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Ho paura di innamorarmi, ho tanta paura, perché non conosco le mezze misure, non so controllarmi, per me c'è il bianco e il nero..
O tutto o niente! E se mi innamorassi di te potrei impazzire.. finirei per consumarmi e non dico che non ne valga la pena ma.. cosa mi rimarrebbe se ti dessi tutto..? Perché io non riuscirei a fermarmi. Finirei per travolgerti e il mio bene potrebbe addirittura farti del male.
Ho paura perché non voglio ferirti, e non voglio ferire nemmeno me. Perciò scusami se cercherò con tutto me stesso di non innamorarmi di te, ma lo farò perché ti voglio bene..

• POV CIRO •

Ricordo come se fosse ieri di aver scritto quelle parole come se fosse ieri, dietro di lei, mentre guardavo i suoi capelli sciolti che coprivano tutta la schiena, neri così lisci che quasi li conoscevo a memoria, perché per un anno intero ero rimasta a fissarla mentre stava seduta avanti a me, e ogni volta che si voltava il mio cuore prendeva un battito in più.
Beh, se ora come ora mi chiedeste se sono innamorato di Talia vi direi con la sincera e pura verità che si, lo ero, ma era una cosa sbagliata.

Dormiva, distesa al mio fianco mezza nuda, la coperta le copriva il corpo nudo e i capelli coprivano il suo viso, aveva le labbra chiuse al massimo e solo al guardarlo mi veniva l'immensa voglia di baciarle, così morbide e così fosse proprio come una fragola.. come il suo profumo così dolce e le sue dita così sottili e perfette mentre lo smalto azzurro che aveva sulle unghie si confondeva ogni volta che passava le dita in quei perfetti capelli neri. E i suoi occhi.. i suoi occhi così verdi da far invidia a quei mari perfetti e cristallini, cazzo.. non avevo mai parlato così di una ragazza e non sembrano neanche io, non era da me.
Sospirai appena appoggiando le dita sulla coperta tirandola fino alla sua spalla e la copri girando la testa alla finestra della barca. Ultimo giorno qui, ma sicuramente la nostra estate non era finita qui, era solo l'inizio.. volevo che durasse in eternità perché dopo io avrei iniziato a diventare io.. e lei mi avrebbe odiato così tanto da allontanarsi di sicuro, conoscendola.
Sospirai appena, avevamo passato tutta la notte a fare l'amore e sembrava che anche adesso volevo sentirla, non avevo mai abbastanza del suo corpo, delle sue labbra.
Mi tirai su piano e infiali i box andando in bagno che era stesso nella camera, mi feci una doccia velocissima e uscì di nuovo con l'asciugamano alla vita e con un'altra asciugamano mi asciugai i capelli ricci sbadigliando appena notando il cellulare illuminarsi.

Allungai le dita a prenderlo e lèssi il messaggio:
• Cirù, la famiglia Di Lorenzo.. gli zii, stanno tornando, pripart ca a guerr sta iniziando. •
La famiglia Di Lorenzo.. spostai lo sguardo a lei che ancora dormiva a pancia in giù e deglutì appena, i suoi zii che lei neanche conosceva l'esistenza.. non potevo fare guerra alla sua famiglia, passai le mani sul viso senza rispondere al messaggio di mio fratello Pietro, sicuramente mandato da mio padre e mi appoggiai al davanzale della finestra guardando il pavimento.
Che cazzo dovevo fare? Cosa doveva succedere ancora per far sì che io stessi lontano da lei?
Riuscì a vestirmi e uscì dalla camera andando in cucina e notai Edoardo e Silvia seduti al tavolo, avevano lo sguardo rivolto nel vuoto e avevano smesso di parlare appena ero arrivato.. sapevo di cosa stessero parlando, ormai se Pietro aveva mandato il messaggio a me l'avevano mandato di sicuro anche a Edo.

« C cazz v stat zitt affa.. o sacc.. »
Sospirai appena guardandoli aprendo il frigo prendendo un bicchiere versandomi del latte.
« Camma fa Cir.. »
« Edo.. chell ca ric papà.. »
Edoardo annuì subito abbassando poi lo sguardo mentre le mie mani reggevano la tazza col latte freddo che avevo iniziato a bere poggiandomi alla cucina e deglutì subito sentendo Silvia alzarsi di scatto e venirmi contro quasi urlando.
« O sai no che se gli succede qualcosa v'accir che man meij o no? »
Si riferiva alla sua amica, alla mia donna.. deglutì subito guardandola e lasciai che sfogasse tutta la rabbia che aveva.
« Tien intenzion ancor ra fa del male?? »
Urlò contro di me mentre il suo indice era spiaccicato al mio petto coperto dalla felpa bianca che indossavo.
Edoardo fece per spostarla ma alzai la mano per non far toccare Silvia e restai a fissarla mentre guardavo i suoi occhi pieni di lacrime.

« Non si fa così.. e se adesso pensate.. pensi di farle ancora del male io ti consiglio di scappare ma lontano proprio.. le persone meritano di essere amate, di essere felici.. tutte lo meritano. Hai capito?? »
La guardai senza reagire mentre guardavo le sue lacrime sulle sue guancia e deglutì appena restando serio, ma annuì semplicemente.
« BENE. »
Urlò le ultime parole ancora di più e si voltò spingendo suo fratello Edoardo e poi uscì dalla cucina salendosene sopra.

Spostai lo sguardo ad Edo, aveva lo sguardo basso e poi mi guardò alzando appena le spalle come per dire "O sapev.."
Poggiai la tazza nel lavabo e poggiai le mani sul bordo di quest'ultimo chiudendo gli occhi poggiando la guancia sulla mia stessa spalla, nun putev accummincia' sta guerr..

Alzai subito la testa quando sentì quella voce:
« Raga.. ma perché state urlando? »
Mi voltai subito togliendo la mano col quale strofinai l'occhio destro e la guardai, indossava la mia maglia nera.. le andava a vestitino quasi un po' più su delle ginocchia.
Rimasi zitto guardando poi Edoardo per farlo parlare, che coglione che ero:
« Eh? Niente abbiamo litigato io e Silvia.. »
« Ma è l'ultimo giorno e vi mettete a litigare? »
La guardai avvicinarsi a me e avvolgere le sue esili braccia attorno al mio corpo, poggiai subito le labbra sui suoi capelli che odoravano così tanto di cocco e la baciai la fronte accarezzandole la guancia con le dita guardando poi Edo annuire.

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