Siamo esseri umani, e come tali siamo fragili e sensibili.
É normale piangere, anche senza motivo, perché spesso, quando ci sciogliamo in lacrime all'improvviso, significa che piangiamo per tante cose tutte assieme.
É normale avere periodi in cui tutto ci sembra inutile e vuoto.
È normale crollare e rompersi in mille pezzi.
È normale sanguinare e non riuscire a guarire subito.
É normale credere di essere soli e sentirsi sbagliati.
É normale perché essendo umani spesso fraintendiamo o veniamo fraintesi dagli altri, perché litighiamo e facciamo tanti errori.
E taivolta, nei corso della nostra vita, possiamo sentirci dei fallimenti, possiamo sentirci in un altro universo, possiamo sentirci invisibili.
Ma il tempo passa e le cose cambia.
Il buio cederà il posto alla luce, e dopo tutta la tempesta il cielo ti sembrerà di un azzurro tale da farti venire voglia di uscire e viaggiare senza una meta. Dopo le incomprensioni avrai voglia di abbracciare i tuoi amici con più forza.
Dopo ogni addio, c'è sempre un nuovo inizio con altre persone.
Tutto si muove.
Ora come ora parlane con le persone a te più strette.
Di loro che hai bisogno di più affetto del solito perché ti senti così triste da non riuscire a muoverti.
Non tutti ti capiranno, ma si impegneranno a farti stare meglio, ti faranno sentire la loro presenza più spesso e lentamente tornerai a sorridere.Molto spesso mi chiedo come sarebbe stata la mia vita se non avessi conosciuto questo ragazzo, oppure se solo l'avessi conosciuto ma l'amore non sarebbe nato, chissà a chi avrei amato io e chi avrebbe amato lui, se avessimo cercato noi in altre persone o quelle persone ci assomigliavano, però poi sono convinta che le cose quando sono destinate ad accadere accadono , un po' come due persone, se sono destinate a stare insieme, allora insieme staranno.
Le cose stavano riprendendo piano piano tra di noi, lui sembrava più tranquillo e io ero tranquilla soltanto se lo era lui. Il mio lavoro era uscito due giorni fa e sembrava stesse andando alla grande, lui stava lavorando ancora su quel film, e spesso stavolta restava più a casa, o meglio restava di più con me, anche solo la sera:
"vestiti, veniamo fuori. "
E anche solo con una tuta pur di passare più tempo insieme mangiavamo persino panini sul marciapiede come facevamo a Napoli, era un po' come tornare ai vecchi tempi, a casa.
Erano giorni che non stavo bene, vomitavo in continuazione, mal di testa e lo stomaco sotto sopra, ero a lavoro, non potevo saltarlo, soprattutto adesso che in questi giorni c'era stato il lancio degli abiti.- Come ti senti amo? -
- Abbastanza bene.. -
- Restavi a casa.. -
- No, ho da fare parecchie cose -
- Stasera prenotiamo una pizza e' sabato e c'è la partita, ti va? -
- Va bene amo.. -
- Ti amo. -
- Anch'io -Guardai il mio ultimo messaggio e alzai subito la testa sentendo la voce di Francesca:
« Da quel sorrisetto deduco tu stia parlando con Ricci, hai il sorriso che ti finisce alle orecchie.. »
Annuì appena guardandola sedersi avanti al tavolo che avevo in quel piccolo ufficio nell'edificio presente li, sorrisi appena e la guardai:
« Tu quando ti innamori? »
« Non lo so, qui nessuno e' disposto ad innamorarsi di una come me.. »
« Ma dai, sei bellissima.. hai degli occhi spettacoli a cinesina, mi ricordi tanto la mia migliore mica.. Silvia.. »
Era vero, aveva degli occhi appena tirati e un nasino alla francese, sorrisi guardandola.
« Tali lo dici perché sei un' amica.. »
« Lo dico perché lo penso, lo sai.. »
« Si e comunque mi sto sentendo con un ragazzo »
« Ma dai.. e chi è sto tipo?? »
« Te lo faccio vedere ma.. zitta mh? »
Alzai le mani soffiando una risata sedendomi sulla sedia di fronte a lei e lei non perse tempo mostrandomi la foto, deglutì appena guardando il ragazzo, era Carmine.. la guardai:
« Bello vero? »
« Carino.. vado per altro io.. »
« Eh si, hai quel figo vicino.. »
Sorrisi appena guardandola, non dissi niente, poggiai la schiena alla sedia prendendo a bere il caffè e latte che avevo nel bicchiere di cartone.Sospirai appena facendo una faccia disgustata sentendo il conato di vomito e appoggiai la mano sulla pancia che sentivo così gonfia:
« Stai bene? »
« Credo di essermi presa qualche influenza »
« Ma torna a casa.. che ci fai qui? »
« E come faccio? »
« da mattina ti porto io le cose da firmare, stai tranquilla davvero Tali.. »
Restai a guardarla per qualche istante, mi fidavo di lei, era l'unica qui che mi aveva rivolto la parola la prima volta sul set dove lavora Ciro, mi alzai appena e infilando la giacca mormorai:
« Grazie Fra, davvero.. »
« Ma stai tranquilla davvero.. »
Annuì prendendo il cellulare e la borsa:
« Senti.. ma non è che sei incinta? Hai un viso diverso.. stanco ma davvero luminoso, nonna calabrese diceva sempre che chi è incinta si vede dal viso.. »
La guardai deglutendo, odiavo quest'argomento, spesso mi chiedevano come mai ancora a distanza di quattro mesi dal matrimonio ancora non aspettavamo un bambino, ma che domande erano.. la guardai e mi limitai ad alzare le spalle, sapevo che l'aveva detto senza malizia per questo mormorai:« Non saprei.. »
« Fatti un test no? »
« Aspetterò il giorno del ciclo.. »
La guardai sorridere e dopo averla salutata lasciai il palazzo dove c'era il mio ufficio e aspettai un taxi che si fermasse, odiavo il fatto di non aver l'auto li, stavo ancora convincendo Ciro a prendermela visto che aveva "timore" di lasciarmi un auto qui a NY diceva che era diverso da Napoli.
Dopo 15 minuti riuscì ad arrivare a casa a causa del traffico di città come solito e entrai chiudendo la porta alle spalle stendendomi subito sul divano senza togliermi neanche la giacca.
Tossì appena e nel momento che tossì i conati di vomito tornarono ma stavolta non riusci a trattenerli, corsi in bagno iniziando a vomitare anche l'anima.Riuscì ad alzarmi solo 5 minuti e a lavarmi i denti, sbuffai appena legando i capelli in una coda alta e sentì leggermente caldo prendendo il cellulare andando sul calendario del ciclo:
Tra 5 giorni sarebbe arrivato il ciclo, cazzo, eppure non mi sentivo per niente bene, forse davvero era una semplice influenza..
STAI LEGGENDO
Destinati ad amarci.
FanfictionRaramente si dicono di amarsi, lui perché non sa mai quali parole giuste usare e lei perché non vuole metterlo a disagio, però se lo dimostrano ogni giorno. So anche che si erano inizialmente persi ma due persone si ritrovano sempre quando sono des...