73.

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« Silviè non lo so, ma è tutto così strano.. »
« Tali, ma che stai cumbinann.. »
« Niente.. quando vieni un po' qui? »
« Credo la settimana prossima, anche perché poi dopo non posso prendere l'aereo il ginecologo me l'ha sconsigliato.. »
« Mi manchi, mi mancate.. »
« Anche voi ci mancate, ma Ciro? »
« Stasera si è dato alla pazza gioia, ha voluto cucinare e ha pure lavato i piatti.. »
« Questo tipo mi sta stupendo sempre di più.. »
« Eh già.. »
« E adesso dov'è? »
« A controllare se gli ho rotto l'auto visto che oggi l'ho usata, lo sai è fissato.. »

La guardai ridere mentre facevano la videochiamata, da poco si era tolto Edoardo e Teresa, avevano preso casa insieme e vivevano da un bel po li, Edo aveva staccato quando Ciro era andato a controllare l'auto e io avevo continuato a parlare con Silvietta che si era persa diversi passaggi della videochiamata perché era appena uscita dal bagno e avevamo sentito i suoi conati di vomito fin dentro alla videochiamata.
Soffiai una leggera risata guardandola e smisi di farlo quando notai Ciro entrare in camera, aveva un espressione diversa e tra la mano una bustina di quelle delle farmacia.
« Silviè.. ci sentiamo domani okay? »
« Cre.. tutto apposto? »
« Sisi, a domani.. notte »
Staccai la videochiamata e poggiai il cellulare sul comodino alzandomi appena guardandolo:
« Ma la farmacia non era chiusa? »
« Si.. cioè.. »
« Ma da quando ti prendi Tachiflu? Sei malata? »
« No.. li ho presi nel caso ci servi.. »

Sobbalzai quando Ciro lanciò in malo modo la busta contro al muro della camera da letto e lo vidi avvicinarsi, era serissimo:
« Tali.. aro si stat oggi.. »
Deglutì guardandolo e alzai appena gli occhi ai suoi, erano così cupi, non lo vedevo così da tempo.
« Te l'ho detto.. al market e poi in.. »
« Talii ado sfaccim si stat?? »
Mi urlò contro, mi spostai appena e sentì il muro dietro la mia schiena, abbassai lo sguardo al suo cellulare che aveva tra le mani:
C'era il video in atto di me e Carmine, il bacio sulla guancia, e il fatto che ci sfidavamo tutto il tempo.
« Si accussi scem ca nun sai ca a macchina mij ten o telefn collegat.. »
Lo guardai deglutendo e sentì gli occhi pizzicare.
« Ma non è succe.. »
« Statt zitt Talì.. »
« Stai esagerando.. »
Chiusi subito gli occhi sentendo il suo pugno contro al muro un po' più della mia testa e il mio cellulare sul pavimento, si ribalto' e deglutì guardando lo schermo rotto.

« Cre Talì.. t piac o personagg ? »
Mi urlò contro, come un animale, non so in quel preciso istante cosa sembrasse ma non Ciro.
« Rispunn!! »
Deglutì ancora e ancora alzando appena il viso mentre le sue urla erano ormai contro il mio viso:
Scossi appena la testa in un no cercando di trovare almeno uno spiraglio per togliermi dal fatto che fossi bloccata al muro a causa delle sue braccia.
« Ij penz proprij e si.. mo s spieg perché non mi fai vedere più il tuo telefono.. »
Ci riuscì, riuscì a spostarmi dalle sue braccia e rimasi in mezzo alla camera da letto guardandolo:
« Ciro.. secondo me stai esagerando, non è successo niente e niente succedeva.. l'ho solo aiutato, non si sentiva bene e.. »
« E NUN ME SAI RICER A VERITÀ?? »
« ti saresti arrabbiato.. »
« Pienz ca mo lo sono ancora di più. »
Deglutì guardandolo avvicinarsi di nuovo e poggiai la mano sulla porta della camera da letto per uscire ma notavo i suoi occhi così rossi:
« Non volevo.. davvero io.. scusami..»

Afferrò il mio collo, e nello stesso momento notai nei suoi occhi così incazzati, notai il Ciro di una volta, quello che non mi mancava, quello che avevo pregato e riprepato di non vedere più, e adesso per colpa mia.. era di nuovo qui.
Mi sbatte' sul letto stringendo il mio collo nella sua mano e poggiai subito la mano sul suo polso:
« Tu si a mi.. le capit o no? »
Urlò contro il mio viso e mi lascio' il collo soltanto quando io annuì alla sua domanda.
Lo vidi prendere la sua giacca, il cellulare dal pavimento il mio, e il suo dal comodino.
« Chist mo piglij io. »
Mi mostrò il mio telefono e chiusi gli occhi quando sentì la porta di casa sbattere.

Complimenti Talia.
La verità era che io davvero non avevo fatto niente, volevo soltanto essere d'aiuto, forse avrei dovuto dirglielo e non aspettare che l'avrebbe scoperto da solo, forse si, su quello avevo sbagliato, ma soltanto su quello.

-

Credo che sia stata una delle mie notti più brutte, non avevo il cellulare, non avevo un cazzo e ne tanto meno lui, non sapevo dove fosse, cosa stava facendo. Mi ricordai il pc e notai l'orario aprendolo: erano le 4:35 di notte, poggiai la mano sulle labbra sentendo un leggero conato di vomito e mi appoggiai al tavolo della cucina entrando su whatsapp che avevo al computer, guardai là chat fissata con "Amore Mio" e apri subito là chat mandandogli un messaggio:

- Dove sei amo.. sono le 5 quasi.. -
Non tardò molto la risposta, mi rispose con un vocale:
« Nun so problemi tuoi. »
- Cì.. pe favore.. -
« C'è pensav primm.. »
- Lo vuoi capire che non è successo niente? -
Rispose con un messaggio:
- Già che entrato in auto mia, nostra, mi hai mancato di rispetto.. -
- Ma anche tu sei andando in auto con quella Taylor, sono giorni che mi parli di lei.. -
- Talì, over fai? -
- Per favore puoi tornare a casa? -
- No, sto tranquillo così adesso.-
- Lontano da me? Sono mesi che non dormiamo mai soli.. -
- Talì' c'è le vulut tu.. -
- Pe favor Cì.. -

Non rispose più, sospirai appena prendendo il pc tornando sul letto e cercai di dormire, ma l'unica cosa che avevo fatto quella notte era restare col pc accesso e con la sua chat aperta, con lo sguardo rivolto al soffitto cercando l'alba.

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