse bene e i miei occhi caddero sul suo petto, mentre l'infermiera Poggio' il piccolo sul suo petto ancora tutto sporco.

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