It's never too late
To be who you wanna be
To say what you wanna say
It's never too late
To leave if you wanna leave
Or to stay if you wanna stay
(Lana del Rey - "Summer Bummer")*
"I morti ci parlano dalla loro tomba, e formano la nostra coscienza"
Quando sentì la porta dell'ingresso aprirsi, dopo minuti che gli erano parsi infiniti nell'attesa di quel momento, Pietro si irrigidì di colpo. Alzò gli occhi da Giacomo – seduto sul tappeto del salotto ed intento a giocare allegramente con uno dei suoi giocattoli- giusto in tempo per scorgere Giada fare il suo ingresso nella stanza. Aveva il viso stanco, il vestito che indossava che le lasciava le gambe leggermente gonfie scoperte e che sottolineava il ventre ormai visibile, ma con un sorriso luminoso che non le vedeva addosso da tempo.
Cercò di reprimere il pensiero che quello stesso sorriso e l'aria affaticata ma felice sarebbe durato ancora per poco, concentrandosi invece sull'ipotesi – ormai piuttosto certa- che la visita fosse andata bene.
Pietro si alzò con gesti lenti, scavalcando Giacomo con un passo lungo, andando incontro a Giada:
-Com'è andata?- le chiese semplicemente, ancora un po' in apprensione.
-Bene- disse lei, avvicinandoglisi per lasciargli un bacio a stampo su una guancia. Pietro si irrigidì impercettibilmente, stringendosi nelle spalle: era piuttosto sicuro che quello sarebbe stato l'ultimo bacio che ci sarebbe mai stato tra di loro dopo quella sera.
La lasciò fare, ben consapevole che, quando avrebbe iniziato a parlarle – e quando lei avrebbe iniziato a capire dove la conversazione sarebbe andata a parare-, difficilmente gli si sarebbe riavvicinata ancora. Di certo non lo avrebbe fatto ancora allo stesso modo.
-La ginecologa ha detto che è tutto in regola- proseguì Giada, muovendo qualche passo verso l'interno del salotto – Sta crescendo bene-.
Pietro si sentì sollevato, e solo un po' meno in colpa verso il piccolo non ancora nato.
-Bene, direi- si limitò a mormorare, rendendosi conto di non riuscire ad aggiungere altro per l'agitazione che si sentiva addosso. Avrebbe voluto dire a Giada altro, tanto altro – dirle che era sinceramente contento che andasse tutto bene, che fosse felice per lei e i bambini, che per loro ci sarebbe sempre stato in qualunque caso-, ma non ci riuscì.
Vide Giada guardarlo confusa per qualche attimo: per un attimo a Pietro sembrò quasi che avesse intuito qualcosa – ma come avrebbe potuto?-, che avesse l'impressione che di lì a poco qualcosa sarebbe successo.
Si schiarì la gola, ancora sorridente, posandogli una mano su un braccio:
-Mi ha anche detto un'altra cosa- mormorò, con voce dolce – È un maschio-.
Pietro allargò gli occhi, sorpreso. Avrebbe voluto esserci anche lui, a scoprire il sesso del bambino, ma non si sentì deluso a lungo. Aveva in parte sperato in una femmina, per questa volta, ma andava bene anche così: sapeva già che, così come con Giacomo, si sarebbe ritrovato ad amarlo profondamente dalla prima volta in cui l'avrebbe visto.
-Sono contento che stiate bene. Sul serio-.
Giada sembrò in attesa di un qualche suo gesto – un abbraccio, una carezza, un bacio- ma Pietro non si mosse. Non riuscì nemmeno ad allungare una mano per poggiarla sopra il grembo di Giada, il cuore che cominciava a palpitargli troppo forte.
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Walk of Life - Adulthood
General FictionLa vita a quasi trent'anni è fatta di tante cose: eventi felici ed eventi che ti mandano in crisi, successi ed insuccessi, traguardi personali e lavorativi, vecchi legami che cambiano e nuovi che nascono ... Giulia è convinta di saper navigare il ma...